Aversa-Caserta: Il percorso dei sensi – La vista, Redazionale

Autore: Redazionale

La sezione provinciale dell'Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi e la rappresentanza zonale di Aversa dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con la collaborazione del gruppo parrocchiale dell'Annunziata di San Cipriano di Aversa, coordinati dal Dr. Vincenzo Diana e dalla D.ssa Elisabetta Reccia, hanno dato vita all'evento "percorso dei sensi, la vista".
Si è trattato di un momento formativo per il gruppo parrocchiale: i partecipanti hanno potuto vivere, condividere e riflettere sul senso della vista, non solo  sotto il profilo meramente teologico, ma soprattutto in una realtà concretamente oscurata, ritrovandosi, attoniti e smarriti,  in un'atmosfera completamente offuscata.
L'U.N.I.Vo.C. e la rappresentanza zonale aversana dell'U.I.C.I., con questa innovativa e consolidata azione di formazione e sensibilizzazione hanno collaborato affinché la serata potesse raggiungere l'obiettivo condiviso tra le parti, ovvero la valorizzazione e la crescita di una    cittadinanza attiva e solidale.
 
I volontari non vedenti, quali il presidente Vincenzo del Piano dell'U.N.I.Vo.C., il dr. Marco Olivetti – rappresentante di zona su Aversa dell'U.I.C.I., il consigliere U.I.C.I. con delega ai giovani sig. Vincenzo Grillo e il Dr. Di Maio Angelo coordinatore U.I.C.I. dei massofisioterapisti, con il supporto dei volontari normodotati, dopo l'offuscamento del salone hanno potuto effettuare le loro performance, intervenendo all'occorrenza in veste di accompagnatori,  presentatori, di attori nonché volontari di assistenza a chi stava vivendo, anche se solo per qualche ora, una disabilità visiva simulata.
 
I partecipanti, circa 25, sono stati accolti dagli speciali operatori, che, per intuibili motivi, nel buio sanno orientarsi e muovere con estrema disinvoltura, si sono premurosamente presi cura di loro, rassicurandoli e facendoli accomodare su delle sedie opportunamente già predisposte in modo da formare una platea ben organizzata e gestibile per l'evento.
Con la complicità di un melodico sottofondo musicale, i partecipanti, nonostante i loro comprensibili timori e il disagio del buio, affidandosi coraggiosamente agli accompagnatori non vedenti, si lasciavano guidare ciascuno al proprio posto, dando così inizio alla serata!
Sono stati ascoltati 2 brani audio in mp3, dove il primo trattava del vangelo di marco e più precisamente il cieco di Gerigo"; a seguito, è stata la volta della preghiera di Papa Benedetto XVI "la porta della fede".
Dopo l'attento ascolto da parte di tutti delle tematiche religiose, tre dei partecipanti hanno voluto esternare e condividere la loro esperienza settimanale di meditazione sulla cecità, con riferimento al personaggio cieco miracolato da Gesù, hanno manifestato le loro riflessioni circa l'evoluzione sociale della figura del cieco fino ai giorni nostri.
 
Trascorsa una breve pausa meditativa, il percorso formativo ha finalmente dato luogo all'interazione multisensoriale.
Partendo dall'analisi dei sensi, sono state proposte le seguenti esperienze:
 
1. tatto, i partecipanti hanno toccato
Alcuni oggetti, indossando un guanto solo ad una
mano. Continuando hanno toccato un altro  oggetto senza l'uso del guanto.
lo scopo di tale espediente era diretto a dimostrare le differenze percettive, ovvero come certi dettagli sensoriali possono essere rilevati in funzione di modalità diverse.
 
 
2. l'udito, come col tatto, dopo una panoramica scientifica, ma soprattutto riabilitativa sotto l'aspetto più socializzante, si è proposto di giocare con i suoni e i rumori.
Il conduttore, battendo alcuni oggetti di materiali diversi (legno, ferro, cartone, plastica…) uno contro l'altro. invitava i presenti ad
individuare le varie combinazioni dei materiali utilizzati (ad esempio legno contro ferro, ferro contro plastica, cartone
contro vetro e così via).
Entrambi le attività suscitavano grande entusiasmo in una euforia di interesse e stupore  collettivo.
 
3. il gusto, quante volte si mangia e non si gusta? quante volte si è soddisfatti di ciò che ci si trova nel piatto solo a guardarlo? Bene con delle semplici caramelle a gusti misti sono state messe alla prova le capacità dei partecipanti, i quali hanno potuto decisamente apprezzare con "gusto" il momento.
 
4. l'olfatto, forse solo quando ci concediamo un momento direlax, che sia in montagna o al mare, riusciamo a dare veramente importanza all'ambiente e alle sue bellezze naturali che ci circondano, le quali, con grazia o con forza, ci avvertono della loro presenza: il profumo estasiante delle rose, quello dolce del miele, dell'erba bagnata, la salsedine del mare, etc…,  
Diversamente, la disattenzione e l'indifferenza che viviamo in città, tanto da non notare il soffocante smog, il caotico rumore del traffico urbano, il tanfo insopportabile dei cassonetti dei rifiuti etc..
 
Eppure, con una serie di vasetti contenenti spezie e aromi comuni, quasi estranee all'approccio proposto, si è riusciti a far si che, i partecipanti si rendessero conto delle sensazioni olfattive smarrite nel caos del disordine temporale di una società frenetica, che si basa principalmente sulle immagini, verità di verità nascoste.
 
Trascorsa quasi un'ora, malgrado il persistere dell'oscurità assoluta, nessuno dei partecipanti manifesta disinteresse o stanchezza e, dunque, si procede all'avvio delle esercitazioni relative alle tecniche di orientamento e mobilità.
Fornite le più elementari spiegazioni in merito, ci si accinge a vivere l'esperienza più forte ed emozionante.
Nonostante il buio, i partecipanti vengono esortati ad alzarsi dalle loro rassicuranti postazioni e tentare di avventurarsi da soli nell'ampio salone. Si propone loro, avvalendosi del richiamo reciproco delle loro voci, di scambiarsi di posto, operazione possibile in considerazione del fatto che ogni sedia era stata abbinata ad un numero in sequenza progressiva.
Per garantire sicurezza alla loro incolumità, tutti gli operatori non vedenti vigilavano sui movimenti azzardati degli astanti.
la serata è quasi giunta al termine, una serata che il presidente Vincenzo del Piano ritiene speciale, il tutto proposto in maniera eccellente, con sobrietà, simpatia, coinvolgimento, attenzione e serietà. Il messaggio è quello della promozione e del potenziamento del volontariato a favore della categoria, facendo sì che si conosca a pieno la realtà del mondo della cecità e dell'ipovisione, che è ancora oggi caratterizzata da grandi problematiche legate ad un sistema sociale avvolte cieco più dei ciechi.
 
Dopo tutto ciò, prima di accendere le luci, ci si lascia con un reciproco ringraziamento, con l'impegno di ritrovarsi insieme in azioni utili alla crescita della collettività, senza false ipocrisie ne smancerie di circostanza.
bene applausi per tutti, per gli educatori del gruppo parrocchiale, per gli operatori delle associazioni, ma soprattutto per i partecipanti.
ovviamente dopo tanto lavoro, non si poteva che concludere con un grande momento di condivisione e convivialità, tutti a tavola da nuova cucina organizzata NCO., in una suggestiva atmosfera allegra e brillante.
 
N.B.
è possibile ascoltare la rubrica radio sviluppata da gruppo parrocchiale cliccando al seguente indirizzo
http://api.spreaker.com/download/episode/2084080.mp3
all'interno della rubrica è presente l'intervista rilasciata dal presidente del Piano ed il Dr. Olivetti.X6