Radiotaxi Verona “impara” la disabilità

Il 14 giugno la consegna degli attestati ai tassisti partecipanti al corso di formazione di “Yeah” per migliorare il servizio dedicato ad utenti disabili

I tassisti veronesi “diplomati” in accoglienza ad utenti disabili, in particolare con disabilità visive. Il 5 giugno, trenta operatori di Radiotaxi Verona riceveranno l’attestato di partecipazione al corso di formazione organizzato da Yeah, ramo della cooperativa sociale Quid, attivo nel supporto agli operatori economici e del turismo per rendere accessibile il loro servizio alle persone con disabilità.

La consegna avverrà in piazza Bra, presso la postazione taxi situata di fronte alla Gran Guardia, mercoledì 14 giugno alle ore 10.15. Nell’occasione, sarà data una breve dimostrazione delle pratiche di accoglienza apprese durante il corso.

Il percorso di formazione si è articolato in alcuni incontri, della durata di circa tre ore ciascuno, nella sede di Radiotaxi Verona, in cui Fabio Lotti e Marco Andreoli – i giovani imprenditori fondatori di Yeah, entrambi esperti in accessibilità e turismo accessibile – hanno fornito sia istruzioni teoriche sulla possibilità di rendere più completo il servizio dedicando attenzione specifica alle persone con disabilità, sia esempi ed esercitazioni pratiche su come rapportarsi con utenti disabili quando prendono il taxi.
Operazioni solo apparentemente banali, dall’accompagnamento, alla salita e discesa dell’ospite dall’auto, al pagamento, sono state esplicate e mostrate grazie al format “Nei panni di…”, ideato da Yeah, che grazie all’utilizzo di bende, mascherine ed altri ausili permette agli operatori di calarsi, appunto, nei panni della persona disabile per comprenderne meglio difficoltà ed esigenze.
“Crediamo sia importante che i nostri taxisti ricevano una formazione adeguata su questi temi – spiega Mirco Grigolato, presidente di Radiotaxi Verona – questo è solo l’inizio di una proficua collaborazione tra Yeah e la nostra cooperativa, unite nel credere in un nuovo modo di intendere il servizio di trasporto”. “Molto spesso l’autista non sa come approcciarsi ai clienti con disabilità, tanto che si possono creare momenti di imbarazzo – spiega Fabio Lotti di Yeah – un servizio è davvero di qualità quando è inclusivo e accessibile a tutti, e questo è ancor più importante in una città a forte vocazione turistica come Verona”. “Attualmente è in fase di ristrutturazione il sito Internet radiotaxiverona.it – aggiunge Marco Andreoli – che grazie a specifici accorgimenti, sarà accessibile a tutti, anche ad utenti con disabilità che utilizzano software appositi per navigare sul web”.

Urso: “Andate e fate sport!”

Un primo grande premio per l’impegno profuso in questi anni. Salvatore Urso è stato convocato nella nazionale giovanile di nuoto paralimpico che il prossimo ottobre parteciperà ai campionati europei di categoria. “Quando mi è stata comunicata la notizia non sapevo se crederci o meno anche se un po’ me l’aspettavo dati gli ottimi risultati ottenuti nelle ultime manifestazioni – commenta – Tali buoni piazzamenti sono conseguenza della grande passione per questo sport.
Mi alleno prima di tutto per questo sentimento e, poi, penso all’aspetto agonistico che richiede molto impegno, attenzione, concentrazione. Tutto ciò è stato ripagato con questa bella novità che non è un punto d’arrivo, ma di partenza verso traguardi superiori che posso raggiungere solo con il duro allenamento, tanti sacrifici e la massima umiltà. Nel frattempo mi godo questa gioia che dedico in primis ai miei genitori che mi sono stati vicini in tutti i momenti, belli e diversamente belli. Con sacrifici importanti hanno fatto e fanno il massimo per fare in modo che possa realizzare i miei sogni. Poi certamente al mio allenatore Luca Del Giudice che mi guida con pazienza e dedizione, poi all’asd Noived Napoli ed al presidente Rocco Deicco che è molto sensibile, attivo nella diffusione della pratica sportiva tra i cechi e gli ipovedenti. Ultimi, ma non per importanza, i miei nonni (figure indispensabili) e gli altri componenti della famiglia che mi supportano in vari modi”.

Un team che opera dietro le quinte per consentirgli di rendere al meglio e conquistare sempre più medaglie d’oro (principalmente nei 100m farfalla) ed il titolo di vice campione italiano nel 100m stile nei 100m rana. “Questi sono i miei stili e una delle mie distanze (anche i 50m) – sottolinea – Per capire quale fosse lo stile in cui mi sarei potuto esprimere meglio ho provato anche la rana ed il dorso, disputando alcune gara, pure belle, ma non sono le mie predilette”. Idee precise, chiare per un ragazzo che ha scoperto il nuoto un po’ tardi (sugli 8 anni) ed in maniera un po’ casuale. “Sin da bambino sono sempre stato appassionato di sport (calcio, tennis, basket, altre discipline) – racconta – Una sera mi capitò di guardare, per caso, in tv delle gare, se non ricordo male erano le Olimpiadi di Pechino 2008. Nei giorni seguenti mi divertivo ad imitare quei nuotatori nelle piscine degli alberghi o in mare.
Qualche mese dopo i miei genitori mi iscrissero in piscina e quella fu la mia fortuna. Grazie alla forza di volontà ed alla cresciuta passione ho colmato il divario con quanti hanno iniziato prima di me”. Oggi tanti lo guardano dal basso verso l’alto anche se lui non si sente assolutamente arrivato. E’ consapevole che può migliorare ancora, seguendo i consigli ricevuti anche da Federica Pellegrini (primatista mondiale in carica sui 200m stile libero, oro ed argento olimpico sui 200m – ha regalato una cuffia autografata) e Filippo Magnini (campione mondiale sui 100m stile libero nel 2005 e nel 2007) che ha incontrato, di recente, al Grand Prix tenutosi alla Scandone. “Sono due splendide persone, molto disponibili e professionali – rivela – Chiacchierando con loro sono riuscito a cogliere un bel messaggio: tra noi diversamente abili e loro non c’è alcuna differenza dal punto di vista sportivo. Parlare con loro è stato bello così come aver avuto uno spazio, seppur minimo, in un importante manifestazione FIN”.

Un’esperienza che ricorderà per sempre anche se il suo idolo è Pietro Mennea primatista mondiale sui 200m piani dal 1979 al 1996, oro olimpico nella specialità a Mosca 1980, 11 titoli nazionali assoluti sui 200m, 3 sui 100). “Un atleta, un uomo del sud che ha fatto e farà parlare tanto di se – spiega – I suoi risultati sono prestigiosi, ma rilevante è soprattutto la passione, l’umiltà con cui è arrivato a certi livelli. Sono questi gli aspetti che ci accomunano.
Entrambi, inoltre, crediamo nei veri valori dello sport. Approfitto per esortare tutti coloro che non praticano alcun’ attività a provarne una, ad iniziare perché vi ricompenserà, non per le medaglie che magari potrebbero non arrivare neppure (in caso contrario ben venga), ma per i valori, le emozioni, i vantaggi per il benessere psicofisico. Qualunque disciplina è molto rincuorante, è più ripagante dello stare a casa senza far nulla. Andate e fate sport! E prima di tutto sognate perché come disse un vecchio filosofo “i sogni rendono l’uomo libero”.

Un oro e un bronzo ai Campionati Italiani di scherma non vedenti – I Lampi accedono alle semifinali di baseball per ciechi

Sabato 10 giugno si sono svolti, a Gorizia, i Campionati Italiani Paralimpici di scherma per non vedenti (specialità spada).
Ottimi i risultati di Ilaria Granata e Giuseppe Rizzi che hanno conquistato rispettivamente l’oro e il bronzo.
Franca Crispo è giunta settima, Pietro Palumbo nono e Matteo Comi sedicesimo.
Domenica 11 giugno, presso il diamante delCus di Brescia, si è conclusa la regular season del XXI Campionato Italiano di baseball per ciechi.
Oltre ai Patrini Malnate, accedono alle semifinali, in programma a Bologna il 25 giugno, i Lampi Milano, La Roma Allblinds e il Bologna WSCvinta.
I risultati sono stati i seguenti:
BlueFire Cus Brescia – Lampi Milano 3 a 5;
Lampi Milano – Tigers Cagliari 11 a 3;
Bologna WSCvinta – I Patrini Malnate 2 a 10;
I Patrini Malnate – BlueFire Cus Brescia 8 a 0.
La classifica del Girone Ovest è la seguente:
1. Patrini Malnate punti 20 vinte 10 pareggiate 0 perse 1 media 909
2. Lampi Milano 12 6 0 5 546
3. Thunder’s Five Milano 9 4 1 6 409
4. Ducks Staranzano 0 0 0 11 000

Servizio Civile Volontario – Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia

L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di 26.304 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 1274 volontari presso le varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.

I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta e indirizzandola direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 26 GIUGNO 2017.

Si fa presente che:

Gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla selezione sono indicati nei singoli progetti;
il bando è consultabile sul sito del DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (www.serviziocivile.gov.it) da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda; alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento di identità in corso di validità;
i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 3) e nei singoli progetti;
le modalità per la presentazione delle domande sono indicate all’art. 4 del citato bando.

Sondaggio tecnologie e lavoro

La commissione “Ausili e Tecnologie”, di concerto con la commissione “Lavoro”, la commissione “Nuove Attività Lavorative”, la commissione “Autonomia e Vita Indipendente” e la commissione “Istruzione” promuovono un sondaggio fra tutti i lavoratori ipovedenti e non vedenti con l’obiettivo di raccogliere dati ed indicazioni sulle tecnologie assistive maggiormente utilizzate e diffuse presso i datori di lavoro che impiegano personale con disabilità visive.
Il termine ultimo per la compilazione del sondaggio è il 30 settembre p.v..
Si confida nell’attiva partecipazione di tutti i lavoratori con minorazione visiva in modo da rilevare dati utili a individuare situazioni problematiche sul posto di lavoro ancora oggi non affrontate o non del tutto risolte.
Per partecipare al sondaggio basta andare al seguente link: https://goo.gl/0KLfvi

Per qualsiasi difficoltà nella compilazione contattate la commissione ausili e tecnologie scrivendo all’indirizzo ausilietecnologie@uiciechi.it

Quando l’amore diventa energia, di Antonio Russo

Autore: Antonio Russo

Per Sabina Santilli a 100 anni dalla nascita

Se la riconoscenza fosse vista e soprattutto sentita quale bene comune nella nostra vita, l’umanità dovrebbe dire grazie a coloro che con scelte positive si sono impegnati per aiutare i meno favoriti dalla sorte a superare le difficoltà legate all’esistenza che nel quotidiano sono imposte da un sistema sociale fortemente discriminante. Forse bisognerebbe fare un discorso culturale per capire come il valore della spinta solidale possa interessare e quindi proporsi come civiltà creatrice nel nostro tempo caotico. Se pensiamo al recente passato, dobbiamo dire che questa svolta ideale ci porta verso chi ha sentito la necessità di dare qualcosa agli altri e porsi come un esempio di vita da poter essere seguito.
Portare l’invisibile alla conoscenza di molti, fare della vita difficile di tanti l’esempio per migliorare il mondo … coinvolgendo tutti in ogni modo.
Una istanza storica che con diverse forme ha fatto prevalere come momento di ricchezza esistenziale e di civiltà, il senso mutualità tra le persone più deboli e i più fortunati.
Se pensiamo alle guerre, con le vite spezzate dalla sofferenza ed a chi si è fatto carico con personale e sensibile dedizione nel tutelarle, la nostra gratitudine verso questi eletti, che sono un prezioso patrimonio per tutta l’umanità.
Sono i giusti che con tenacia ci hanno educato a sentire i disagiati come valore universale per affiancarci al loro devastato destino che, se non sorretto da un percorso di vita costruttivo, porta tanti di noi in situazioni drammatiche, che tra pregiudizio ed ignoranza si trasformano in barriere esistenziali insuperabili, con le conseguenze culturali e sociali facilmente immaginabili.
La nostra Sabina con convinzione coerente ha sentito il battito del cuore del suo simile, la fatica del suo ed altrui vivere, cogliendo nelle esigenze dei più deboli il modo più attuale per affermare i loro diritti, con una visione solidale per tutti veramente unica. Certamente, cara Sabina, ti sei interessata fattivamente al diverso sentendone la fragilità, cercando di dire a noi sordociechi che nel limite del possibile i suoni ed i colori possono essere riacquistati, se la vita vogliamo riorganizzarcela dentro.
Sono passati tanti anni, eppure oggi nel ricordarti a me pare che il tempo si sia fermato nel momento della tragica presa d’atto della mia nuova e definitiva condizione … quando l’esistenza sembrava disfarsi e il mondo mi si frantumava tra le mani. In questi frangenti cerchi qualcuno che ti aiuti a camminare.
Sabina, mi venisti in mente da un ricordo lontano nel tempo, ti cercai e ti scrissi una lettera in cui ti parlai di me e della nuova vita che doveva, mio malgrado attendermi. Cosa fare in questi casi, quando la quasi totale perdita dell’udito si associa all’originaria mancanza della vista? Mi dicesti di leggere in me stesso e di rifarmi alle poche conoscenze che avevo di quello che mi sarebbe accaduto: lo feci, anche se a dire il vero la disperazione era vista, sentita e sofferta quale fatalità inevitabile. Come associare al disagio presente un forma valida di comunicazione immediata? Era allora un problema insuperabile: alcuni non vedenti vennero a trovarmi, e con il Braille classico, il cartaceo, si riuscì a fare un passo importante per cominciare a comunicarmi il necessario per vivere. Poi si sa la vita ha sempre qualche spiraglio inatteso: dal Braille alla prima tecnologia il passo fu assai semplice; un pc e la sua barra Braille furono la premessa fondamentale per andare oltre con la comunicazione più veloce. Si pensò all’immediatezza del Malossi sistema tattile che usa le dita della mano sinistra come tastiera per facilitare il dialogo con i sordociechi che in breve tempo appresi. Così il dire e la realtà di tutti mi furono trasmessi, proposti attraverso il senso del tatto; anche concetti complessi della comune conoscenza, si pensi alla filosofia, alla letteratura, alla poesia come mezzo di condivisione di emozioni della forza interiore che comunque ci pervade sempre nel nostro viaggio esistenziale.
Era la strada giusta per uscire dal chiuso oscuro di ogni giorno. Poi ci fu una ferma reazione al tutto, mi entusiasmai e da questo senso di fiducia in me stesso trovai l’accoglienza degli altri che capirono appieno il mio sforzo per andare avanti. Tutto questo non basta occorre credere che oltre il muro di indifferenza, diviso da tante barriere fatte di “se” e “ma”, ci sia un desiderio che ci spinge a dire che nonostante tutto, la solidale concretezza dell’azione della nostra Sabina ci ha portati come sordociechi a divenire cittadini più determinati nel varcare le vie del sapere, di tutte si pensi alla tecnologia che verrà. Grazie a tante occasioni d’incontro, la nostra vicenda quotidiana si è arricchita di positiva consapevolezza del nostro ed altrui vissuto. Sabina nelle sue innumerevoli iniziative umanitarie, si pensi alla Lega del Filo d’Oro, e culturali, ricordiamo il periodico “Voce Nostra”, ha trovato chi la potesse seguire in ogni campo delle sue scelte operative per noi e non solo, dedicandole al nostro benessere. E’ a tutti nota la sua tua stupenda storia di vita fatta di calore e presenza umana e di ideali che portano il tuo nome, ma forse pochi sanno che chi si riconosce ed identifica con te, ha trovato nelle tue risorse e nelle tue varie esperienze esistenziali la garanzia per vedersi e sentirsi come tutti. Per questa unicità del tuo fare, io come credo molti ti saremo grati per il resto del cammino che ci attende, seguendo le tue preziose orme. Non è facile poiché la vita con le esigenze quotidiane che la collegano al mondo di tutti cambia. Per questo siamo chiamati come sordociechi e cittadini a migliorare la realtà che ci coinvolge.
Ecco perché il tuo messaggio solidale, cara Sabina, dovrebbe essere accolto dalle istituzioni pubbliche e private come la possibilità primaria per migliorare la qualità della vita di tutti i disabili e anche delle loro famiglie . Naturalmente questa sarebbe una linea guida che porterebbe qualsiasi classe dirigente a tutti i livelli a destinare alle disabilità più risorse e servizi mirati per aiuti specifici, specie pensando a quelle patologie gravi che nelle loro forme sommano diverse problematiche. Dal Braille al Malossi, pensando ai diversi sistemi per comunicare con noi, e a diverse tipologie di sordocecità, il senso della vita si qualifica come visione complessiva del tuo pensiero e della tua azione. Cara Sabina, le mie sparse note sono pervase dal ricordo affettuoso della tua bella persona. Spesso, nella mia riflessione quotidiana, mi chiedo come tu sia riuscita a superare gli inevitabili momenti di sconforto quando, nel tempo lontano hai lottato con tenacia con chi non voleva, o forse non sapeva, accettare i sordociechi come esseri pensanti, capaci di agire nel dire la loro. Siamo pronti a guardare avanti col tuo realismo vitale, senza paure del domani, senza incertezze che, malgrado i tempi, potrebbero farci fermare, se non fossimo sorretti dalla tua fede nel prossimo che può darci una mano creatrice. Grazie di tutto e per tutto. I giovani e chi dopo di loro verrà, ti saranno grati (come me) della luminosa scelta di vita che tu in nome della nostra dignità hai voluto e saputo compiere. Grazie Sabina, forse il mio dire non traccia con pienezza quello che veramente provo nel raccontarti: è l’affetto per te che mi rende spesso incapace di esternare compiutamente i sentimenti di stima per chi mi ha aiutato e che mi piacerebbe esporre a tutti con maggiore razionalità e ricchezza di particolari. Ho fermato sulla fragile carta le mie emozioni, che unite a quelle di tanti di noi vorrebbero rinnovare l’auspicio che il tuo messaggio porti nel futuro oltre alle speranze anche più certezze da costruire con la tua memoria, memoria che noi sordociechi dobbiamo fare nostra per sentirci e vederci portando più spinte di vita propositive per tutti. Lasciamo ad altri l’onore e l’onere di trovare le parole più adatte per delineare un profilo più completo della tua bella persona con rinnovata gratitudine.
Antonio Russo

Successo di pubblico per i Mondiali sulla Rai

Sul campo l’Italia non ha raccolto i risultati sperati, ma gli azzurri che hanno partecipato al Mondiale di calcio a 5 B2/B3 IBSA sono riusciti ad attirare l’interesse di tantissime persone che per la prima volta hanno potuto seguire in televisione la prestigiosa competizione sugli schermi di Rai Sport. I dati relativi all’audience sono stati davvero soddisfacenti e i numeri raggiunti rendono merito all’impegno profuso negli ultimi mesi per far conoscere il movimento sportivo degli ipovedenti della Fispic. Grazie al protocollo d’intesa siglato dal Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e la Rai
sono state mandate in onda in diretta le tre gare del girone dell’Italia. Di seguito sono riportati i dati d’ascolto comunicati dalla Rai: Italia-Russia del 29 maggio, 26.500 telespettatori, 0,39% share e126.500 contatti; Italia-Turchia del 30 maggio 20.200 telespettatori, 0,32% share e 78.200 contatti; Italia-Spagna 31 maggio 30.900 telespettatori, 0,28% share e285.100 contatti.
Molto soddisfatto il grande presidente della Fispic Sandro Di Girolamo. “Finalmente siamo riusciti a pubblicizzare in maniera adeguata le nostre attività. Grazie all’accordo tra il Cip e la Rai, con il contributo della Fispic, il Mondiale ha catalizzato l’interesse di molte persone che non conoscevano o avevano una scarsa conoscenza degli sport promossi dalla nostra federazione. Alla fine della competizione contiamo di raggiungere quota 200.000 spettatori totali. Ovviamente, avremmo voluto conseguire risultati diversi sul campo, dove la nostra Nazionale non è stata capace di raggiungere i risultati sperati. In ogni caso, l’aspetto più importante è che l’organizzazione dell’evento, curata dall’Asd Tigers Paralympic Sport Cagliari, abbia funzionato alla perfezione. Siamo contenti per l’ottima riuscita del torneo e speriamo di poterne ospitare tanti altri in futuro. La nostra mission è quella di coinvolgere il maggior numero di ciechi e ipovedenti nelle nostre attività, in particolare i giovani che per la prima volta si avvicinano allo sport. In questa ottica rientra il progetto di ringiovanire le rappresentative attraverso la creazione di selezioni Under 22 che sta procedendo a ritmi spediti. Infine, colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione del Mondiale e che quotidianamente si impegnano per la promozione e la diffusione della pratica sportiva all’interno della Fispic e non solo”.

Calcio a 5 B2/3, Ucraina campione del mondo

Cala il sipario sui campionati del mondo di calcio a 5 B2/3. I campioni in carica dell’Ucraina si sono confermati sul tetto del mondo battendo 3-0 l’Inghilterra nella finalissima. Una vittoria netta degli ucraini che anche a Cagliari hanno ribadito di essere una potenza calcistica. Cinque gare disputate e altrettante vittorie hanno regalato un altro successo ai campioni del mondo. Nella finale per il 3° e 4° la Russia ha superato la Spagna 4-3 ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul punteggio di 2-2. Si è conclusa così una manifestazione che ha riscosso un grande successo soprattutto grazie a Rai Sport che ha mandato in onda numerose partite della competizione. Resta un pizzico di amarezza per il risultato dell’Italia con gli azzurri che avrebbero potuto ottenere un piazzamento migliore dopo la medaglia di bronzo conquistata ai Mondiali di Seul nel 2015. Grande soddisfazione, invece, per la macchina organizzativa della Fispic che ha funzionato perfettamente grazie all’impegno dell’Asd Tigers Paralympic Sport Cagliari, società affiliata alla nostra Federazione che ha curato l’evento.

I risultati della fase finale

Italia-Giappone (7°/8° posto) 6-3
Turchia-Francia (5°/6° posto) 4-8

Russia-Spagna (3°/4° posto) 4-3 d.c.r.

Ore 16 Ucraina-Inghilterra (1°/2° posto) 3-0

CLASSIFICA FINALE

1 Ucraina

2 Inghilterra

3 Russia

4 Spagna

5 Francia

6 Turchia

7 Italia

8 Giappone

Ufficio Stampa
F.I.S.P.I.C. Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi Via Flaminia Nuova n. sito web: http://www.fispic.it <http://www.fispic.it/>
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Il G.S.D. Colosimo porta a Napoli il quinto scudetto di Goalball

Il 28 maggio 2017 a Bergamo, il G.S.D. Colosimo Napoli ha vinto l’ultima gara del campionato italiano di Goalball, proprio contro la diretta rivale dell’Omero Bergamo, e si è aggiudicato il titolo di Campione d’Italia nella disciplina paralimpica dedicata agli atleti ciechi e ipovedenti.
Con la vittoria sul Bergamo per 9 a 6, il GSD Colosimo ha chiuso il campionato della FISPIC a punteggio pieno con 36 punti, mettendo in bacheca il quinto scudetto di Goalball che si aggiunge a quelli vinti nel 1997 – 2011 – 2012 e 2016. Premiato anche Dario Merelli (dell’Omero Bergamo), capocannoniere del campionato con 89 goal, già laureatosi campione paralimpico a Barcellona nel 1982, quando, allora giovanissimo, nelle file della nazionale italiana vinse la medaglia d’oro nella disciplina del Goalball.
Con questa nuova vittoria il GSD Colosimo si conferma tra le più forti società d’Italia nelle specialità di Torball e Goalball, con atleti di altissimo livello: Antonio Di Pasquale, Emanuele Nicolò, Dimitri Bernardi, Stanziano Fiore, Gaetano Raucci, Sergio Sinigaglia, Marco Cirillo, Alessandro De Gennaro, Messere Emanuele, Marco Di Mauro, Giuseppe Noviello, Alane Idriss, Giuseppe Carozza. Tra i Dirigenti, il tecnico Salvatore Pesarino, Sergio Di Donato, Fiore Stanziano, Antonio Piscopo, Saverio Stanziano, Antonella Chieffo, Mattia Mazza.
Una stagione piena di successi per la società partenopea: primo posto nel campionato di Serie B di Torball con la squadra giovanile, primo posto in Coppa Italia di Torball e infine scudetto nel campionato italiano di Goalball. Una stagione da incorniciare non solo per i risultati sui campi, ma anche per le tantissime attività svolte, quali l’organizzazione di convegni e corsi inerenti lo sport delle persone diversamente abili, la partecipazione al progetto Bioforpolis per il recupero ambientale delle aree degradate di Castelvolturno, la collaborazione con le associazioni e gli Enti della città di Napoli e della Campania.
Le parole del Presidente del GSD Colosimo, Husam Rawashdeh: “Questa vittoria va alla nostra città: ai napoletani, e a tutte le persone che lottano ogni giorno per migliorarla e migliorarsi. I nostri “campioni nel buio” ancora una volta ci rendono orgogliosi e ci insegnano che nella vita si può anche cadere o stare nel fondo ma che bisogna sempre rialzarsi e dare il meglio di sé. A nome loro, dei tecnici e di tutti i dirigenti ringrazio quindi la Regione Campania, i gestori dei servizi Gesco, Centro Medicina Psicosomatica e Icaro, l’U.I.C.I. Napoli, la Suola ISIS “P. Colosimo”, la SAUIE, il CIP regionale, il CONI provinciale e tutte le persone che ci seguono. Un sentito ringraziamento a tutti”.

La squadra vincitrice

il GSD Colosimo di Napoli

I risultati del week-end (baseball e tiro con l’arco)

Buone notizie giungono da Castenaso (BO) dove nel week-end si sono disputati i XXX Campionati Italiani Targa Para-Archery.
La delegazione meneghina, composta da Susanna Prada, Loredana Ruisi, Diego Chiapello, Mario Di Vita, Ivan Nesossi e Silvano Pasquini, con i tecnici-guida Armando Bonechi, Daniela Brambilla, Andrea Falsiroli , Maurizio Nardin, Donatella Pellegrini e Mario Porotti, ha conquistato due ori di squadra nelle categorie V1 (non vedenti) e V2/V3 (Ipovedenti).
Nelle gare individuali Loredana Ruisi ha vinto un argento (assoluti V1) e un bronzo (qualifiche V1).

Venerdì 2 giugno, a Firenze presso il diamante Cerreti, si sono svolte le 4 partite del quarto turno dell’Intergirone del Campionato Italiano di Baseball per Ciechi.
I risultati sono stati i seguenti:
Lampi Milano – Fiorentina BXC 1 – 2
RomaAllBlinds – Lampi Milano 5 – 1
I Patrini Malnate – Roma AllBlinds 1 – 0
Fiorentina BXC- Staranzano Ducks 6 – 0
La classifica del Girone Ovest è la seguente:
1. Patrini Malnate punti 16 vinte 8 pareggiate 0 perse 1 media 889
2. Lampi Milano 8 4 0 5 444
3. Thunder’s Five Milano 9 4 1 6 409
4. Ducks Staranzano 0 0 0 11 000
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