Formazione e integrazione. Queste le parole d’ordine al centro del seminario formativo organizzato dal’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Catanzaro. L’incontro ha visto coinvolti i giovani soci e i volontari del servizio civile che, moderati dal Presidente Luciana Loprete, hanno interagito in una diretta radiofonica nazionale sul tema “l’Europa e giovani”.I ragazzi hanno potuto ascoltare le esperienze di studio e di lavoro vissute all’estero dai loro coetanei ciechi e ipovedenti, i quali nonostante le difficoltà dovute alla loro disabilità hanno trovato la forza e il coraggio di mettersi in gioco e di non privarsi di un’esperienza di crescita come quella offerta da un Erasmus.
Il seminario è stato soprattutto un’occasione di confronto tra i diversi modelli d’inclusione, un modo per registrare i ritardi del nostro Paese in materia di accessibilità e godibilità dello spazio pubblico da parte di chi vive una condizione di disabilità, la quale troppo spesso viene confusa con l’handicap che è invece la condizione di svantaggio sociale che potrebbe essere drasticamente ridotta con adeguate politiche di welfare.
Il confronto con il mondo universitario di paesi come Spagna, Francia e Olanda ha evidenziato le disparità esistenti con gli atenei italiani per quanto riguarda la digitalizzazione dei testi di studio e i servizi dedicati agli studenti disabili. L’incontro si è chiuso con le domande dei ragazzi desiderosi di conoscere le modalità di partecipazione ai programmi Erasmus e con l’annuncio da parte della direzione Nazionale Uici di una giornata di formazione nel mese di settembre che mirerà a fare luce sui fondi e i percorsi di studio in ambito europeo.
Salvatore Ferragina