Come reso noto con comunicato n. 64 dell’8 aprile, questa Presidenza Nazionale chiederà al Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale la riattivazione alla data indicata dal Dipartimento (16 aprile 2020) di tutti i progetti dell’Unione.
Per potere dare seguito a tale intendimento si interessano le Sedi titolari dei progetti avviati alle seguenti date:
– il 22 maggio 2019 (Lecce),
– il 24 giugno 2019 (Messina),
– l’8 agosto 2019 (Cosenza),
– 14 novembre 2019 (progetti art. 40 legge 289/2002)
a volere fare conoscere, con ogni urgenza, a questa Sede Nazionale il numero degli operatori volontari che hanno dato il consenso rispetto alla ripresa delle attività e alle eventuali novità introdotte.
L’acquisizione formale di tale consenso, anche a mezzo email, può avvenire anche immediatamente dopo.
Con la stessa urgenza, le Sezioni che non sono nelle condizioni (mancato consenso dei volontari, mancanza o insufficienza delle misure di sicurezza, altro) di avere riattivato il progetto devono darne apposita comunicazione chiedendone conseguentemente l’interruzione temporanea.
In particolare poi per i progetti ex art. 40 si richiama quanto già espresso con il comunicato citato in premessa circa le attività che il volontario deve svolgere.
In caso di rinunce del socio ad usufruire dell’accompagnamento, in considerazione che i progetti di servizio civile “in questi giorni più che mai rappresentano strumenti preziosi per garantire quotidiano supporto e assistenza alle comunità”, le Sezioni, sussistendone le condizioni, dovranno chiedere la rimodulazione della scheda progettuale prevedendo di fare svolgere al volontario, che in conseguenza della rinuncia del socio dovrebbe cessare dal servizio, attività di assistenza, accompagnamento e sostegno a favore di altri soci che le richiedono.
Per quanto riguarda, infine, i progetti (n. 21 ordinari e n. 7 con misure aggiuntive) che saranno avviati il prossimo 30 aprile riteniamo che per essi debba essere chiesta l’attivazione senza alcuna rimodulazione degli stessi. E ciò salvo avviso contrario della Sezione interessata.
Con l’occasione, anche per dare riscontro ai tanti quesiti pervenuti, si forniscono i seguenti chiarimenti:
1. Le Sezioni i cui progetti sono attivi devono chiedere ai volontari che attualmente si trovano in regime di permesso straordinario di rientrare in servizio entro e non oltre il 16 aprile p. v.. Se ritenuto necessario tali Sezioni possono prevedere alcune rivisitazioni del progetto in funzione del contesto o delle relative modalità operative.
2. I progetti avviati il 25 marzo 2019 e sospesi per l’emergenza Covid-19 non sono interessati alla riattivazione in quanto si considerano conclusi alla loro scadenza naturale (24 marzo 2020). Si ricorda che durante il periodo di sospensione gli operatori volontari sono stati considerati in permesso straordinario in aggiunta a quello indicato dalle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale” del 14 gennaio 2019.
3. Gli operatori volontari che non intendono proseguire il servizio nel progetto cui sono assegnati e che viene riattivato, oppure nel proprio progetto rimodulato, o in altre attività messe a loro disposizione attraverso gemellaggio con altro ente, devono ricorrere all’ordinaria interruzione di servizio così come prevista dalle disposizioni vigenti, comunicandola all’ente di assegnazione. In tal caso il contratto di servizio civile universale verrà rescisso.
4. Infine per quanto concerne gli altri quesiti volti ad avere chiarimenti e/o precisazioni di vario contenuto (svolgimento dei corsi di formazione, attività realizzate sul campo, da remoto, gemellaggio, ecc) essi trovano puntuale riscontro nella circolare del Dipartimento del 4 aprile scorso cui si fa rinvio.