Riprende il lavoro del Club Italiano del Braille, di Antonio Quatraro

Autore: Antonio Quatraro

Il 7 maggio si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione del Club Italiano del Braille.
www.clubitalianobraille.it

La riunione ha avuto luogo a Milano, nella sala del Consiglio Regionale Lombardo, probabilmente non troppo lontano da quelle sale, da quelle camerate dove intorno al 1860 alcuni ciechi “carbonari” si ritrovavano per leggere le missive dei loro compagni Francesi, che hanno obbligato i loro censori ad imparare il Braille.
Proprio così: il nostro Braille, come quasi tutte le rivoluzioni, fin dagli inizi, si è dovuto conquistare il terreno palmo a palmo, prima di tutto fra i ciechi, ora fra lo stupore, ora fra la diffidenza, ora nonostante l’ostilità o l’indifferenza dei loro educatori vedenti, che, allora come oggi, vivono questo metodo come una catena anziché come una liberazione.
I consiglieri del CIB, considerati i risultati conseguiti negli anni passati, e acquisita la disponibilità dei candidati, ha riconfermato per unanime acclamazione gli organi dirigenti: Nicola Stilla presidente, Pietro Piscitelli Vicepresidente, Pino Nobile tesoriere.
Siamo passati subito ad esaminare e a condividere le linee programmatiche per il nuovo anno e le principali iniziative da mettere in cantiere.
Il primo traguardo, ormai tradizionale, sarà la giornata nazionale del Braille, 21 febbraio, che nel 2015 avrà luogo a Trieste, e in Toscana nel 2016.
Vorremmo che questa giornata diventi sempre più una occasione per fare buona comunicazione e sensibilizzazione intorno al Braille, come via di accesso alla cultura scritta e come testimonianza vivente che, anche in situazioni oggettivamente sfavorevoli, l’ingegno, la creatività e la perseveranza, riescono a trovare un a via d’uscita onorevole ed efficace.
Per questo vorremmo che si diffondesse la prassi di coinvolgere prima di tutto le scuole, proponendo concorsi, gare, mostre, che facciano riflettere e sollecitino la fantasia di bambini e adolescenti sulla importanza della lettura e sulla possibilità di trovare bone soluzioni anche in situazioni critiche.
La discussione in presenza poi ci ha consentito di condividere alcune idee:
raccogliere sul nostro sito testi e immagini che illustrino le iniziative volte alla promozione del Braille, nelle scuole, nei musei, nei luoghi d’arte o di cultura, fra le Istituzioni, organizzate dalle nostre sezioni, da scuole, da enti diversi.
Invitare tutte le strutture periferiche della UICI a richiedere al sindaco del capoluogo di Provincia che venga intitolata una via a Louis Braille, individuando il 21 febbraio come data per darne notizia alla stampa, insieme al sindaco.
In conclusione, il Braille è vivo e vegeto, e lo sarà sempre di più se chi lo usa e lo ama dedicherà un po’ del suo tempo per farlo conoscere e farlo apprezzare. Io stesso che sto scrivendo, uso il mio palmarino Braille sulle ginocchia, mentre sono in sala di aspetto a Milano, in attesa del treno che mi riporterà a Firenze.
Sosteneteci iscrivendovi!
Costa poco e vale molto!
Pensate:
– Strutture Regionali euro 250,00
– Strutture Provinciali Euro 100,00;
– Persone fisiche Euro 25,00.
Antonio Quatraro