Accessibilità dei siti Internet? Pur lavorando bene, non si è immuni da delusioni

Accessibilità dei siti Internet? Pur lavorando bene, non si è immuni da delusioni!

 

Quando sei in poltrona ad oziare come capita d’estate e ti metti a pensare, c’è sempre qualche cosa che, più delle altre, ti salta alla mente. Non sempre capita di ricordare cose belle, ma sovente, sono le delusioni ad affiorare alla mente.

 

Da anni, ormai, mi occupo come componente della Commissione OSI di accessibilità dei siti Internet e capita spesso che, mentalmente, ti fai il resoconto di tutto quello che in bene o in male è stato fatto: ti viene il rammarico quando ti ricordi di cose non fatte o che si potevano fare meglio, ti dispiace un poco per quelle che sono andate proprio male e, soprattutto, affiora anche qualche delusione per cose che sei certo di aver fatto molto bene.

 

Proprio una di queste delusioni, sovente, mi affiora alla mente e mi fa ricordare una delle cose più belle vissute, anche se ha procurato una grossa delusione non solo a me, ma soprattutto alla protagonista della storia.

 

Durante le festività natalizie del 2005, un freddo abbastanza intenso e raro dalle mie parti, mi costringeva a stare in casa e, tanto per non cambiare, ero al computer su Internet, alla ricerca di siti di informazioni, software e tutte quelle cose di cui sono appassionato. Ad un certo punto mi sono imbattuto in un sito che, tra le tante cose, metteva molto in risalto l’accessibilità.

 

Che dirvi? Ebbi subito la sensazione di aver avuto un invito a misurare quanto fosse veramente accessibile quel sito. Tra l’altro si trattava del sito del comune di Piegaro (PG) che, come tutti i siti delle P.A. era soggetto a rispettare la legge 4/2004, detta anche “Legge Stanca”, approvata all’unanimità proprio l’anno prima.

 

Feci un giro molto accurato e mi resi conto subito di essere incappato in un sito fatto veramente bene, anche se c’erano ancora problemi di usabilità e qualche residuo problema di accessibilità.

 

Siccome non mi faccio mai i fatti miei, soprattutto quando si tratta di accessibilità dichiarata e non fornita completamente, mi feci subito quelli di Silvia Bocci.

 

Si, questo è il nome della ragazza che aveva costruito quel sito fatto bene e che meritava qualche intervento della Commissione OSI per renderlo completamente accessibile.

 

Entrato nella sezione dove era possibile lasciare un messaggio al Webmaster, feci prima i complimenti a Silvia, ma assieme ai complimenti, feci presente che c’era ancora qualche cosa che non andava e che doveva essere rimosso o modificato.

 

Il tempo di uscire dal sito, avendo lasciato anche il recapito telefonico, ebbi una telefonata. Con mio grande stupore, mi resi conto che era proprio il webmaster del sito, Silvia Bocci, una ragazza molto preoccupata per i miei rilievi e che mi chiedeva spiegazioni.

 

La dovetti prima tranquillizzare e poi le indicai come doveva mettersi in contatto con la Commissione OSI per richiedere un test accurato del sito.

 

Dopo qualche giorno iniziò il rapporto di collaborazione, durato alcuni mesi tra lei, Massimiliano Martines, ipovedente della Commissione OSI, e me, portandoci alla realizzazione di un sito completamente accessibile in ogni sua parte, cosa mai verificatasi prima.

 

Il merito nostro? Semplicemente indicare i problemi incontrati con le tecnologie assistive usate.

 

I restanti meriti sono suoi, una persona soprattutto molto attenta ai problemi dei disabili e tecnicamente molto preparata.

 

Dopo la breve collaborazione, il sito fu reso completamente accessibile in ogni sua parte ed il comune organizzò un convegno per un evento che per noi era unico e straordinariamente bello.

 

Ora vi starete chiedendo dove sta la delusione, dopo una cosa finita così bene. Semplice: Dopo circa tre anni, il sindaco di allora, cosa assurda, ha affidato il sito ad una ditta che lo ha reso inaccessibile in poco più di un mese.

 

Era tanto l’entusiasmo che mi pervadeva in quei giorni che scrissi e pubblicai sul sito http://www.uiciechi.it/osi/ la relazione che riporto fedelmente sotto, relazione che poi ho dovuto purtroppo sostituire con quella attualmente presente alla pagina http://www.uiciechi.it/osi/02LavoriGruppoOSI/wanno2006/d061031Test.html

 

Quando dopo qualche tempo mi resi conto che il sito non rispettava tutti i requisiti di accessibilità, chiamai Silvia per chiederle spiegazioni, ma la delusione fu doppia: Silvia non lavorava più nell’amministrazione ed avevano affidato il sito ad una ditta che dell’accessibilità, molto probabilmente a giudicare dai risultati prodotti in poco tempo, non ne aveva mai sentito parlare.

 

Credetemi, io che ho seguito molto da vicino con quanta cura Silvia si dedicava al suo sito, mi sono lamentato con il sindaco e con la giunta Comunale, ma è stato tutto inutile: ormai quello che la Commissione OSI indicava come simbolo di accessibilità realizzata, lo avevamo perso.

 

Ecco la relazione finale di accessibilità del sito del comune di Piegaro (PG) che pubblicai a suo tempo con tanta enfasi, per dare risalto ad un evento eccezionale:

 

Il test è stato eseguito il 31 ottobre 2006

 

Dopo circa cinque anni di attività, è la prima volta che riusciamo ad ottenere da una pubblica amministrazione un sito completamente accessibile, funzionale e usabile da tutti, senza che il webmaster abbia dovuto necessariamente rinunciare alla grafica, cosa che molti pensano, e in un tempo molto ristretto.

 

Per la realizzazione di questo sito, la Commissione OSI si può solo congratulare con il sindaco del comune di Piegaro (PG), Prof. Andrea Caporali e tutta la sua giunta, per aver riposto la fiducia in una dipendente del comune che si è rivelata un webmaster d’eccezione.

Questa ragazza poco più che trentenne, quando ha contattato la Commissione OSI, si è capito subito che era veramente sua intenzione costruire un sito accessibile.

 

Silvia Bocci, questo è il suo nome, ha voluto e saputo adoperarsi per fare veramente l’accessibilità, mettendo nel lavoro eseguito impegno, passione e, soprattutto, competenza.

Per noi è stato abbastanza semplice indicare i problemi e vederli quasi subito risolti.

Alla fine dei test, ne sono stati necessari tre, il sito risulta navigabile ed usabile in tutte le sue parti con qualsiasi browser e, con Lynx, un browser testuale, è stato possibile usare addirittura il libro degli ospiti, come fa chiunque.

 

Quando un disabile visivo, non vedente o ipovedente che sia, accede alle pagine di questo sito, non trova nessun problema e sente sicuramente meno la sua disabilità.

Il sito non solo è completamente accessibile in conformità alla normativa italiana sull’accessibilità del web, legge 4/2004 detta anche legge Stanca, ma va anche oltre, poiché il webmaster ha voluto eliminare qualsiasi inconveniente che potesse causare problemi ai disabili.

 

Ci fa piacere che questo risultato l’abbia conseguito questa ragazza che, pur non essendo un professionista del settore, ha potuto dimostrare che mettendo umiltà, passione ed impegno, uniti ad una sensibilità verso i problemi dei disabili, si può costruire un sito completamente accessibile.

Speriamo che la sensibilità di Silvia Bocci non rimanga una rara eccezione e che, essendo questo uno schiaffo morale alla indifferenza di tanti, molti webmaster vorranno prendere esempio da lei.

 

La commissione OSI (Osservatorio Siti Internet)

commissioneosi@uiciechi.it

 


A consuntivo di tutto quello che è accaduto, posso solo dire che è meglio non pensarci, anche se è bastata l’insensibilità di un Sindaco e della sua Giunta per buttare all’aria il lavoro pulito ed accurato di un Webmaster che non è solo tecnicamente preparato, ma ha anche l’accessibilità nella testa, come dovrebbero averla tutti quei professionisti che costruiscono i siti e ci rendono talvolta impossibile la navigazione web.

 

Tanto per far capire cosa intendo dire, ecco cosa accade, nonostante ci sono delle leggi in vigore: ecco un esempio molto attuale di chi l’accessibilità la ritiene un “optional”:

 

Questo è l’indirizzo delle nuove linee guida sulla riforma scolastica: http://issuu.com/passodopopasso/docs/la_buona_scuola__rapporto__3_settem/87?e=0/9165022

 

Rendetevi conto da soli cosa hanno combinato!

 

Eppure si tratta del sito con il quale vengono fornite tutte le indicazioni sulla riforma scolastica e mi chiedo: dove sta l’accessibilità? Come faranno i docenti disabili visivi a leggere le pagine della riforma? Se le fanno leggere da un occhio amico?

 

Non so più cosa pensare: ma credo che c’è da riflettere parecchio!

 

Nunziante Esposito.