L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti aderisce con convinzione alla manifestazione delle persone con disabilità contro il nuovo ISEE. La manifestazione nazionale, indetta per il 23 maggio a Roma, è organizzata dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e vedrà la partecipazione di rappresentanti di tutto il mondo della disabilità.
“L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – dichiara Tommaso Daniele, presidente nazionale – è estremamente preoccupata per come sta evolvendo la riforma dell’ISEE che colpisce la concessione dell’indennità di accompagnamento. I ciechi sono stati i primi, in Italia, ad usufruire dell’indennità di accompagnamento e non sono in nessun caso disposti a rinunciarci: la cecità è una disabilità gravissima, abbiamo bisogno di aiuto per svolgere la maggior parte delle attività quotidiane.”
L'indennità di accompagnamento a favore dei ciechi civili assoluti è stata istituita dalla Legge 28 marzo 1968, n. 406 (art. 1) e viene erogata ai ciechi civili assoluti al solo titolo della minorazione e cioè indipendentemente dal reddito personale e dall'età.
“L’indennità di accompagnamento – continua Daniele – è il riconoscimento dello Stato del grande disagio che vive un disabile. Eliminare il riconoscimento, o assoggettarlo al reddito familiare, è un grave passo indietro per uno Stato civile. Ci opponiamo con sdegno ad uno Stato che scarica il peso della disabilità sui più deboli; non possiamo pagare due volte la crisi, una come cittadini, una come disabili. Lotteremo per la salvaguardia dei nostri diritti. Siamo disposti a tutto, anche ad una nuova marcia del dolore”.
Secondo il testo del decreto cui stanno lavorando il Ministero del Lavoro e quello dell’Economia, nel nuovo ISEE (reddito familiare) si dovrebbero conteggiare come se fossero redditi anche gli aiuti monetari che lo Stato riconosce alle persone con disabilità (assegni di cura, indennità di accompagnamento, pensioni). Si teme inoltre che il nuovo ISEE sarebbe applicato anche ai fini della concessione di pensioni e indennità di accompagnamento riservate alle persone con grave disabilità e ad ogni altra prestazione di sostegno all’autonomia personale. “Un’ipotesi gravissima e smaccatamente volta a tagliare quel minimo di sostegno economico che lo Stato riconosce in caso di disabilità civile”, affermano i promotori della manifestazione.
Roma, 18 maggio 2012