Nella prima quindicina del mese di maggio si terranno le “prove INVALSI”, esse interesseranno gli alunni delle scuole primarie e di quelle secondarie di secondo grado. è stata una Nota Ministeriale del febbraio scorso, di cui proponiamo un’analisi, soffermandoci anche su alcune perplessità suscitate dal documento.
Il 18 febbraio scorso è stata pubblicata la Nota Ministeriale che definisce le regole per la partecipazione degli alunni con disabilità e di quelli con bisogni educativi speciali (BES) alle suddette prove INVALSI . Si tratta di testi comparativi ossia validi ai soli fini statistici sulla qualità dell’apprendimento. Queste prove saranno effettuate dagli alunni frequentanti le classi seconda e quarta primaria e seconda secondaria di secondo grado, e non sono da confondere con la quarta prova nazionale degli esami conclusivi del primo ciclo della secondaria, i cui esiti contribuiscono invece alla valutazione del singolo alunno.
La Nota Ministeriale riporta specifici riferimenti agli alunni con disabilità certificata, a quelli con Disturbi Specifici di Apprendimento certificati (DSA) cui sono parificati i casi di alunni con ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), i borderline cognitivi e con altri disturbi evolutivi specifici ed a quelli con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.
La Nota contiene poi una tabella dalla quale si evince come comportarsi nello svolgimento delle prove per i diversi allievi, indicando quali strumenti di prova abbiano a loro disposizione, quali siano gli studenti che debbono svolgere le prove e quali siano gli esiti delle prove che potranno entrare a far parte della media della scuola e, conseguentemente, di quella nazionale.
Proprio a questo punto troviamo l’importante novità che riguarda i nostri ragazzi frequentanti i diversi ordini di scuola che ci fa piacere sottolineare.
La nota ministeriale, mentre per gli alunni con disabilità intellettiva nulla muta rispetto agli anni precedenti, per gli alunni con disabilità sensoriale e motoria chiarisce che essi hanno diritto a partecipare alle prove e questa è una grande novità rispetto alla Nota dello scorso anno dove la loro partecipazione ai test veniva subordinata al parere della scuola ed, in ogni caso, i risultati da loro ottenuti non entravano a far parte della media della scuola.
Quest’anno invece, al singolo istituto spetterà solo di decidere se essi potranno avvalersi di strumenti compensativi o altre misure e i loro risultati entreranno a far parte della media, unica condizione resta quella che i dispositivi e gli strumenti di mediazione o trasduzione sensoriale utilizzati siano , a giudizio della stessa scuola, concretamente idonei al superamento della specifica disabilità sensoriale.
Riteniamo questo un ulteriore importante passo verso la conquista della piena “uguaglianza di opportunità” per i nostri ragazzi inclusi nella scuola, un obiettivo questo per il quale la nostra associazione , unita alla FAND e alla FISH si è battuta, si batte e continuerà a battersi.
Luciano Paschetta