Tante sono le iniziative in tutta Italia, da parte delle nostre Sezioni, a sostegno dei cittadini portatori di handicap, che si trovano in estremo stato di bisogno a causa delle procedure rigide e farraginose dell’INPS, con tutti i pesanti disagi che ne conseguono, rallentando e, in alcuni casi, negando il diritto alle prestazioni assistenziali.
In tale contesto sono scaturite le scelte operative dell’Unione che vuole semplificare l’iter procedurale: per esempio, in materia di contenzioso amministrativo, ricorrendo al Comitato provinciale dell’INPS, tramite la sede che ha assunto il provvedimento impugnato.
Per la presentazione del ricorso amministrativo i cittadini possono rivolgersi all’Unione che li assisterà gratuitamente, con l’intervento ad adiuvandum dell’Ente di Patronato di fiducia.
Un percorso sconosciuto ai più ma veramente interessante, al fine di evitare lungaggini, inutili contenziosi legali e di trovare un’uniformità nei criteri di applicazione dell’INPS.
Un’esperienza che insegna…
Per quanto riguarda le condizioni e i limiti di legittimità delle provvidenze economiche previste a minori extracomunitari disabili visivi, contro il diniego opposto dalla locale INPS, si sono mosse, ciascuna a tutela del proprio associato, le nostre Sezioni UICI di BRESCIA e di BERGAMO, insieme alla responsabile del Patronato ANMIL di BERGAMO, le quali hanno rappresentato agli interlocutori dell’Istituto l’orientamento prevalente della Corte di Cassazione (sentenze N. 14733 del 5 luglio 2011 e N. 4110 del 14 marzo 2012) nel senso dell’attribuzione delle prestazioni assistenziali a chi sia regolarmente soggiornante in Italia. L’INPS, recependo positivamente le osservazioni e agendo in regime di autotutela, ha riconosciuto ad entrambi i minori extracomunitari ciechi civili il diritto alle provvidenze, con recupero dei ratei maturati e non riscossi.
Una testimonianza su tutte, per far comprendere quanto sia importante rispondere con prontezza e competenza al disservizio delle Istituzioni.
L’INPS non riesce a dare le linee guida a cui attenersi e la situazione si ripercuote sui disabili.
Come già è stato ricordato nella circolare UICI N. 75 del 2014, scegliamo come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di non limitare la nostra azione associativa, ma di estenderla per consentire una più facile ed efficace erogazione dei servizi previdenziali al maggior numero di utenti disabili.
I successi delle due Sezioni UICI di BRESCIA e di BERGAMO (e dell’ANMIL di BERGAMO che ci ha assistito e supportato operativamente) ci inorgogliscono e ci inducono a proseguire sulla strada intrapresa.