Si sono concluse a gennaio le iniziative promosse dalla Rete “Campania tra le Mani”, coordinata dal Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (SAAD), con l’obiettivo di diffondere buone pratiche per favorire la fruizione dei luoghi della cultura da parte delle persone con disabilità.
Aderiscono alla Rete 23 musei e 7 associazioni che si impegnano nella predisposizione di interventi che consentano alle persone con disabilità, ma anche a tutti gli altri visitatori, di godere dei luoghi d’arte della Regione Campania, attraverso soluzioni specificamente progettate per il superamento sia delle barriere architettoniche, sensoriali e della comunicazione, sia di quelle derivanti da ogni altra forma di svantaggio culturale.
Le attività si svolgono durante tutto il corso dell’anno, ma una particolare attenzione viene riservata agli eventi organizzati nel mese di dicembre per celebrare la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità (3 dicembre) e la Giornata Nazionale del Cieco (13 dicembre). Così, dal 1° dicembre 2024 al 28 gennaio 2025, Campania tra le Mani ha promosso un fitto calendario di eventi composto da ben 71 appuntamenti tra visite guidate e workshops, alla scoperta di percorsi fruibili attraverso approcci e linguaggi diversificati, attenti alle specifiche esigenze dei visitatori con disabilità, nei luoghi più significativi per il contesto storico-artistico della regione. Ogni istituto culturale ha declinato l’accessibilità in maniera peculiare offrendo ai visitatori con diverse disabilità la possibilità di conoscere il proprio patrimonio senza alcun tipo di barriera.
Gli eventi organizzati hanno mostrato l’importanza degli approcci multisensoriali all’arte, che non solo risultano utili per i visitatori ciechi ma rappresentano un valore aggiunto anche per le persone con disabilità cognitivo-relazionali e per il pubblico generale. Ad esempio, al Museo di Capodimonte è stato possibile esplorare un plastico che riproduce in scala la residenza borbonica e alcune sculture originali di Vincenzo Gemito, mentre al Museo del Tesoro di San Gennaro i visitatori hanno potuto toccare una riproduzione in 3D della mitra e della collana del santo. Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), sono state utilizzate stampe realizzate con il fornetto Minolta per raffigurare i vari stili di affreschi delle domus pompeiane, modelli in 3D delle opere più iconiche come il Toro Farnese o l’Ercole Farnese e la riproduzione multisensoriale del mosaico di Alessandro che permette di conoscere l’opera attraverso la riproduzione tattile in silicone dei personaggi che raffigurano le diverse compagini degli schieramenti in lotta (compresi i cavalli per cui è possibile accarezzare delle vere criniere) con tanto di lance e scudi. La descrizione dell’opera è affidata ad un display che, attraverso la narrazione immersiva, anche in LIS, guida l’esplorazione tattile, arricchita da un’esperienza olfattiva grazie alla presenza di bocchettoni da cui fuoriescono gli odori tipici di un campo di battaglia (come il sangue).
Le visite guidate sono state anche importanti momenti di socializzazione, scambio e condivisione e, solo a titolo esemplificativo, vogliamo ricordare la visita al MANN a cui ha partecipato un giovane visitatore cieco di Roma assieme ad un gruppo del SAAD. Alcuni studenti hanno affiancato la guida nella narrazione, accompagnando il loro nuovo amico nell’esplorazione tattile e raccontandogli storie sui reperti. Questo episodio ha messo in luce l’importanza di un approccio collaborativo-inclusivo, in cui la partecipazione attiva e il supporto reciproco arricchiscono l’esperienza di tutti i visitatori.
Le iniziative promosse da “Campania tra le Mani” non solo abbattono barriere fisiche e sensoriali, ma dimostrano come l’arte possa diventare un linguaggio universale, capace di parlare a tutti, indipendentemente dalle diverse abilità. Un messaggio di inclusione che lascia un segno profondo nei cuori di chi partecipa e che rappresenta un modello virtuoso per il futuro della cultura accessibile.