Martedì, 24 febbraio, nella sede del Ministero del Lavoro ho partecipato ai lavori del gruppo 4 “ Processi formativi e inclusione scolastica” dell’OND , coordinato dalla prof.ssa Roberta Caldin e dalla dr.ssa Donata Vivanti, presente il dr. Raffaele Ciambrone, per discutere la bozza di documento relativo agli ambiti di intervento per l’implementazione dell’articolo 24 della Convenzione ONU Sui Diritti delle persone con disabilità a partire dal Piano d’Azione Biennale .
Il gruppo, vista la complessità ed il numero degli argomenti presenti nel documento, ha convenuto di dare priorità alle seguenti tre tematiche, per le quali entro la prossima riunione che si terrà il 9 aprile p.v. dovranno essere elaborate proposte concrete:
– la definizione del profilo professionale e la strutturazione del percorso formativo per gli assistenti alla comunicazione e alla persona;
– l’indviduazione degli standard minimi per omogeneizzare e garantire gli interventi 0/3 anni ;
– il livello di fruibilità da parte delle persone con disabilità delle iniziative di educazione continua e permanente
Si sono così costituiti tre sottogruppi, il primo ed il secondo di particolare interesse per l’Unione: il primo, coordinato dal dr. Ciambrone assemblerà il materiale prodotto da Università, associazioni ed EELL relativo alla formazione degli assistenti alla comunicazione e degli assistenti alla persona, le modalità del loro reclutamento e quelle di formazione degli eventuali albi/graduatorie provinciali, per giungere ad una proposta di sintesi da confrontare con la conferenza Stato Regioni, un argomento, questo, sul quale stiamo lavorando da tempo.
Il secondo, coordinato dalla dr. Vivanti, raccoglierà esperienze di “buone prassi” sull’educazione precoce sulla base delle quali proporrà i criteri per la definizione degli standard minimi nazionali, nella speranza di poter fornire i necessari supporti ai genitori dei bambini con disabilità visiva. Il terzo gruppo, guidato dalla prof.ssa Caldin, esaminata la riforma dell’educazione degli adulti, studierà i modi di inclusione dei disabili nelle nuove strutture.
Tutti i componenti del gruppo di lavoro potranno partecipare attivamente alle attività dei tre sottogruppi facendo pervenire ai coordinatori i propri apporti sulle diverse tematiche. Nel contempo il gruppo di lavoro nel suo insieme monitorerà attentamente l’attività del Governo per conoscere quali saranno i provvedimenti presi per decreto e quali saranno inseriti nel DDL, per cercare, se possibile, di intervenire durante l’iter di “stesura” dei testi e comunque per diventarne interlocutore privilegiato.
Luciano Paschetta
Referente istruzione FAND e UICI nazionale