U.I.C.I. Monza – Spettacolo Teatrale “l’Arte del Non vedere”

Autore: Barbara Apicella

“L’arte e la bellezza sono un diritto di tutti. Per noi, persone con disabilità visiva, non è così scontato. Ma a Monza siamo fortunati: abbiamo un roseto e un museo dove possiamo conoscere e ‘vedere’ con le mani la bellezza della natura e dell’arte”. A parlare è Silvana Oliva, presidente dell’UICI di Monza, che così ha introdotto lo spettacolo teatrale “L’arte del non vedere”.

Lo spettacolo è stato portato in scena, con grande successo di pubblico, il 5 ottobre al Teatro Binario 7 di Monza. Sul palco gli attori della Compagnia CircoSvista, una delle numerose attività promosse all’interno della sezione che da anni si sta distinguendo per il grande impegno per l’inclusione sociale e soprattutto la condivisione di eventi e di momenti di crescita personale e culturale insieme alle persone cosiddette normodotate. Uno spettacolo che ha conquistato la numerosa platea intervenuta anche l’assessore al Welfare Egidio Riva.

Lo spettacolo è stato diretto dal regista Max Brembilla, ma scritto direttamente dagli attori dopo che hanno vissuto personalmente la visita guidata ai Musei civici e al Roseto Niso Fumagalli di Monza. All’ingresso del Roseto c’è una mappa su cui le persone con disabilità visiva possono conoscere la planimetria e la storia del roseto, e l’individuazione delle 15 tappe previste per il percorso di visita. Sulla mappa c’è anche un QR code che rimanda a un testo che può essere riprodotto con un normale smartphone, con una App di sintesi vocale. I testi forniscono informazioni sul Roseto e sulla sua storia e hanno una descrizione delle 15 rose selezionate.

Da quest’anno visite senza barriere anche ai Musei civici un percorso Tattile Plantare “LOGES LVE” – collegato a mappe tattili e modellini tridimensionali – percorre le 13 sezioni del museo, utilizzando piastrelle con rilievi sul pavimento per guidare i visitatori ipovedenti e ciechi, supportati da TAG RFID. Il percorso “dialoga” con i bastoni elettronici per ciechi tramite una App; per chi ne fosse sprovvisto, il museo mette a disposizione 2 bastoni da utilizzare per il tempo dedicato alla visita.

Uno spettacolo intenso, pieno di emozioni – sia per gli attori sia per il pubblico – che sono riusciti a trasmettere quei colori e quella luce visibile anche attraverso il buio.