Fondo attività assistenziali e sociali personale ISTAT, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

ISTAT
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Egregi Signori,

come Presidente di questa Associazione storica che per legge e Statuto associativo rappresenta e tutela i diritti e gli interessi dei non vedenti in Italia, sono a chiederVi cortesemente di prestare attenzione alla mia richiesta.
Sono venuto a conoscenza del fatto che il 4 marzo scorso si è raggiunto l'accordo per la ripartizione del fondo per le attività assistenziali e sociali del personale ISTAT, ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e di contratto.
Mi spiace aver constatato che tra i capitoli di spesa non sia stato riconosciuto un contributo per l'acquisto di ausili tiflotecnici e sussidi ottici ai dipendenti ISTAT ciechi e ipovedenti.
Una iniziativa che, per quanto non dovuta, sarebbe stata interpretata da tutti noi come un segnale di attenzione nei confronti del mondo della cecità, anche in considerazione del fatto che codesto Istituto ha in organico personale con problemi visivi.
Non sono qui a spiegarVi quanto le tecnologie per l'autonomia agevolino l'inclusione sociale. Attraverso le tecnologie assistive i ciechi e gli ipovedenti, in base a valutazioni e prove cercano di individuare quei prodotti, dispositivi o sistemi tecnologici che permettono loro di superare ostacoli presenti nell'ambiente o di compensare specifiche limitazioni funzionali.
Nel corso degli ultimi anni, la domanda di mercato delle tecnologie di ausilio all'autonomia personale e delle tecnologie per l'accessibilità e l'automazione dell'ambiente di vita ha visto un rapido aumento, migliorando la qualità di vita, la sicurezza e l'autonomia delle persone non vedenti negli spazi circostanti e riducendo, nel contempo, il carico assistenziale dei famigliari.
Se consideriamo, poi, che i potenziali fruitori di tale contributo ISTAT sono in numero esiguo, così che l'impatto economico per il Vostro bilancio apparirebbe irrisorio rispetto alle altre voci di spesa, mi sento in dovere di segnalarVi la questione.
Parlo, dunque in senso generale, di un atteggiamento di sensibilità da parte datoriale, certamente non obbligatorio ma comunque degno della massima considerazione, in primis da parte mia come Presidente Nazionale di una Associazione che da anni lotta per l'integrazione sociale e la parità di diritti dei soggetti non vedenti.
Ciò considerato, sono a chiederVi, se possibile, di apportare modifiche all'attuale regolamento, nella parte in cui, tra le voci a contributo, possano essere aggiunte le spese per l'acquisto di ausili per ciechi e ipovedenti.

L'occasione è gradita per inviare distinti saluti.
         IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele