Per la prima volta in Italia è stato organizzato un corso di vela su derive rivolto a non vedenti! Ad avere l’intuizione è stata la Società Velica di Caorle. ispirata dal socio non vedente Giovanni Salvador, che ha proposto di far conoscere ad altre persone, nella sua stessa posizione, il mondo della vela.
In tre hanno accettato la sfida: Katia e Walter, entrambi da Como, e Franz da Bolzano, guidati dall’istruttore Enrico Rossetti (il primo a prendere il brevetto d istruttore in tutta Caorle!) e dagli aiutanti Matteo Gamba e Matteo Simioni. Il corso si è tenuto la scorsa settimana dal lunedì al venerdì: un po’ di lezione a terra e poi tutti in mare!
“La difficoltà più grande – spiega Katia – è muoversi all’interno della barca, da un lato all’altro, durante la virata, cercando di mantenersi in equilibrio!’ Concordano Franz e Walter, quest’ultimo sottolineando anche la propria difficoltà a fare i nodi!
È stata una bellissima esperienza – spiega Franz, che ha partecipato a numerose paraolimpiadi di sci e judo – mi piace sperimentare e devo dire che sono rimasto sorpreso da ciò che questo sport può regalare”.
Spinti dalla curiosità anche Katia e Walter, che proviene, invece, dal mondo dell’atletica. “All’inizio è stata dura – racconta Katia – ma poi siamo stati ripagati dalle fatiche, è un’esperienza che consigliamo. Ci siamo anche capovolti durante un’uscita ma non abbiamo avuto nessuna paura, grazie agli istruttori che ci hanno accompagnato con grande professionalità e pazienza!’
“É stata una sfida anche per noi – spiega l’istruttore Enrico – perché abbiamo dovuto metterci al loro posto, per capire come spiegare loro le cose nel migliore dei modi! Ho provato io stesso a fare le manovre ad occhi chiusi!’
Com’è nato il progetto?
“L’anno scorso abbiamo partecipato al progetto con L’Asl e Comune – spiega la presidente della Società Velica Donatella Brentel – dedicando uscite in barca a vela, su cabinati, a
noi: vedere la loro gioia è stato un motivo in più per impegnarci in questo progetto. Quando Giovanni mi ha proposto di intraprendere questo percorso rivolto a non vedenti ero un po’ spaventata perché, alle spalle, richiede molta disponibilità e lavoro. Ma poi mi sono ricordata di cosa la vela abbia regalato a Giovanni, nostro socio e, soprattutto, amico, e ci siamo imbarcati in questa nuova avventura, appoggiati anche dall’Unione Italiana Ciechi.”
“Ho perso la vista a 28 anni – racconta Giovanni – e la vela mi ha regalato tanto. Quando sono in mare mmi sento nuovamente come gli altri, li ho trovato il mio mondo: quando mai a noi non vedenti capita di guidare un mezzo di trasporto? In mare, grazie a questo sport, lo possiamo fare! Navighiamo sfruttando, non la vista, ma gli altri sensi ed abbiamo sensazioni uniche! Mi sono chiesto, quindi, perché non diffondere questo modo di conoscere il mare e non regalare anche ad altri la possibilità di vivere queste esperienze?” Giovanni ha avuto anche la possibilità di navigare con il campione europeo Giovanni Soldini (bendato!) e con Patrizio Roversi di Turisti per caso.
“La nostra volontà è quella di proporre il corso anche il prossimo anno – conclude la presidente Brentel – perché abbiamo un ottimo staff, che sa lavorare molto bene, ed abbiamo la volontà ed il desiderio di lavorare sulla disabilità. Da novembre inizieremo a lavorare al progetto, augurandoci che anche la Federazione Italiana Vela riconosca presto questo tipo di insegnamento!”