Ciao Francesco (di Vincenzo Massa)

Autore: Vincenzo Massa

Il viaggio di oggi avrà un colore mesto e cuori gonfi di lacrime perché da poche ore ci ha lasciato il nostro amico dirigente Francesco Fratta. Vogliamo qui tratteggiare alcuni momenti della sua esperienza di vita, affinché l’Unione tutta possa ricordarlo come merita.
Francesco Fratta è nato a Casalvecchio (Fg) il 09-06-1953, e risiedeva a Pinerolo (To). Laureato in Filosofia, conseguita nel 1982 con lode e dignità di stampa, ha svolto la professione di docente sino al pensionamento. Iscritto presso la Sezione di Torino dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti dall’anno 1963, è stato per cinque mandati non consecutivi componente del Consiglio Provinciale della Sezione di Torino dell’Unione, con l’incarico, nell’ultimo mandato, di responsabile per la cultura, turismo e tempo libero e, dal 9 gennaio 2014 di consigliere provinciale Irifor, dopo aver ricoperto in mandati precedenti l’incarico di Vice Presidente provinciale, di consigliere delegato e responsabile per la cultura e l’istruzione e di consigliere regionale, nonché, negli anni 1999-2000 quello di coordinatore dell’attività degli insegnanti di sostegno domiciliare facenti capo all’Irifor di Torino. Dal 1992 l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti lo ha accreditato tra i propri esperti tiflologi. Dal 2003 a tutto il 2008 ha svolto la mansione di direttore responsabile del notiziario associativo della sezione Uic di Torino Uic 011.
Dopo il XXII Congresso è stato nominato membro della Commissione nazionale per il turismo sociale e la fruizione dei beni culturali. Dall’aprile 2014 è consigliere nazionale dell’Uici, e dall’aprile del 2015 componente della Direzione Nazionale.
Nel 1985 ha collaborato con il Museo egizio di Torino al progetto del primo percorso museale tattile per non vedenti realizzato in Italia e all’edizione di una guida per la visita del museo medesimo, dotata di illustrazioni in rilievo.
Dal 1988 al 2012 è stato responsabile della rappresentanza dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Pinerolo dove nel 1993 è stato socio fondatore e fino al 1999 presidente dell’associazione pinerolese Omero, creata per la promozione e la diffusione della cultura tra i non vedenti. Omero, associazione fiancheggiatrice dell’Uici, oltre a occuparsi della trascrizione di libri di testo per gli studenti ciechi del pinerolese, ha promosso e sostenuto l’inserimento di alcuni di essi nei corsi della scuola civica musicale «A. Corelli» di Pinerolo, ha fornito consulenza ai locali insegnanti di sostegno, ha organizzato eventi culturali – in particolare concerti – aventi per protagonisti non vedenti.
Tra il 1984 e il 1989 ha svolto attività di docente di segnografia braille (alfabetica, matematica e musicale) in corsi di formazione di insegnanti di sostegno svoltisi presso l’ex Istituto per ciechi e presso l’ex Istituto per sordi «Prinotti», entrambi di Torino.
Nel 2005 ha contribuito ad organizzare e tenere un corso di formazione promosso dalla sezione torinese dell’Uici, rivolto agli operatori museali di Torino e provincia sulle tematiche della disabilità visiva, al fine di ideare progetti concreti per rendere fruibili i contenuti artistici anche ai ciechi e agli ipovedenti.
Ha inoltre collaborato attivamente all’ideazione e alla realizzazione di alcuni percorsi tattili in Torino e provincia, dei quali si ricordano, oltre al già menzionato percorso riguardante lo statuario del Museo Egizio (1985), tra i più recenti, quello del parco del Castello di Macello (1997), accompagnato da un volume illustrativo dotato di disegni in rilievo; quello dell’Orto Botanico dell’Università di Torino (1998), della Gam di Torino (2005), di Casa Cavassa di Saluzzo (2010), del Santuario della Consolata (2011), dell’Ecomuseo La Crumière di Villarpellice (Torino) (2012); del Museo Diocesano di Torino (2013), della Gam di Torino (2014).
Ha fornito consulenze specie di carattere didattico intervenendo anche in seminari e percorsi di formazione presso enti vari – Politecnico di Torino (Facoltà di architettura), Università di Torino (facoltà di Lettere), Università di Venezia Ca’ Foscari (Facoltà di lettere), Sagat, ecc. – e istituzioni museali come il Castello di Rivoli, il Parco Arte Vivente, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con e presso le quali negli ultimi anni ha partecipato a diversi workshop e incontri di riflessione e di approfondimento.
Ha contribuito all’ideazione e ha curato alcune mostre di carattere didattico-artistico, tra le quali «Alberi e arbusti del bacino del Po», con schede in braille e disegni in rilievo, a Villa Franca Piemonte nel 1996, e «Vedertoccando», una mostra di sculture in terracotta di E. Pozzo La Ferla, proposte al pubblico per un’esplorazione sia tattile che visiva, a scopo comparativo, che ha già toccato diversi centri della provincia: Pinerolo (2007), Torino (2007), Moncalieri (2008), Settimo Torinese (2009).
Ha condotto recentemente alcune visite guidate in importanti siti museali come Palazzo Madama di Torino (maggio 2014), Castello di Rivoli, museo d’arte contemporanea (marzo, aprile e giugno 2015 – collezione permanente), Mastio della Cittadella (settembre 2015, «Elisir di lunga vita» – Il biennale Italia-Cina, mostra temporanea).
Ha partecipato alla realizzazione di un percorso multisensoriale a Palazzo Madama, dotato di supporti ad alta tecnologia che consentono la fruizione di alcune opere pittoriche del Gotico e del Rinascimento a ciechi, ipovedenti, sordi e dislessici (febbraio 2015).
Quale formatore è intervenuto più volte nei corsi riguardanti in vario modo i temi del rapporto con la disabilità, organizzati da vari enti e destinati al proprio personale, come quelli promossi dalla Cooperativa delle guide museali di Torino (2006) e da varie istituzioni museali quali Museo della Sindone (2006), Museo della Resistenza (2009), Casa Cavassa di Saluzzo (2010), Basilica della Consolata (2011), Museo Diocesano di Torino (2013), Galleria d’Arte Moderna di Torino (2014); ha altresì preso parte – sempre come formatore – agli incontri con disabili visivi e con operatori museali nell’ambito del corso «vedere con le mani per conoscere l’arte», organizzato dall’Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) di Torino nel 2012; e nel 2013 al corso organizzato dall’Uici regionale del Piemonte sull’accessibilità ai beni culturali rivolto alla Gia – Associazione Guide Interpreti Accompagnatori Turistici Piemonte; o come quelli organizzati dalla Sagat per il personale dell’aeroporto di Caselle in tema di accoglienza ed assistenza dei viaggiatori disabili, tenutisi tra l’estate del 2008 e l’autunno del 2009, e dell’aeroporto di Aosta (marzo 2010); o come quelli promossi dalla Regione Piemonte riguardanti l’accesso e la fruizione dei parchi pubblici, tenutisi a Torino, Cuneo e Novara nell’autunno del 2009. Ultimamente è intervenuto a due corsi di formazione per guide turistiche, organizzati dall’Associazione Itineraria di Torino, nel novembre 2014 e nel febbraio 2015 ad Asti.
Dal 2009 è membro del consiglio dell’Isitt (Istituto Italiano Turismo per Tutti), operante in Piemonte per promuovere la piena fruibilità delle strutture di accoglienza e delle località turistiche ai disabili. In quanto tale, oltre che come esponente dell’Uici torinese, ha partecipato, insieme alla Cpd (Consulta per le persone in difficoltà) di Torino, alla realizzazione di un video a carattere didattico sul corretto approccio alle persone con varie disabilità, destinato agli operatori delle strutture di accoglienza, quali alberghi e ristoranti (2011); e ad uno a carattere documentario denominato ToTo.
Questo era in grande sintesi quello che Francesco amava dire di se stesso. Il nostro Francesco che non risparmiava energie nazionali per le deleghe di responsabile del Libro Parlato e quale coordinatore della rivista il Progresso. Ci fermiamo qui perché questa è solo una piccola parte della passione e dell’impegno di una vita che Francesco Fratta ha dedicato al nostro sodalizio per favorire l’accesso all’arte alla cultura, in tutte le loro forme, anche ai minorati della vista.
Ciao Francesco, ci mancherai!
Vincenzo Massa