Olanda e Finlandia si aggiudicano l’VIII Torneo Internazionale di showdown “Candido Cannavò”, L’italiano Luca Liberali conquista il secondo posto

Si è conclusa sabato 4 giugno, presso l’Istituto dei Ciechi di via Vivaio 7, l’ottava edizione del torneo internazionale di showdown di Milano dedicato a “Candido Cannavò”, con la vittoria dell’olandese Leander Sachs e della finlandese
Hanna Vilmi.
In campo maschile, ottimo il secondo posto del milanese Luca Liberali, mentre terzo è giunto lo sloveno Peter Zidar
In campo femminile il secondo posto è andato alla finlandese Jaana Pesari, terza la polacca Elzbieta Mielczarek.
Buoni gli altri piazzamenti dei nostri soci:
Monica De Fazio (decima), Jessica Buttiglione (undicesima), Domenico Leo (dodicesimo), Sonia Tranchina (ventesima) Gianluca Russo (ventunesimo) e Oscar Cimini (trentottesimo).
Alla manifestazione hanno partecipato 70 giocatori, 29 donne e 41 uomini, provenienti da 10 nazioni europee (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia).
Le premiazioni si sono svolte questa sera presso la sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano, con la presenza del Delegato provinciale CIP (Comitato Italiano Paralimpico) di Milano, Ivan Borserini.
Classifica finale maschile
1 Leander Sachs – Netherlands
2 Luca Liberali – Italy
3 Peter Zidar – Slovenia
4 Ari Lahtinen – Finland
5 Miha Susman – Slovenia
6 Ziedonis Mazurs – Latvia
7 Krystian Kisiel – Poland
8 Juha Oikarainen – Finland
9 Thibaut Le Brun – France
10 Luigi Abate – Italy
11 Adrian Sloninka – Poland
12 Domenico Leo – Italy
13 Christoffer Örnevik – Sweden
14 Benjamin Neue – Germany
15 Rinaldo Massola – Italy
16 Pierre Bertrand – France
17 John Schmidt – Denmark
18 Jouni Viitamäki – Finland
19 Arjan Tool – Netherlands
20 Jørn Rosendal Pedersen – Denmark
21 Gianluca Russo – Italy
22 Marco Carrai – Italy
23 Matthieu Juglar – France
24 Kevin Kjelldahl – Sweden
25 Michael Lapaz – France
26 Gabriele Battaglia – Italy27 Bertrand Laine – France
28 Stefano Greci – Italy
29 Denis Repa – Slovenia
30 Richard Gooijers – Netherlands
31 Denis Calonne – France
32 Giuseppe Cesena – Italy
33 Andrea Bazzano – Italy
34 Antonio Michienzi – Germany
35 Thorsten Wolf – Germany
36 Ange Arrighi – France
37 Bjarne Rytter Sørensen – Germany
38 Oscar Cimini – Italy
39 Mirko Mingione – Italy
40 Costante Piantoni – Italy
41 Erik Jensen – Denmark

Classifica finale femminile
1 Hanna Vilmi – Finland
2 Jaana Pesari – Finland
3 Elzbieta Mielczarek – Poland
4 Sanja Kos – Slovenia
5 Nicky Corstanje – Netherlands
6 Tanja Oranic – Slovenia
7 Liene Fibiga – Latvia
8 Graziana Mauro – Italy
9 Heidi Torn – Finland
10 Monica De Fazio – Italy
11 Jessica Buttiglione – Italy
12 Anja S. V. Svendsen- Denmark
13 Lone Møller – Denmark
14 Sévrine Mesnil – France
15 Emanuela Pontiroli – Italy
16 Ornella Punzo – Italy
17 Elvira Osewald – Germany
18 Genoveffa Passero – Italy
19 Angela Zini – Italy
20 Sonia Tranchina – Italy
21 Elvina Vidot – France
22 Tove Knudsen – Germany
23 Bettina Steffan – Germany
24 Pasqualina Da Pozzo – Italy
25 Piera Folino – Italy
26 Maša Pupaher – Slovenia
27 Luigia Nobile – Italy
28 Doretta Fabbri – Italy
29 Jessica Parodi – Italy
Tutti i risultati sono disponibili cliccando qui:
http://www.gsdnonvedentimilano.org/a2016/news/VIIITournament/

Continuiamo il dibattito su scuola inclusiva e figura del tiflologo, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

In queste settimane è in corso sia attraverso liste di discussione, sia attraverso la stampa associativa, un dibattito, per me, molto arricchente e partecipato sulle necessità educative e formative degli allievi ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive; attraverso tale discussione e, alla luce delle informazioni fornite da Gianluca Rapisarda sul network per l’inclusione, di Luciano Paschetta sulle varie figure di supporto agli alunni con disabilità visiva, di Marco Condidorio sullo sviluppo che va assumendo la costituzione di una cattedra universitaria di tiflologia, da più parti viene la proposta di organizzare un incontro di studio per confrontarci e mettere in comune esperienze, buone prassi, competenze acquisite sia nelle attività associative che in quelle professionali.
Personalmente riterrei utile accogliere con favore tale proposta, così fortemente sostenuta anche da dirigenti associativi da sempre impegnati nei problemi dell’istruzione e formazione come Antonio Quatraro, Salvatore Maugeri ed altri: ciò, perché, ci troviamo in un momento di transizione del sistema scolastico ed il dibattito sulle cose da fare e le proposte da fornire agli addetti ai lavori è, a mio modesto avviso, ancora troppo ristretto in ortus conclusus.
Ad esempio, tornando al tiflologo e le scienze tiflologiche: mi domando e domando: “perché la tiflologia, nella sua terza fase, come la definisce Rapisarda, non può rientrare tra le scienze umane di cui sono parte pedagogia, psicologia, filosofia, antropologia? E’ proprio vincente l’ipotesi di una compartimentizzazione della tiflologia sotto il nome di scienze tiflologiche?”
“E, ancora, la settorializzazione della tiflologia non parte di una vasta visione dipartimentale, acquista prestigio e specificità? o rischia la separatezza di uno specialismo da consultare ove lo si introduca ope-legis, ma che nella progressività evolutiva ed adattiva del processo educativo e formativo potrebbe non fare rete?
E, ancora: come garantire ai ragazzi ciechi, ipovedenti e pluridisabili, il diritto allo studio, alla crescita multilaterale della persona e personalità con la presenza di tutte le figure di sostegno, docenti specializzati, assistenti alla comunicazione ed autonomia, assistenti allo studio domestico, tiflologo, facendo, però, in modo che tutte queste persone non divengano una barriera di protezione escludente invece che includente? Proprio qualche settimana fa ho avuto da una studentessa del terzo anno di un liceo linguistico napoletano una testimonianza diretta del disagio che prova verso le compagne nel sentirsi così iper compressa dalle tante protezioni e che, sue parole, per fortuna, un giorno, uscendo prima del previsto dalla scuola per una circostanza accidentale, ha chiesto di aspettare l’orario conclusivo con le sue compagne e finalmente ha scoperto che mangiare un gelato fuori dalla scuola insieme ai coetanei, non solo è bello, ma anche più, veramente inclusivo che prendere tanti buoni voti”.
Certo, sono tanti i fattori che giocano nel divenire di un ragazzo, e, noi che ci siamo dati un compito impegnativo nell’occuparci di istruzione e formazione penso che dovremmo realmente trovare un modo per ritrovarci tra persone che, aldilà dei ruoli istituzionali ricoperti nell’associazione, sanno, vogliono e possono mettere in comune esperienze fatte, saperi consolidati, competenze acquisite.
Credo che assumere come metodo l’apertura all’ascolto e all’apporto di quanti vogliano contribuire, indipendentemente dall’essere componenti di una o nessuna commissione di lavoro, costituisca un valore e corrisponda al bisogno di sburocratizzazione di cui tanto si è parlato in concomitanza dell’ultimo congresso nazionale.
Silvana Piscopo

BXC: Lampi Milano “OK” e Thunder’s Five Milano “KO”!!!

Giovedì 2 giugno si sono disputati a Brescia le partite valevoli per il penultimo turno dell’Intergirone del XX Campionato Italiano di baseball per ciechi.
I Lampi Milano hanno vinto (11 a 7) contro i Blue Fire Cus Brescia. Mentre i Thunder’s Five sono stati sconfitti 10 a 9 dal BolognaWSCvinta. Da segnalare il fuori campo del milanese Ivan Nesossi.
Nell’ultimo incontro di giornata i Patrini Malnate si sono imposti 8 a 0 sui Blue Fire Cus Brescia.
Classifiche
Girone Ovest
1. I Patrini Malnate punti 11  (5-1-3) – media 611
2. Lampi Milano 12 (6-0-4) – 600
3. Thunder’s Five Milano 8 (4-0-4) – 500
4. Tigers Cagliari 2 (1-0-5) – 167
Girone Est
1. Fiorentina BXC punti 17 (8-1-1) – media 850
2. BolognaWSCvinta 8 (3-2-4) – 444
3. Allblinds Roma 6 (3-0-5) – 375
4. Blue Fire Cus Brescia 4 (2-0-6) – 250

A luglio in Umbria stage promozionale di Judo

Il Progetto di avviamento e perfezionamento atleti Under 22 alla pratica sportiva delle discipline Fispic si arricchisce di una nuova iniziativa. Dopo le coinvolgenti e positive esperienze con il Goalball a Bologna qualche mese fa e con il calcio a 5 B1 in Abruzzo, dal 3 al 5 luglio a Umbertide, in provincia di Perugia, in occasione dell’evento denominato “Judo Summer Camp”, sarà organizzato uno stage promozionale di judo diretto dallo staff tecnico nazionale della Fispic. Al raduno potranno prendere parte tutti gli atleti Under 22 ipovedenti e ciechi tesserati (o siano intenzionati a tesserarsi) con la Fispic per l’anno sportivo 2015/2016. Dunque, prosegue senza sosta il lavoro di attuazione delle misure approvate lo scorso novembre dal Consiglio Federale per diffondere la pratica sportiva. Un progetto che la Fispic ha voluto fortemente per dare ai giovani una grande opportunità: dopo goalball e calcio a 5 B1, ora tocca al Judo. All’orizzonte, inoltre, c’è la volontà di formare nuovi giovani atleti in vista della rassegna sportiva più affascinante che esista: le Paralimpiadi. Per le nuove leve l’appuntamento è per il 2020 a Tokyo.

Il Presidente Federale, Sandro Di Girolamo, comunica che: “per il raduno ad Umbertide si assumerà le spese del viaggio e del soggiorno (dalla cena del 3 luglio 2016 al pranzo del 5 luglio 2016), degli atleti partecipanti e di un tecnico societario o, in alternativa, di un rappresentante societario, purché tesserato. Qualora siate intenzionati a far partecipare a tale raduno promozionale atleti under 22 tesserati con la Società sportiva da Voi presieduta, Vi invito ad inoltrare alla Segreteria Federale (tramite mail:cesolini@fispic.it o tramite fax al numero 06/87973177) entro il 21 giugno 2016 il modulo allegato alla presente comunicazione insieme ad una attestazione societaria che certifichi l’effettiva pratica dello Judo da parte dell’atleta/i iscritto/i. Certo che apprezzerete l’iniziativa approvata dal Consiglio Federale e che non mancherete di fornire il Vostro prezioso apporto per la riuscita dell’evento, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.

F.to Il Presidente Federale

Sandro Di Girolamo

Roma, 1 giugno 2016

Ufficio Stampa
F.I.S.P.I.C. Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi
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fax: +39  06 87973177
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La FISPIC è la Federazione Sportiva Paralimpica cui il CIP, Comitato Italiano Paralimpico, ha demandato la gestione, l’organizzazione e lo sviluppo dell’attività sportiva per ipovedenti e ciechi. La FISPIC raggruppa le discipline del goalball, del torball, del calcio a 5 B1 e B2/3, dello judo e dello showdown.

Servizio civile volontario- Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia

L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di n. 21.539 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 1129 volontari presso le varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.

I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta e indirizzandola direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 30 GIUGNO 2016.

Si fa presente che:

  • Gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla
    selezione sono indicati nei singoli progetti;
  • il bando è consultabile sul sito del Servizio Civile www.serviziocivile.gov.it da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 2 e 3); alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
  • i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 3) e nei singoli progetti;
    le modalità per la presentazione delle domande sono indicate all’art. 4 del citato bando.

Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente alla Struttura titolare del progetto.

VIII Torneo Internazionale di showdown “Candido Cannavò (1 – 4 giugno 2016)

Al via l’Ottavo Torneo Internazionale di Showdown, dedicato all’indimenticato Direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, che con la sua opera ha saputo promuovere, nel corso degli anni, lo sport praticato da persone con disabilità.
Lo Showdown, che si pratica su un tavolo dotato di sponde, in cui lo scopo è mettere una pallina sonora nella porta del proprio avversario, colpendola con un’apposita racchetta, richiede riflessi eccezionali, forza, agilità e una grande capacità di intuire le strategie dell’avversario.
la manifestazione avrà luogo presso la prestigiosa sede dell’Istituto dei Ciechi di via Vivaio, 7 a Milano, dall’1 al 4 giugno 2016 e vedrà la partecipazione di 71 tra atleti e atlete di primo piano compresi i numeri uno al mondo.
Saranno presenti 29 donne e 42 uomini, provenienti da 10 nazioni europee (Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lettonia, Olanda, Polonia, Slovenia e Svezia).
La cerimonia di apertura si terrà l’1 Giugno alle 20:30 presso la sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi.
Le partite finali sono previste sabato 4 giugno nel pomeriggio, mentre le premiazioni si svolgeranno in serata, alle 20:30 presso la sala Barozzi.
Il programma della manifestazione, la diretta web dell’inaugurazione e della premiazione, e tutti i risultati in tempo reale sono disponibili cliccando qui: http://www.gsdnonvedentimilano.org/a2016/news/VIIITournament/

Perché oggi parliamo di “scienze tiflologiche?”, di Marco Condidorio

Autore: Marco Condidorio

Prossimamente, appena il tempo si concederà in quantità maggiori al sottoscritto, risponderò, in modo più esaustivo, alle perplessità e riflessioni di alcuni lettori che, in questi ultimi mesi hanno sentito parlare del Typhlology Skilled Educator.
Per il momento, cercherò, limitatamente al tempo e allo spazio concessi, di gettare sul tappeto verde della perplessità, alcune contro-riflessioni e non si allarmino i lettori se qualche parola può suonare non propriamente “inclusiva”, ma fa parte del linguaggio, quello d’essere ciò che produce cambiamento, talvolta metamorfosi, , restando però lo stesso, un poco come l’Archè per i filosofi greci.

Ma entriamo ora nel vivo dell’argomento per rispondere alle perplessità di chi teme il “divenire” non in senso speculativo, ma storico: Chi è il filosofo? E lo Storico? Forse quelli che insegnano filosofia? O storia?
No certo, il docente di filosofia possiede i saperi, la storia della filosofia, ma non per questo è un filosofo; lo stesso vale per il docente di storia e così per ogni materia. Però il filosofo può insegnare la filosofia, così la storia.
Copernico era un matematico polacco, sì certo lo sanno tutti vero… potremmo definirlo scienziato? No, se ci riferiamo ad una certa struttura metodologica, sì, se lo consideriamo dal punto di vista dell'”osservatore”.
Quale tra le due idee circa la struttura del sistema mondo è più scientifica: la geocentrica o eliocentrica? Una ha funzionato bene per circa due mila anni; l’altra ha poco più di cinquecento anni. La prima ha origine dal pensiero scientifico di chi ha guardato il “sistema mondo” con coerenza, dirò occhio analitico; la seconda, sempre “scientifica” è di chi si è chiesto il perché di taluni fenomeni e se potessero essere spiegati diversamente. Ci si son messe la mobilità di ciò che in apparenza era fisso, le stelle e l’immobilità di ciò che pareva muoversi, il sole; ma, non è finita, hanno fatto la loro parte il movimento e la gravità. Insomma, un caos! Altro che cosmo!
Ma, con calma ragioniamo sul concetto di scienza, in molti di fronte a questo “parolone” si impressionano.
è forse scientifico che il triangolo rettangolo abbia un angolo di novanta gradi? No, semplicemente è “geometrico”. L’evaporazione dell’acqua è forse scientifica? No certo, è semplicemente un fenomeno fisico, naturale, piuttosto, al più scientifico sarà il metodo col quale si studiano gli effetti che da tale fenomeno hanno origine e di conseguenza quel fenomeno e le cause la possibilità di previsione e replica. .
Chi ha dato dignità, la SCIENZA alla MATEMATICA o, la matematica alla scienza? Ah! La Scienza! Il sapere, argomentare per concetti e non per immagini.
Sino al cinquecento la scienza era “qualitativa”: “La pietra cade”, scriveva Aristotele, “perché ha nostalgia di casa, vuol tornare al luogo naturale, quello che le è più proprio”. Ma, da che la matematica, vecchia compagna di viaggio della stessa scienza, nella storia, da sempre l’una accanto all’altra, ha deciso di abbracciarne tutti i contenuti, di lì ne è nata una SCIENZA QUALITATIVA. Ok, tutto da rifare, si ricominciò tutto da capo!
E allora? Che fare? Le cambiamo il nome? Invece di SCIENZA come potremmo chiamarla, ora che c’è anche la matematica? Per lo Stagirita l’Analitica è più vera della stessa dimostrazione, e dunque? Diamoci un paradigma, avrebbe detto Thomas Kuhn:
Da sempre, da che insegno tiflologia, o meglio, se si preferisce, materie tiflologiche presso l’Unimol, sostengo utile distinguere ciò che, per natura ha cittadinanza nell’alveo della scienza da ciò che, pur avendo una propria struttura metodologica e sperimentale, non possa definirsi scienza a pari della FISICA, dell’Astronomia o di altre discipline che, ancorché definite “scienze esatte”, la geometria e la matematica, determinano un percorso che dirò scientifico pur non essendo esso stesso indicato con l’aggettivo di “esatto”. La tiflologia è tra queste, vi risiede con dignità e esperienza; e tuttavia, la TIFLOLOGIA, che sino ad oggi ha occupato un significativo ruolo entro la ricerca pedagogica, e ancora risiede in essa, sia come contenuti che come riflessione, ha titolo per essere definita “pedagogia speciale”, anche se, auspico ancora per poco, proprio per i caratteri di indagine e dunque di studio circa la TECNICA, la DIDATTICA e l’INFORMATICA rivolte all’autonomia, agli apprendimenti e alla professionalità di chi, pur vivendo la condizione di disabilità visiva, nelle più svariate forme e gravità,abbia necessità e desiderio di avere una esistenza il più vicino possibile a quella di chi ha la funzionalità visiva sana.
Dunque la TIFLOLOGIA, per i caratteri che più le sono propri, quello d’essere RICERCA,STUDIO, INDAGINE, ANALISI, PROGETTAZIONE, SPERIMENTAZIONE,PREVISIONE, VALUTAZIONE di tutto ciò che direttamente e indirettamente ha a che fare con la cecità, l’ipovisione in tutte le sue forme e gravità, oggi anche con la prluriminorazione, ha cittadinanza nella scienza o meglio, nelle scienze il cui fine non sono lo studio e la sperimentazione dei fenomeni naturali, fisici, astronomici, chimici o biologici, matematici o geometrici, ma educativi, didattici e sociologici.
Ecco perché abbiamo iniziato a parlare delle scienze tiflologiche, sintetizzando le tre macro-aree della tiflologia: la tiflotecnica, tiflodidattica, tifloinformatica.
Dobbiamo avere l’onestà di pretendere per la tiflologia un lessico dignitoso e specifico, sottraendola al caos, pur comprensibile del passato e della storia, la nostra, riservandole ambiti ben precisi, ma al tempo stesso forti dell’esperienza, della ricerca e dei risultati conseguiti che, confermo ancora una volta, hanno il diritto d’essere definiti quali CONOSCENZE, COMPETENZE, e dunque scientifici nell’accezione più ampia del concetto di “scienza” e cioè CONOSCENZA, CONOSCENZE, SAPERI, SAPERE.
Avremmo potuto parlare di: SAPERI TIFLOLOGICI, bruttino, a mio avviso, e poi perché, altri saperi che, meno della stessa tiflologia, si fregiano del titolo di SCIENZA e la tiflologia no?
La contemporaneità della tiflologia ci impone la profonda riflessione che, certo, potrebbe giungere ad un traguardo RIVOLUZIONARIO, nessuna paura, nessun timore! Anche la nostra Terra un giorno è divenuta pianeta, errante, eppure abbiamo continuato a vivere e meglio!
La tiflologia dovrà affrancarsi, se vorrà riservarsi il giusto riconoscimento della più alta agenzia formativa, l’università, dalla pedagogia speciale, essendo essa stessa una pedagogia, non speciale ma, per contenuti e studio, specifica e specialistica. Dobbiamo puntare al riconoscimento di una formazione e cultura non medicalizzanti o sanitarie; l’UICI ha il diritto-dovere di fare sintesi attorno alla propria storia fatta di esperienze, conoscenze e competenze; lo deve alla tiflologia stessa, se vuole farsi garante dei processi di inclusione e socializzazione; deve cioè, proporre e far riconoscere dal Miur e dalle agenzie educative e formative, il professionista in tiflologia o del TYPHLOLOGY SKILLED EDUCATOR, quale esperto nelle scienze tiflologiche.
Ciò non significa espellere la tiflologia da “scienze della formazione” o “dell’educazione” (sono la casa naturale, per utilizzare la locuzione cara ad Aristotele, della stessa tiflologia); essa ne è parte per storia, natura e per contenuti; va però distinta l’azione pedagogica dell’intervento tiflologico da quella prettamente educativa, formativa del docente disciplinare: la matematica, non ha contenuti o formule per i ciechi, diverse da quelle per gli studenti vedenti, ciò che può differire è il metodo, l’approccio strumentale e al più didattico per facilitare l’apprendimento all’alunno cieco dei contenuti disciplinari che, non variano in relazione alle abilità sensoriali del discente. Per tale ragione, dirò “scientifica” l’intervento tiflologico non deve, non può essere inscritto in un percorso definito di “pedagogia speciale”, perché è come definire il codice braille uno strumento “speciale”, solo per il fatto che lo si utilizza grazie al tatto e non mediante la vista come il sistema alfanumerico per i vedenti. Il tatto è, pari alla vista, uno dei cinque sensi e dunque ha pari dignità e proprie specificità, non solo per i ciechi, ma per tutti gli esseri umani. Il Senato accademico, dove siedono luminari dei diversi campi del sapere, dello scibile umano, hanno studiato a lungo definizioni e mie riflessioni prima di esprimersi a favore dello stesso master in TSE.
Inoltre, come Network, stiamo improntando i LEP, e gli indicatori di qualità: i primi rivolti ai servizi, strutture associative in un primo tempo, territoriali, regionali e nazionali in un secondo tempo;i secondi riguardano specificatamente ciò che interessa i processi di scolarizzazione e dunque di inclusione rivolti ad alunni in situazione di disabilità visiva, cecità assoluta e ipovisione grave: apprendimenti e strategie.
Questo farà, tecnicamente e non dal punto di vista politico, il NETWORK per l’inclusione scolastica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus.
Il Network non si sovrappone, né sostituisce alcun ente o istituzione associativa né, tantomeno alla commissione nazionale per l’istruzione e la formazione della stessa UICI, è un gruppo tecnico di esperti in scienze tiflologiche. Auspico possa essere riconosciuto dal Miur; resta comunque il fatto che, il comitato tecnico per l’inclusione scolastica “NETWORK” riunisce in se la filosofia dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, esclusivamente dal punto di vista professionale e tecnico, non politico o squisitamente dialettico, propri della commissione nazionale per l’istruzione e la formazione, del Consiglio Nazionale della stessa UICI.
Marco Condidorio

Nel week-end 3 medaglie ai Campionati Italiani di showdown, due vittorie nel baseball e nel nuoto

Dal 27 al 29 maggio si sono svolti a Tirrenia i Campionati Italiani di Showdown.
In campo maschile ha vinto il nostro socio Luca Liberali davanti al bolognese Luigi Abate e al milanese Maurizio Scarso. In campo femminile secondo posto della nostra socia Jessica Buttiglione
Classifica finale maschile
•1° Liberali Luca – GSD NV Milano
•2° Abate Luigi – Pol PAT Bologna
•3° Scarso Maurizio – GSD NV Milano
•4° Massola Rinaldo – ASD Sportella
•5° Leo Domenico – GSD NV Milano
•6° Russo Gianluca – GSD NV Milano
•7° Garay Emiliano – GSD UIC Pisa
•8° Carrai Marco – ASD Pol Silvano Dani
•9° Battaglia Gabriele – Pol PAT Bologna
•10° Mongelli Marco – ASD UIC Bari
•11° Santini Fabio – ASD Disabili Firenze
•12° Cesena Giuseppe – ASD Pol Silvano Dani
•13° Simone Giuseppe – ASD UIC Bari
•14° Iorio Gennaro – Pol PAT Bologna
•15° Furioni Alessandro – Pol PAT Bologna
•16° Buelloni Riccardo – GSD NV Milano
•17° Greci Stefano – ASD All Stars Arezzo
•18° Pricoco Alfio – GSD NV Catania
•19° Vincenti Nicola – ASD Pol Silvano Dani
•20° Avataneo Franco – ASD Pol Torino

Classifica finale femminile
•1° Mauro Graziana – ASD UIC Bari
•2° Buttiglione Jessica -GSD NV Milano
•3° Zini Angela – Pol PAT Bologna
•4° Buttitta Francesca – ASD Pol Silvano Dani
•5° Folino Piera – ASD Sportella
•6° Passero Genoeffa – ASD Sportella
•7° Pontiroli Emanuela – Pol PAT Bologna
•8° Sarli Maria Pia – Pol UICI Torino
•9° Tranchina Sonia – GSD NV Milano
•10° Stabile Maria Rosaria – ASD Pol Torino
•11° De Nuzzo Daniela – ASD Disabili Firenze
•12° Cavallaro Chiara – GSD UIC Pisa
•13° Balbo Irene – Pol PAT Bologna
•14° Punzo Ornella – ASD Sportella
•15° De Fazio Monica – GSD NV Milano
•16° Canino Stefania – GSD NV Milano
Si sono conclusi domenica 29 maggio i Campionati italiani di società che si sono svolti a Lignano Sabbiadoro.
Martina Rabbolini ha gareggiato nei 400 stile ( tempo 6.03,32) e 100 dorso ( tempo 1.27,91) classificandosi prima nella cat s11
Sempre questa domenica, a Sasso Marconi, si sono disputati i recuperi del secondo turno dell’Intergirone del XX Campionato Italiano di baseball per ciechi.
I Lampi Milano si sono imposti 10 a 1 contro la Fiorentina BXC, mentre i Thunder’s Five hanno vinto 13 a 5 contro la Roma Allblinds. Da segnalre un fuori campo da 3 punti del milanese Ivan Nesossi.
Prossimo turno (2 giugno a Brescia):
ore 10,00 Lampi Milano Blue Fire Cus Brescia
A seguire Thunder’s Five BolognaWSCvinta
A seguire BlueFire Cus Brescia– Patrini Malnate
Classifiche
Girone Ovest
1. Thunder’s Five Milano punti 8 (4-0) – media 571
2. I Patrini Malnate 9 (4-1-3) – 563
3. Lampi Milano 10 5-0-4) – 556
4. Tigers Cagliari 2 (1-0-5) – 167
Girone Est
1. Fiorentina BXC punti 17 (8-1-1) – media 850
2. BolognaWSCvinta 6 (2-2-4) – 375
3. Allblinds Roma 6 (3-0-5) – 375
4. Blue Fire Cus Brescia 4 (2-0-4) – 333

Il BXC su Rai Sport 1

Questa sera alle ore 19,15 all’interno della rubrica “portami con te” su Rai sport 1 (canale 57 del digitale terrestre) andrà in onda il servizio girato da Monica Matano al campo Leoni di Bologna ed all’Acquacetosa di Roma sul BXC, con interviste ai protagonisti.

Di seguito chi vorrà riascoltare la trasmissione di ieri sera potrà farlo seguendo le istruzioni di sotto riportate
Vediamoci alla Radio·
carissimi amici vi postiamo il link dal quale è possibile scaricare il link della trasmissione odierna di “vediamoci alla radio”. ringraziamo il nostro socio ed amico Nicola forese che ha messo a nostra disposizione la registrazione del programma. di seguito il link.
http://www.nicoforese.it/registrazion…/30.mag.2016_19.34.zip
www.nicoforese.it
AIBXC – Associazione Italiana Baseball Giocato da Ciechi-Ideata e fondata il 26 Marzo 1998 da Alfredo Meli © 2011
Aderente a FIBS Federazione Italiana Baseball Softball
Via G.Bottonelli,70 – 40132 Bologna (Italia) – Tel e fax + 39 051 564224 info@aibxc.it – www.aibxc.it

Comunicato conclusivo del Festival internazionale delle abilità differenti

Differenti perché unici

In questo Festival il cuore di ciascuno di noi, unico ed irripetibile, è stato colpito dalla “grande bellezza” che ha permeato gli eventi di questi giorni.
Una bellezza evidente, quasi impossibile a pensarsi!
Nel “Caligola” di Camus il protagonista nel dialogo con il servo Elicone dice: “mi sono sentito all’improvviso un bisogno di impossibile. Le cose, così come sono, non mi sembrano soddisfacenti.” E poi continua: “Questo mondo, così come è fatto, non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità, di qualcosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo.”
Questo esprime la vera natura del desiderio umano: esso è ben più grande della nostra immaginazione!
La “grande bellezza” di questi giorni, che non è stata un’evasione estetica, si è resa evidente nelle storie – a volte drammatiche – che abbiamo ascoltato; negli spettacoli – frutto di tenacia e grande sacrificio da parte dei protagonisti – che abbiamo ammirato; nei volti – a volte segnati da limiti evidenti – delle persone che abbiamo incontrato.
Nella storia raccontata nel film “Il figlio della luna” si vede bene quando si umanizza la vita: “Quando – dice Massimo Recalcati – questo grido che noi siamo stati viene ascoltato dall’Altro, tradotto in domanda di amore, tradotto in domanda di presenza”.
Una presenza tenace e costante al nostro fianco, un Altro, che tutti dicono impossibile ma che qualcuno dice essere visibile perché ne fa esperienza.

IMPOSSIBILE MA VISIBILE

Chiara Bellardi
NAZARENO Soc. Coop. Soc.
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