“Nei suoi 42 anni di intensa, fattiva, costante e luminosa collaborazione è stato un solido pilastro, un costante punto di riferimento, un lungimirante fautore della cultura della prevenzione delle malattie oculari ed una preziosa fonte di rara saggezza e di immensa cultura nel lungo cammino dell’integrazione sociale dei minorati della vista nella comunità iblea”. E’ questa la motivazione dell’intitolazione della struttura ambulatoriale oculistica per la prevenzione della cecità, nei locali della sezione territoriale “G. Fucà” dell’Unione italiana ciechi e degli ipovedenti di Ragusa, al dott. Gabriele Damanti. Una cerimonia di grande respiro quella che si terrà sabato 3 dicembre, a partire dalle 9,30, nella sede sezionale di via Fucà. Il taglio del nastro di inaugurazione, la scopertura della targa e della foto commemorativa saranno preceduti da una cerimonia molto articolata a cui interverranno, oltre alle autorità locali (il vescovo, mons. Carmelo Cuttitta, il prefetto Maria Carmela Librizzi, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, hanno assicurato la loro presenza), i vertici nazionali e regionali dell’Uic. Dopo i saluti del presidente della sezione territoriale di Ragusa, Salvatore Albani, sono, infatti, previsti gli interventi di Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, e Linda Legname, commissario straordinario del Consiglio regionale dell’Uic. Saranno presenti anche i presidenti delle sezioni territoriali siciliane. Alle 11,30, poi, il maestro Giovanni Arestia, vicepresidente della sezione territoriale di Ragusa, terrà un intervento per presentare e commemorare la figura del dott. Gabriele Damanti che nel 1968 accompagnò la nascita della sezione ragusana dell’Uic fornendo il proprio sostanziale supporto, nel 1991, per la creazione della struttura ambulatoriale oculistica per la prevenzione della cecità. Saranno presenti, naturalmente, i familiari del dott. Damanti che, già sabato scorso, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, avevano espresso un ringraziamento caloroso per l’attenzione che l’Uic ha deciso di riservare al loro congiunto venuto a mancare proprio quest’anno.