Nella settimana dall’18 al 22 giugno 2018, come di consueto le nostre trasmissioni avranno inizio alle 9.00, con “Almanaccando”.
A seguire, alle 9.30, Spotlight, notizie in primo piano: nel corso del programma in onda dal lunedì al venerdì, si è soliti offrire ai nostri ascoltatori una rassegna stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura. Segnaliamo l’intervento dello scrittore Gaetano Savatteri, martedì mattina per l’approfondito sui libri. Ci presenterà Trame Festival dei Libri sulle Mafie che si terrà a Lamezia Terme dal 20 al 24 giugno. Nel corso della settimana sarà con noi anche la giornalista Rossana Campisi con la quale discuteremo di donne ed economia e non solo.
Vi rammentiamo nella mattinata di mercoledì 20 giugno, con inizio alle 10.30, subito dopo Spotlight, Uicicom, notizie servizi e interviste dal territorio e non solo.
Vi segnaliamo questa settimana, per ciò che concerne le trasmissioni pomeridiane:
Martedì 19 giugno alle 15.00, torna il nostro contenitore pomeridiano Slash box. Un pomeriggio dedicato alla riflessione sulla Scuola. In apertura saranno con noi la professoressa Sabina Carrubba con alcuni dei ragazzi dell’Istituto Giordano Bruno, che hanno partecipato al progetto di alternanza scuola/lavoro, in collaborazione con il Museo Casal de’ Pazzi, di cui abbiamo presentato il progetto nel mese di Marzo.
Alle 16.00 sarà ospite il giornalista Giovanni Floris per raccontarci del suo libro Ultimo Banco Solferino Editore
Trama libro :
È il primo banco e l’ultimo, è il banco di prova. È la scuola, che amiamo e vituperiamo a giorni alterni, sempre considerandola una sorta di mondo a parte, da celebrare in astratto o – troppo spesso – da riformare su basi ideologiche. Ma oggi sta succedendo qualcosa di più. La logica dell’emergenza e il «culto del fenomeno», che stanno affossando il nostro Paese, rischiano di portare allo sfascio anche l’unica istituzione in grado di risollevarlo, ed è tempo di correre ai ripari. Come? Innanzitutto rimettendo al centro gli insegnanti: il ruolo che rivestono, la professionalità che esprimono. Poi, responsabilizzando studenti e genitori. Solo così sarà possibile dare risposta al disagio che sentiamo crescere nell’universo dell’istruzione, e che rischia di tracimare dall’alveo degli ordinari disagi, producendo straordinarie tragedie. Le testimonianze di dirigenti determinati, docenti resistenti, studenti speranzosi e genitori agguerriti disegnano invece un percorso che può invertire la rotta, dalle aule scolastiche a quelle parlamentari, e ridare respiro alla politica. Nata da un anno di incontri in molte scuole d’Italia, questa inchiesta-racconto coniuga la vividezza della narrazione con una ricchezza di voci, storie, informazioni e ricordi. Giovanni Floris percorre – da giornalista, da genitore, da ex studente e da cittadino – il filo che lega crisi ed eccellenze dell’istruzione, fino ad affrontare il nodo della sfida più importante: ricostruire la scuola per ricostruire l’Italia.
Giovanni Floris è un giornalista italiano noto al grande pubblico per la conduzione del talk-show d’attualità politica ed economica Ballarò e ora di Di Martedì.
Superata la prova di idoneità professionale, fu assunto dal Giornale Radio Rai nel 1996, dove fu inviato e conduttore. In particolare, si trovava a New York all’epoca dei fatti dell’11 settembre 2001. Dopo quella esperienza, fu nominato corrispondente per la RAI dagli USA, con sede a New York, dove si trasferì.
Dopo un anno, nel 2002, divenne conduttore del nuovo talk-show Ballarò, che lo ha portato alla notorietà.
È vincitore di numerosi premi tra cui Saint-Vincent, Premiolino, Flaiano, Guidarello e Elsa Morante.
Per Rizzoli ha pubblicato Monopoli (2005), Risiko (2006), Mal di merito (2007), La fabbrica degli ignoranti (2008), Separati in patria. Nord contro Sud: perché l’Italia è sempre più divisa (2009), Zona retrocessione. Perché l’Italia rischia di finire in serie B (2010), Decapitati. Perché abbiamo la classe dirigente che non ci meritiamo (2011). Per Feltrinelli Il confine di Bonetti (2008) e La prima regola degli Shardana (2016), con il quale ha vinto il Premio Internazionale Capalbio Piazza Magenta 2016 – Sezione Letteratura e giornalismo televisivo.
Mercoledì 20 alle 15.00 aprirà la puntata un’intervista al Premio Strega Paolo Giordano che ci parlerà del suo ultimo libro “Divorare il cielo” editore Einaudi.
Trama: Quei tre ragazzi che si tuffano in piscina, nudi, di nascosto, entrano come un vento nella vita di Teresa. Sono poco piú che bambini, hanno corpi e desideri incontrollati e puri, proprio come lei. I prossimi vent’anni li passeranno insieme nella masseria lí accanto, a seminare, raccogliere, distruggere, alla pazza ricerca di un fuoco che li tenga accesi. Al centro di tutto c’è sempre Bern, un magnete che attira gli altri e li spinge oltre il limite, con l’intensità di chi conosce solo passioni assolute: Dio, il sesso, la natura, un figlio.
Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall’ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria il centro esatto dell’universo.
Paolo Giordano è nato a Torino nel 1982. È autore di quattro romanzi: La solitudine dei numeri primi (Mondadori 2008, Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano (Mondadori 2012), Il nero e l’argento (Einaudi 2014) e Divorare il cielo (Einaudi 2018). Ha scritto per il teatro (Galois e Fine pena: ora) e collabora con il «Corriere della Sera».
Giovedì 21 alle ore 15.30 saranno con noi le promotrici della petizione Smart Cooking for ALL – l’App Bimby con un occhio in più! (per maggiori informazioni rimandiamo al comunicato n. 93) : Maria Chiara Carpineto, Elisabetta Barsotti e Maria Sicignano.
A seguire, intorno alle ore 16.10 Alberto Infelise ci parlerà di Fabrizio Frizzi Meraviglioso. Il libro da lui scritto ed edito da Sperling e Kupfer.
Trama: Meraviglioso era una delle sue parole preferite. Fabrizio Frizzi la usava spesso e con partecipe sincerità per commentare i racconti di ospiti e concorrenti delle sue tantissime trasmissioni, o quando ascoltava gli amici e i collaboratori. E soprattutto era la definizione perfetta per descrivere il suo modo di vedere il mondo, chi gli stava intorno, il futuro. Disponibile, positivo, generoso, sensibile, lui c’era sempre per tutti, senza risparmiarsi mai, senza incertezze. La sua scomparsa ha generato un lutto collettivo di dimensioni e intensità inimmaginabili. Un mese e mezzo dopo l’ischemia era riuscito a tornare al lavoro, ma a telecamere spente stava vivendo la fatica di una malattia che gli lasciava pochissime possibilità di scampo. Conduttore televisivo e poliedrico uomo di spettacolo, era diventato papà da meno di cinque anni della piccola Stella, e con la moglie Carlotta stava vivendo un momento di grande felicità. Questo libro racconta un uomo sorridente e combattivo, che ha attraversato quasi quarant’anni della storia della tv e del nostro Paese, con l’aiuto dei ricordi e delle testimonianze di amici, collaboratori, colleghi e persone che lo hanno conosciuto e amato. Ma è anche la sua vita attraverso le sue parole e l’eredità di sentimenti che ci ha lasciato.
Alberto Infelise (Torino, 1972), giornalista, ha lavorato al Messaggero, al TG5, all’Espresso e alla Stampa, dove ora guida le redazioni di Cultura, Società e Spettacoli. Si è occupato di politica, cronaca, cultura e spettacoli
Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa:http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.
Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione
ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.