I primi passi del Comitato dal 21 settembre, di Giovanni Cacelliere

Autore: Giovanni Cancelliere

Carissimi Colleghi, con l’approssimarsi delle feste natalizie e di fine anno, ritengo doveroso augurare a tutti di trascorrere in serenità il Natale e l’anno nuovo. L’occasione è ghiotta per informare tutti voi sul lavoro che questo Comitato sta svolgendo dal giorno del suo insediamento.
Comprendo le difficoltà, ora che tocca al sottoscritto, che hanno accompagnato i miei predecessori nel raggiungimento degli obbiettivi dichiarati nella mission.
le difficoltà non sono da considerarsi uno scudo da alzare per giustificare gli obbiettivi non raggiunti, bensì un punto di partenza da superare per il loro raggiungimento.
Nella prima seduta del 21 settembre – giorno dell’insediamento – ho dichiarato che il lavoro iniziale che caratterizzerà questo Comitato, sarà di obbiettivi a breve, medio e lungo termine. Il Comitato si è insediato dopo 10 mesi dal Congresso, ciò non potrà essere usato come deterrente giustificativo, ma come stimolo a lavorare più velocemente.
Come molti di voi sapranno stiamo portando a termine, non con poche difficoltà, l’aggiornamento dell’anagrafe degli iscritti Massofisioterapisti e Fisioterapisti della nostra Associazione. La prima indagine venne proposta dal comitato precedente nel 2012. Fare l’aggiornamento è un Lavoro inutile, vista la vicinanza della precedente? Posso assicurarvi che così non è.
In questo aggiornamento, ci sono voci più dettagliate nella scheda individuale; è stata predisposta una nuova scheda individuale che prende in considerazione i non occupati. Questo dato, ci farà comprendere come le dinamiche del lavoro stanno trasformandosi e come poter oggettivare l’intervento della Direzione Nazionale.
Siamo di fronte ad un periodo storico pericoloso, dove le leggi di tutela sono viste come un peso della società, una zavorra alla capacità individuale: niente può essere più autolesionista. Ogni giorno, ognuno di noi si confronta sul luogo di lavoro, con la dura realtà della “diversità”. Ci si deve ricordare che, proprio grazie alle leggi di tutela i disabili visivi sono stati assunti, in assenza delle stesse sarebbe molto più difficile aver un lavoro e quindi l’indipendenza economica.
Il 21 settembre ho dichiarato che mi sarei occupato della situazione dei post 99 – l’anello debole della nostra categoria – anche se, molto deriva dall’incapacità di una classe politica nel colmare una “Vacazio legis” che comporta la comparsa della disoccupazione o la precarietà.
A tal proposito stiamo iniziando un percorso di riordino logico delle leggi che ci riguardano da vicino, che possano farci comprendere lo stato effettivo della situazione, nella complessità della sovrapposizione tra leggi. Tale riordino ci permetterà di stilare un documento di possibili migliorie da presentare alla Direzione Nazionale.
Per contro non possiamo far finta che la professionalità talvolta da noi offerta non si avvicina agli standard qualitativi richiesti dalla sanità contemporanea. Vi sono aziende che, adducendo motivazioni di vario tipo, fanno sì che i colleghi con disabilità visiva eludano la certificazione ECM, creando un danno alla categoria, percepita spesso come assistenzialista.
Formazione vuol dire costi, ma anche stare al passo con gli standard della sanità di oggi: imprescindibile deve essere l’orientamento all’Evidence Based Phisiotheraphy: non possiamo continuare a ringhiare contro coloro che non ci ritengono dei professionisti sanitari se noi non stiamo alle regole dell’aggiornamento continuo in medicina.
Stiamo studiando la possibilità di un corso formativo di valutazione e diagnosi differenziata di terapia manuale a cui legare un’assemblea di categoria.
Mi auguro che tutte le informazioni/richieste che in questi tre mesi ho girato ai Coordinatori Regionali, siano state inviate ai collaboratori provinciali e diffuse agli iscritti. Se ciò non è avvenuto, esorto ogni massofisioterapista, fisioterapista di questa associazione a chiedere incontri ai propri dirigenti di sezione e a chiedere informazioni sul lavoro che ogni Comitato MFT/FT Provinciale sta svolgendo e svolge e così per l’organizzazione sovrastante.
La comunicazione e l’informazione sviluppa interessi e stimoli, senza i quali saremmo relegati alla nicchia in cui tanti vorrebbero relegarci: IO NON CI STO.
Rinnovo gli auguri di buone feste a tutti voi e alle persone a voi più care.
Giovanni CANCELLIERE