Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” in Toscana, di Anna Maria Sacchetti

Autore: Anna Maria Sacchetti

Chi ha detto che persone non vedenti o ipovedenti non possano dedicarsi alle arti visive?
Nel periodo aprile-giugno 2013 ben più di 150 disabili visivi con i loro accompagnatori sono stati
accolti nelle sale dei principali musei fiorentini per vivere una meravigliosa esperienza, con l’opportunità
di toccare l’arte e di conoscere la storia del nostro pianeta, grazie al progetto “Turismo
culturale per disabili visivi”.
Le persone arrivate in Toscana (per alcuni di loro era la prima volta), grazie alla passione e alla
dedizione delle guide, sono stati aiutati a capire il senso delle opere architettoniche di cui è ricca
Firenze ma sopratutto ad avere un contatto ravvicinato con l’arte rendendola fruibile a tutti.
Vedere una scultura o il bassorilievo di un dipinto con il tatto ha permesso di comprendere e di
godere delle forme dell’arte anche ai disabili visivi. Non è semplice leggere i segni di un opera d’arte
attraverso il tatto, la percezione di un’opera d’arte per i disabili visivi richiede un maggior tempo
nell’esplorazione tattile. La formazione dell’immagine tattile è un’operazione che implica un forte
impegno di funzioni intellettive, quali l’astrazione e la memoria, l’immagine è costruita nell’esplorazione
tattile pezzo per pezzo. Nei disabili visivi spesso la cultura artistica manca di un’educazione
diretta nel campo delle arti figurative e plastiche e comprendere il senso di un’opera d’arte è un’abilità
che si sviluppa sopratutto attraverso l’educazione e l’esercizio.
L’esperienza svolta nei musei fiorentini ha entusiasmato e coinvolto tutti i partecipanti che hanno
mostrato grande interesse e un’attiva partecipazione, un’esperienza di crescita e confronto non
solo per i visitatori ma anche per le guide che, raramente si trovano a contatto con questo tipo di
pubblico.
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha fatto sì che la vocazione educativa dell’Istituto
museale sia stata perseguita nel migliore dei modi.
I musei toscani che hanno accolto persone ipovedenti e non vedenti sono stati:
?La Galleria degli Uffizi dove è attivo un percorso “Uffizi da toccare” che coinvolge alcune
delle opere di statuaria classica a cui si aggiunge un altro elemento da “toccare”, la traduzione
in 3D dell’opera pittorica de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata
alla Galleria si è rivelata un momento importante non solo per scoprire tattilmente la statuaria
antica ma anche per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita
di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni
dei capolavori presenti come la Nascita di Venere e La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione
di Leonardo da Vinci e il Tondo Doni di Michelangelo. Grande interesse hanno suscitato
i marmi del percorso tattile della Galleria, anche se con guanti monouso in latex (gli
stessi che utilizzano i restauratori di opere d’arte), la superficie liscia dei marmi rilascia del-
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le piacevoli sensazioni ed i visitatori hanno potuto apprezzare tutte le caratteristiche salienti
della superficie lapidea scolpita, scoprendone i “pieni” e i “vuoti” e comprenderne le forme.
?La visita guidata alla sezione di Paleontologia delMuseo di Storia Naturale, dove è attivo
un percorso tattile alla scoperta della nostra storia, non è stata solo uno dei mezzi più
idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni della Terra, ma ha
rappresentato anche un piacevole momento formativo per i visitatori che hanno scoperto i
mammiferi fossili italiani che in passato popolavano la nostra penisola. Dopo la visita dei
primi gruppi, la sezione di Paleontologia, sensibile alle problematiche dei disabili visivi, ha
sostituito i vecchi cartellini informativi solo in Braille, con dei nuovi cartellini con la doppia
scritta in nero e in Braille adatti anche a fruitori ipovedenti.
?Alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti la visita guidata si svolge nelle sale della
Sezione Didattica adiacenti al museo ed è divisa in due momenti: Storia di Palazzo Pitti e
Storia del costume. Grande entusiasmo si è riscontrato sopratutto nell’esplorazione tattile di
un modellino in scala di Palazzo Pitti. I visitatori hanno potuto scoprirne le dimensioni, le
vicende storiche ed architettoniche del Palazzo che altrimenti con il solo racconto poteva
non essere completamente percepito. Nella seconda parte della visita, attraverso una serie
di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e del ‘800 e ad un campionario di stoffe, hanno
compreso le caratteristiche dei tessuti e le varie forme dei costumi.
?Il Museo Marino Marini collocato nel centro storico di Firenze, all’interno della ex-chiesa
di San Pancrazio, ha sempre dedicato un’attenzione particolare a speciali tipologie di
pubblico. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in
modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture in bronzo di varie
dimensioni) dell’artista Marino Marini. Purtroppo il Museo d’arte contemporanea non ha
riscosso un grande successo da parte dell’unico gruppo in visita. Le opere in bronzo
proposte presentano una superficie ruvida a volte non piacevole al tatto e le forme
spezzate e deformate delle “Pomone” e dei “Cavalli e cavalieri” non hanno riscontrato un
adeguato apprezzamento.
?Il Museo dell’Arte della Lana, ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino
(AR), rappresenta la memoria storica dell’attività del lanificio, è un luogo vivo e dinamico.
Un’esperienza plurisensoriale per il pubblico che può toccare, annusare, ascoltare,
imparare e provare la manualità di alcuni gesti propri dell’arte del lavorare la lana. I
visitatori hanno riconosciuto ogni tipo di fibra tessile e con semplici prove manuali, su
campioni di lana, hanno sperimentato come funziona la cardatura e la filatura. Infine,
attraverso piccoli telai “da tavolo”, hanno sperimentato in prima persona e conosciuto (forse
per la prima volta) il telaio, intrecciando trama e ordito realizzando un tessuto in un clima di
grande eccitazione e soddisfazione.
Anna Maria Sacchetti
Coordinatrice del progetto per la Toscana