In occasione della Nona Giornata Nazionale del Braille la sezione UICI di Potenza ha organizzato due iniziative rivolte alle scuole: la prima, “A, B, C del Braille: lettere in rima” che si è svolta sabato 20 febbraio presso l’Istituto Comprensivo “L. Sinisgalli” di Potenza, la seconda “Premiazione dei vincitori del concorso Aiutaci a conoscere il mondo con i tuoi occhi” che si è tenuta il 23 febbraio presso la Camera di Commercio sempre di Potenza.
Nell’ambito del primo evento gli alunni delle quinte classi della primaria della Sinisgalli hanno presentato un originale e colorato Abbecedario del Braille il quale contiene per ciascuna lettera maiuscola e minuscola l’equivalente lettera costruita con i puntini e un breve testo in rima.
L’abbecedario integrato di lettere in Nero e Braille è stato donato agli alunni delle prime classi del medesimo istituto ed è parte integrante di una lettera virtuale indirizzata a Louis Braille letta a più voci e che riportiamo di seguito.
Caro Louis,
oggi ricorre la nona edizione della giornata dedicata alla tua geniale invenzione e, ancora una volta, ritorniamo all’ist. comprensivo Sinisgalli di Potenza.
Eravamo qui a celebrare la terza edizione della giornata, esattamente il 20 febbraio di sei anni fa e ancora ricordo con grande emozione l’intensità e la spontaneità del coinvolgimento dell’intera sala teatro, gremita di alunni, docenti e genitori.
Eravamo alle battute finali del film “Rosso come il cielo” quando all’applauso dei protagonisti della bella storia raccontata, la storia vera di Mirco Mencacci, cieco a causa di un incidente e diventato, poi, un noto montatore del suono, si è aggiunto all’unisono, quello di tutti i presenti in sala, tanto da farmi venire la pelle d’oca!
Ricordo anche lo scambio delle monete da 2 euro commemorativa del bicentenario della nascita di Louis Braille, e la gara che i bambini hanno fatto per averle.
Sono trascorsi quasi 9 anni da quando è stata istituita la giornata del Braille, e la nostra missione di diffonderlo si fa sempre più pressante e impegnativa, non solo tra chi non vede, ma anche tra le persone vedenti.
È proprio il 21 febbraio dell’anno scorso abbiamo avviato sperimentalmente i laboratori “Insoliti puntini”, rivolti agli alunni della scuola primaria e da allora non ci siamo mai fermati.
Quest’anno siamo andati oltre, e siamo davvero orgogliosi di presentarti un interessante lavoro realizzato dagli alunni delle due quinte classi dell’ istituto Sinisgalli realizzato con la supervisione dei loro docenti.
È stato meraviglioso constatare con quanta passione e curiosità gli alunni hanno imparato a leggere prima le lettere, poi i numeri e ancora le lettere accentate e i segni della punteggiatura del tuo codice.
Quando poi gli abbiamo mostrato la tavoletta non puoi immaginare la confusione e l’allegria che si è creata poiché tutti volevano provare a scrivere.
Non ti dico che soddisfazione ho provato quando ho visto i bambini cimentarsi a leggere con le dita le lettere, quegli stessi bambini che avevano evidenziato qualche dubbio all’inizio del laboratorio.
Avresti mai immaginato, Louis, che un giorno questi strani puntini diventassero per gioco parte di un colorato Abbecedario che sarà donato ai bambini delle prime classi, a memoria di una significativa esperienza didattica per la quale anche i docenti si sono entusiasmati e hanno contribuito a creare una scuola un po’ bizzarra?
Caro Louis, ti confido un sogno: “Vorrei che il Braille entrasse ufficialmente a far parte dei programmi della scuola primaria e diventasse patrimonio di tutti. In attesa che il Ministero dell’istruzione ci pensi, i bambini delle due quinte hanno presentato il primo Abbecedario dell’alfabeto e del codice Braille.
E ancora…..
Caro Louis desidero esprimerti tutta la mia gratitudine per aver inventato il Braille grazie al quale la nostra vita è cambiata radicalmente.
Oh! non mi sono presentata. Il mio nome è Anna e anch’io sono cieca e faccio molto uso del tuo codice.
Dopo la scuola dell’obbligo frequentata nell’istituto per ciechi di Napoli ho studiato in una scuola cosiddetta normale e quando i miei compagni di classe hanno visto come scrivevo e leggevo si sono molto incuriositi e qualcuno ha cercato persino di impararlo.
Sai, Louis, non riesco a descriverti solo con le parole la grande soddisfazione che ho provato quando, nella parrocchia del mio paese, mi recavo sull’altare per leggere qualche passo del Vangelo. Anche io potevo leggere le letture sacre come gli altri e quando le mie dita correvano veloci su quegli strani puntini percepivo gli sguardi interessati e stupiti dei fedeli dai quali, all’uscita della chiesa, ricevevo soventemente qualche complimento.
Gli anni sono passati, ma non riesco proprio a fare a meno del mio amico fedele a cui confido segreti, consegno appunti e ricordi, ma soprattutto lui, il Braille mi regala la possibilità di leggere e studiare Arie d’opera, accordi musicali e brani. Sai Louis, mi sembra di volare sulle nuvole quando imparo qualche testo che mi consente di recitare o cantare sul palcoscenico, in totale autonomia. È una gioia immensa, la stessa che mi piacerebbe condividere con il Papa al quale vorrei tanto chiedere la tua beatificazione poiché ancora oggi il tuo sistema universale fa dei ciechi, persone libere.
Caro Louis sono Angelo e faccio il fisioterapista, anch’io grazie al tuo codice sono riuscito ad intraprendere nuovi e fantastiche strade. Ricordo ancora il mio primo giorno di scuola nell’istituito di Napoli, quando la maestra mi mostrò per la prima volta la tavoletta il righello e il punteruolo.
Lì per lì, pensai: Come farò per imparare a scrivere? Mi sembrava tanto difficile, ma poi la mia curiosità ebbe il sopravvento e lo imparai. Ero fiero ed orgoglioso e quando tornavo a casa in estate, non perdevo mai l’occasione di mostrare agli amici che ero capace anche io di scrivere e di leggere.
Lo imparai così bene tanto che quando andai a lavorare in Calabria e la sera mi incontravo con gli amici per giocare a carte, il Braille fu una vera e propria risorsa.
Io e il mio amico a cui avevo insegnato il tuo codice, infatti, vincevamo sempre, poiché lui riconosceva le carte degli altri giocatori dai simboli Braille. Insomma baravamo alla grande.
E poi, caro Louis sarebbe stato davvero terribile capire come si scrivono correttamente le parole se dovessi fare affidamento solo ai messaggi che si leggono sui cellulari. Penserei, infatti, che la parola perché si scrive xke o che la seconda persona dell’indicativo presente del verbo essere, tu sei si scrive con il numero 6 e così via. Sarei davvero un analfabeta.
Certo la tecnologia ci ha aiutati molto, ma ritengo che non potrà mai sostituire totalmente il codice, ma è solo di supporto.
Grazie per aver fatto di me un uomo, un lavoratore, un marito e una persona al servizio degli altri.
Il secondo evento svoltosi il 23 febbraio ha visto, invece, la premiazione dei vincitori del Concorso a Premi che è stato realizzato con il contributo della Camera di Commercio, della Banca Monte Pruno e della Ditta Optical Centre di Potenza con lo scopo di favorire la conoscenza della realtà delle persone cieche e ipovedenti attraverso un approccio multisensoriale che prevede la riscoperta degli altri sensi e la sperimentazione di linguaggi alternativi a quelli prettamente visivi.
Gli elaborati vincitori sono stati:
per la scuola primaria: Tavole tattili: “Alfabraille” e “C’è terra e c’è terreno” dell’ I.C. “G. Racioppi” di Moliterno- PZ che ha vinto un cofanetto di libri del valore 50 euro.
Motivazione: i due elaborati tattili sono il frutto dell’esperienza e del confronto costante e quotidiano con un bambino non vedente. Lo dimostra l’appropriatezza dei materiali utilizzati che sono reali, la rappresentazione iconica-tattile delle pagine e il testo in Braille. Le tavole tattili rappresentano dunque un valido ausilio didattico costruito con la guida di mani esperte abituate a trattare la disabilità visiva.
Per la scuola secondaria di primo grado “The woman” dell’I.C. “F.Giannone” di oppido Luc. – sede di Cancellara che ha vinto un cofanetto di libri del valore 100 euro.
Motivazione: la scultura rappresenta, in maniera originale ed interessante un piccolo busto di donna e, metaforicamente, il percorso di riconoscimento dei diritti delle donne verso la parità di genere. L’opera risulta piacevole nell’esplorazione tattile e soprattutto coerente nel messaggio che intende comunicare e precisamente: la durezza del materiale come la forza, le rose
come la grazia e l’orecchino a forma di soonaglino come l’eleganza e la sensibilità della donna.
Per la scuola secondaria di secondo grado: Plastico “Le energie da fonti rinnovabili” dell’I.C. “F.Giannone” di Oppido Lucano – sede di Cancellara che ha vinto un assegno di 200 euro.
Motivazione: il plastico rappresenta un paesaggio reale, quello delle energie rinnovabili, che concretamente non può essere esplorato dal non vedente. La collocazione della pala eolica, unitamente alla ghiaia, le piante officinali e la fontanella funzionante fanno del plastico uno spaccato della natura e dell’intervento dell’uomo perfettamente riconoscibile al tatto. L’idea di rappresentare un tema attuale, quello delle energie pulite, e di renderlo fruibile anche emozionalmente alle persone cieche ha orientato la commissione nell’attribuire il premio della categoria superiore.
Maria Buoncristiano
Potenza – Nona Giornata Nazionale del Braille, di Maria Buoncristiano
Autore: Maria Buoncristiano