Con la soppressione dell'assemblea d'autunno la Sezione di Trento ha voluto inserire nelle proprie attività un momento dedicato all'importante figura degli accompagnatori.
Quest'anno l'incontro si è svolto sabato 10 novembre, con l'intervento della psicoterapeuta Barbara Monti sullo specifico tema del rapporto fra accompagnatore e persona disabile visiva. Si è parlato di questa relazione come di un processo circolari, nel quale il vedente assicura il proprio supporto ricevendo però una serie di riscontri dalla persona che sta aiutando; il cieco o l'ipovedente, dal canto loro, non rimangono oggetti passivi di cura ed accadimento, ma mettono la loro carica umana nel rapporto con chi consente loro di espletare le incombenze più svariate.
Notevole si è rivelato il numero degli interventi, anche di persone che partecipavano ad un incontro organizzato dalla Sezione per la prima volta. Fra i temi trattati quello molto delicato della discrezione della persona vedente nei confronti di chi necessita del suo supporto, ma anche quello delle diverse forme di accompagnamento prestato, di volta in volta, da familiari, volontari o amici, per giungere al ruolo di chi occasionalmente presta aiuto, come taxista o addetti che operano nelle stazioni ferroviarie, figure che a detta di parecchi presenti andrebbero opportunamente formate. I contenuti espressi durante questo partecipatissimo incontro hanno consentito a tutti, vedenti e minorati visivi, di riflettere su un aspetto importante per il miglioramento dell'integrazione sociale di questi ultimi, nonché per la formazione e la crescita di chi si dedica, talvolta con passione, ad un settore del quale difficilmente si potrebbe fare a meno.
Anche il pranzo e la tombola del pomeriggio, sia pure con un numero minore di partecipanti, hanno contribuito a rinsaldare e costruire relazioni, fatto importantissimo in un contesto come quello attuale in cui l'individualismo sta rendendo più difficile la nascita di autentici rapporti umani.
Luciana Brida