Centro di Documentazione Giuridica – La riforma della Pubblica Amministrazione riceve l’ok definitivo. Ecco i punti principali, di Paolo Colombo

Autore: Paolo Colombo

Il Senato ha approvato martedì 4 agosto u.s. il DDL in materia di riforma della P.A,. Tra le misure approvate, cui segue un breve excursus, se ne evidenziano due di rilievo per la tutela e l’inserimento lavorativo dei disabili.
Consulta per i lavoratori disabili
Le pubbliche amministrazioni con più di 200 dipendenti dovranno nominare un responsabile dei processi di inserimento per le persone in stato di disabilità al fine di garantire una maggiore integrazione nell’ambiente di lavoro e la garanzia del diritto all’accomodamento.
L’emendamento approvato stato sostenuto fortemente dalla deputata Pd, Chiara Gribaudo.
La Consulta per i lavoratori disabili sarà un utile strumento per l’inclusione lavorativa dei disabili grazie ai piani di azione mirati, che coinvolgeranno attivamente le amministrazioni pubbliche, i sindacati e le associazioni di categoria.
L’introduzione della Consulta riveste notevole importanza e si pone quale strumento compensativo ai decreti attuativi del Jobs Act che modificano la legge sul collocamento obbligatorio.
Obbligo annuale di trasmissione per le P.A. delle “scoperture” dei posti riservati ai lavoratori disabili
Le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo annuale di trasmettere al Governo e al centro per l’impiego territorialmente competente, le “scoperture” dei posti riservati ai lavoratori disabili per legge. Tale dichiarazione, inoltre, dovrà essere integrata da un preciso impegno relativo ai tempi e alle modalità di copertura della quota di riserva per i disabili prevista dalla normativa vigente, nel rispetto dei vincoli normativi assunzionali.
Si spera che tale misura sia utile a frenare il mancato rispetto della normativa a tutela delle assunzioni dei disabili nelle amministrazioni pubbliche. Spesso le P.A. non hanno chiara indicazione dei posti disponibili. In caso di mancato invio della dichiarazione o di mancato avviamento dei lavoratori segnalati da parte del centro per l’impiego territorialmente competente si prevedono ora “adeguate sanzioni” a carico dei responsabili nelle amministrazioni pubbliche.
LICENZIAMENTI Quando scatta un’azione disciplinare non si potrà più concludere tutto con un nulla di fatto, la pratica dovrà essere portata a termine senza escludere il licenziamento. Quanto alla diatriba sull’articolo 18, la reintegra resterebbe.
NUMERO UNICO PER EMERGENZE Basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza. L’idea è quella di realizzare centrali in ambito regionale che, raccogliendo la richiesta, siano in grado di smistarla al servizio interessato.
LIBRETTO CIRCOLAZIONE AUTO. Si apre al trasferimento del Pubblico registro automobilistico (Pra), retto dall’Aci, al ministero dei Trasporti, a cui fa capo la Motorizzazione. Un’unica banca dati per la circolazione e la proprietà, con un solo libretto.
CONCORSI P.A. Nelle prove non mancherà mai un test sull’inglese.
VOTO MINIMO LAUREA Non ci sarà più una soglia sotto la quale si è fuori dalle selezioni pubbliche. L’obiettivo è dare più importanza alla valutazione in sede di concorso..
PAGAMENTI bollette I pagamenti verso la P.A, come bollette e multe, potranno avvenire anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente sotto 50euro). Il versamento potrà quindi essere eseguito con un semplice sms.
SCOMPARE FORESTALE – RIORDINO FORZE.
Il ddl pone le basi per l’assorbimento della Forestale in un’altra forza (con tutta probabilità i Carabinieri), così da portare i corpi da 5 a 4. Si prevede inoltre un riordino di tutte le forze. STRETTA SU DIRIGENZA.
Anche i capi diventano licenziabili se valutati negativamente. Ma pur di non essere mandati a casa potranno optare per il dimensionamento. Gli incarichi non saranno più a vita (4+2 anni) e scatta la revoca in caso di condanna della Corte dei Conti. A proposito è stato aggiunto un intero articolo dedicato al processo contabile.
TUTTI I DIRIGENTI IN UN UNICO BACINO
E’ previsto un solo ruolo (seppure diviso su tre livelli: statale, regionale, locale) senza più distinzione tra prima e seconda fascia. Si va verso una quota unica (intorno al 10%) per l’accesso di esterni. La figura del segretario comunale è superata.
SU ASSENZE MALATTIA POTERI ALL’INPS
Niente più finti malati. Per centrare l’obiettivo le funzioni di controllo e le relative risorse passano dalle Asl all’Inps. Vengono poi posti dei paletti per il precariato. C’è anche un passaggio per favorire la staffetta generazionale, ma a costo zero.
MAGLIE PIU’ LARGHE PER PENSIONATI P.A.
Il tetto di un anno vale solo per i ruoli direttivi. Le altre cariche sono comunque consentite, ma resta il vincolo della gratuità.
SCURE SU PARTECIPATE
Verranno ridotte e si prevede un numero massimo di ‘rossi’ dopo cui c’è la liquidazione, possibile anche il al commissariamento. Si prevede il dimezzamento delle camere di commercio.
SFORBICIATA SU PREFETTURE
Si va verso un taglio netto che potrebbe portare anche a un dimezzamento, quel che ne rimarrà andrà a finire nell’Ufficio territoriale dello Stato, punto di contatto unico tra P.A. periferica e cittadini. Si farà piazza pulita degli uffici doppioni tra ministeri e Authority. Si tratta di interventi di Spending Review che si ritrovano anche nella riduzione alla spesa per intercettazioni.
PRATICHE DIMEZZATE PER GRANDI OPERE
Un ‘taglia burocrazia’, al fine di semplificare ed accelerare, fino al dimezzamento dei tempi, le operazioni in caso di rilevanti insediamenti produttivi, opere di interesse generale. Scatta la possibilità di attribuire poteri sostituitivi al premier.
SILENZIO ASSENSO TRA AMMINISTRAZIONI
In caso di contese tra amministrazioni centrali su nulla osta e altri concerti sarà il premier a decidere, dopo un passaggio in Cdm. E’ fissato anche un tetto per ottenere il sì: massimo 30 giorni, che diventano 90 in materia di ambiente, cultura e sanità. Sulla stessa linea le misure per sbloccare la conferenza dei servizi.
GHIGLIOTTINA SUI DECRETI
Una forbice che mira a sbrogliare la matassa di rinvii a provvedimenti attuativi. Tutto passa per una delega al Governo, chiamato a fare una cernita sugli ultimi tre anni (esclusi i dlgs).
POTERI A PALAZZO CHIGI
Verranno precisate le funzioni di palazzo Chigi per il mantenimento dell’unità di indirizzo. Un rafforzamento della collegialità che si ritrova anche nelle nomine di competenza, in modo che le scelte passino per il Cdm. La delega riguarda pure la definizione delle competenze in materia di vigilanza sulle agenzie fiscali (come le Entrate).
UNO STATUTO E UN NUOVO CAPO PER P.A. DIGITALE.
Arriva la ‘carta della cittadinanza digitale’, con il Governo delegato a definire il livello minimo di qualità dei servizi online. A guidare la svolta digitale ci penserà un dirigente ad hoc.

FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO
Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A. Si spalancano gli archivi pubblici, ma restano dei limiti.

Paolo Colombo