Conoscere l’altro… la disabilità o alcuni aspetti mediante un gioco di ruoli, sembra attualmente un sistema forte ed immediato per la sensibilizzazione della massa. È per questo, che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, in collaborazione con l’Istituto Polispecialistico S. Paolo di Sorrento, ha costruito un progetto denominato “oltre il buio”. Il programma prevedeva diversi incontri trà alcuni studenti del liceo Turistico con due persone non vedenti, Domenico Vitucci ed Antonella Improta, che mediante una serie di dimostrazioni pratiche hanno fatto comprendere ai ragazzi che con l’Utilizzo di metodologie alternative i ciechi riescono a condurre una vita normale superando la propria disabilità. I ragazzi bendati, si sono accompagnati a vicenda per i corridoi e le scale dell’Istituto affidandosi per pochi minuti totalmente ad un loro compagno comprendendo a pieno così i valori dell’amicizia e dell’aiuto reciproco. Sempre bendati, hanno fatto un piccolo percorso con il bastone disseminato di ostacoli vari… hanno ascoltato un film con audio descrizione privato delle immagini sollecitando così anche la fantasia. Hanno toccato con mano il Braille e fatto rotolare il pallone sonoro. Si sono impegnati a riconoscere cose, luoghi e persone utilizzando tutti i sensi tranne la vista…. Hanno mangiato… si sono impiastricciati ed hanno riso al buio… dichiarando in fine che essere ciechi non è poi così terribile! “grazie a queste attività siamo ritornati nei banchi di scuola e ci siamo sentiti nuovamente adolescenti” hanno in fine dichiarato Domenico ed Antonella… entusiasti di aver avuto l’opportunità di partecipare al progetto. “il sorriso e la curiosità dei ragazzi sono stati i nostri feedback positivi” afferma il Dr Giuseppe Biasco, direttore dell’I.Ri.Fo.R di Napoli, che con il suo caratteristico entusiasmo ha affrontato questa nuova avventura preoccupandosi ed occupandosi della scrittura di questo progetto, costruendolo sapientemente. La finalità di questi progetti è quella di aiutare i giovani ad accettare la diversità… scoprire la disabilità, che non è un mondo isolato…… un guscio in cui chiudere le persone che ne fanno parte, ma è semplicemente una faccia della grande medaglia della nostra società.