Un’Alleanza della società civile per mettere a frutto l’Anno europeo dei cittadini 2013, di Manuela Esposito

Autore: Manuela Esposito

Tra qualche giorno si terrà la terza riunione dei rappresentanti delle associazioni aderenti alla rete  dell'Alleanza Italiana per l'Anno Europeo dei Cittadini 2013. L'Unione, insieme a un numero considerevole di altre associazioni e organizzazioni che racchiudono il mosaico variato degli interessi e delle problematiche sentite fortemente dalla società civile italiana hanno così risposto all'appello del Consiglio Italiano del Movimento Europeo (CIME), del Forum del Terzo Settore e dell'ALDA, l'Associazione delle Agenzie della Democrazia Locale, a costituire un'alleanza, sul modello di quella europea, di organizzazioni e reti della società civile per far sì che l'Anno Europeo dei Cittadini 2013 diventi uno strumento per  fare progressi importanti verso una più piena, concreta ed efficace partecipazione della società civile alla presa di decisione e all'attuazione delle politiche a livello europeo, ma ancora di più all'interno di ciascun paese a ogni livello di governo, sia esso nazionale, regionale o locale.

Proprio per garantire che l'Anno Europeo dei Cittadini 2013, che celebra il ventesimo anniversario del principio di cittadinanza europea sancito nel Trattato di Maastricht,  venga inteso anche in Italia in questa accezione più ampia rispetto a quella della Commissione europea, circoscritta principalmente all'interno dei concetti di libera circolazione e di semplificazione burocratica, l'Alleanza Italiana per l'Anno Europeo  dei Cittadini 2013 ha stabilito un proprio quadro operativo a cui tutte le associazioni e reti della società civile interessate possono dare il loro contributo.

Per definire e far conoscere all'esterno i propri scopi l'Alleanza italiana ha adottato la Dichiarazione "2013 Noi, cittadini d'Europa…" (presto pubblicata sul sito in costruzione http://www.ey2013-italia.eu/) concepita come documento che approfondisce la dimensione nazionale dei concetti e dei valori enunciati nel Manifesto dell'Alleanza europea  per l'Anno dei Cittadini 2013 (http://www.civic-forum.fr/site/images/stories/pdf/eyca2013_manifesto_it.pdf). In tale documento, sulla base legale dell'articolo 11 del Trattato di Lisbona,  la  cittadinanza europea attiva e democratica è definita come 1)  coinvolgimento attivo dei cittadini alla vita della comunità e al suo governo, 2) uguaglianza in tutti gli aspetti della vita derivante dallo status di cittadino 3) capacità di influenzare i processi deliberativi e decisionali dell'UE attraverso l'elezione dei propri rappresentanti  al Parlamento europeo  4) principio che deve operare necessariamente anche a livello degli stati membri  con il pieno coinvolgimento di tutti i cittadini, compresi i gruppi più svantaggiati.

La Dichiarazione "2013 Noi cittadini d'Europa…" dell'Alleanza italiana per l'Anno Europeo dei Cittadini 2013 dà una forma concreta in termini italiani agli enunciati del Manifesto europeo,  ed è, come lo definisce uno dei fondatori dell'Alleanza italiana il Presidente del CIME Pier Virgilio Dastoli, un cahier e al tempo stesso un cahier de doléances perché,  tracciando il legame tra il contenuto dell'articolo 11 del Trattato di Lisbona e l'articolo 118 della nostra Costituzione che sancisce il principio dell'iniziativa cittadina  sulla base  della sussidiarietà tra istituzioni e cittadini, evidenzia come vi siano ancora ostacoli in Italia alla piena realizzazione di un dialogo e di una sinergia fruttuosi tra lo Stato e la società civile. 

In concreto, l'Alleanza italiana si prefigge di raggiungere  i suoi obiettivi sulla linea direttrice nazionale e su quella europea come segue: 
– Realizzare un promemoria per operare un'azione di sensibilizzazione presso  i partiti politici italiani in vista delle elezioni del prossimo anno perché il futuro Parlamento eletto ponga in essere misure atte a garantire un effettivo  esercizio della democrazia partecipativa da parte dei cittadini, compresa la questione dei diritti di cittadinanza degli individui dei paesi terzi.

–  Sollecitare i poteri pubblici italiani a creare forum tematici o "agorà dei cittadini" con poteri partecipativi in seno agli organi legislativi di ogni livello. Come prima azione l'Alleanza italiana sottoscriverà dei protocolli di intesa con enti locali.

– Aumentare la partecipazione dei cittadini tramite la collaborazione con i difensori  civici, contribuendo a costituire una loro rete nazionale

– Garantire l'applicazione in Italia della Convenzione di Aarhus per il diritto di consultazione sulle questioni ambientali.
http://europa.eu/legislation_summaries/environment/general_provisions/l28056_it.htm ) e del Codice di buona prassi  per la partecipazione civile al processo decisionale (http://www.coe.int/t/ngo/source/code_italian_final.pdf)
– Organizzare direttamente e stimolare  l'organizzazione da parte dei componenti dell'Alleanza italiana di iniziative di diffusione di informazioni sui vantaggi derivanti dalla cittadinanza europea per gli studenti, i lavoratori, i consumatori, gli imprenditori, ecc.  nonché le opportunità da essa offerta di influire nella delineazione di normative e nel processo decisionale (petizioni e consultazioni europee)

– Lavorare di concerto con istanze europee per far sì che  vengano creati degli strumenti per l'applicazione concreta non solo dell'articolo 11 del Trattato di Lisbona, ma anche di quegli articoli del Trattato relativi alla non discriminazione e ai servizi di interesse generale,  in vista anche dell'auspicata evoluzione del ruolo del Parlamento europeo in una prospettiva di unione politica costituzionale sopranazionale "che abbia al suo centro una democrazia … rappresentativa, partecipativa, paritaria e di prossimità". 

 
Nella realizzazione della sua struttura operativa, l'Alleanza italiana ha tenuto conto del dibattito avuto in precedenza sui temi percepiti dalla società civile italiana come indissociabili dal riconoscimento dei diritti di cittadinanza e ha costituito dei gruppi di lavoro che dovranno occuparsi del ruolo dei giovani, della parità di genere,  del volontariato, del lavoro e della formazione, dello sviluppo sostenibile e dell'ambiente, del dialogo con gli enti locali e regionali e della cultura.

L'Alleanza Italiana per l'Anno Europeo dei Cittadini 2013 terrà una conferenza stampa di presentazione il 19 dicembre presso gli Uffici della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

Per le persone con disabilità, aderiscono all'Alleanza italiana la FISH, il FID e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS. In occasione dell'Anno europeo 2013, l'UIC intende  organizzare uno o più eventi che siano al contempo di sensibilizzazione e informazione sui diritti legati alla libera circolazione nell'Ue e il diritto di partecipazione attiva alla gestione dei beni pubblici nella specifica prospettiva delle persone con minorazione visiva. 

Manuela Esposito