Nell’anno della Sindone, incontri di sensibilizzazione al Palazzo dei Vescovi di Saluzzo
Un turista su 200 è cieco o ipovedente, uno su 70 ha problemi di udito e talvolta anche difficoltà di movimento. Numeri che fanno riflettere nell’anno dell’ostensione della Sindone, considerato l’interesse crescente dei diversamente abili per la fruizione del nostro patrimonio culturale.
Nelle scorse settimane, l’Unione Ciechi di Cuneo ha dato un importante contributo ad un’iniziativa organizzata dall’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Saluzzo, promotore di due incontri presso il Palazzo dei Vescovi di Via Maghelona dedicati al tema del turismo accessibile. Due serate di sensibilizzazione che hanno protagonisti i vertici di UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), in particolare il presidente cuneese Simone Zenini. Nelle settimane precedenti, incontri simili si erano svolti presso la Diocesi di Alba e avevano visto la partecipazione del consigliere regionale con delega alla mobilità autonoma Adriano Capitolo.
“Durante gli incontri – racconta Zenini – abbiamo illustrato le esigenze e le difficoltà concrete di ciechi e ipovedenti, sottolineando l’importanza del supporto offerto dalla moderna tecnologia, non sempre incentivata a sufficienza”.
L’iniziativa ha visto la collaborazione di diverse associazioni e ha richiamato l’attenzione di un folto pubblico di curiosi e interessati, che hanno partecipato con entusiasmo. “Speriamo che l’evento venga riproposto anche in altre diocesi del territorio – conclude Zenini – il vero obiettivo è garantire anche a ciechi e ipovedenti la piena fruizione del patrimonio culturale. Negli anni il turismo è diventato uno strumento di emancipazione personale oltre che di conoscenza, dunque un bisogno sociale primario che occorre promuovere con ogni strumento”.