“Leggere: come si può?” è il titolo del Convegno sulla lettura svoltosi questa mattina a Roma presso la Biblioteca dell’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario. Il Convegno, organizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS in collaborazione con il Centro Nazionale del Libro Parlato, la Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina Margherita” e la Fondazione LIA Libri Italiani Accessibili, ha ottenuto il patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Lazio.
“Questa mattina abbiamo ripercorso le diverse modalità possibili di lettura per i ciechi e gli ipovedenti” – dichiara Luisa Bartolucci, componente della Direzione Nazionale dell’Unione e coordinatrice dei lavori del Convegno insieme a Stefano Molinari di RadioRadio (media partner dell’evento). “Abbiamo mostrato e dimostrato come si legge un libro in Braille, come funziona un lettore di sintesi vocale e abbiamo ascoltato un audiolibro. Scrittori famosi, speaker e lettori ciechi e ipovedenti hanno letto alternativamente alcune pagine dello stesso libro, a testimonianza del fatto che molti sono i modi di lettura possibili, tutti altrettanto validi.”
Nel corso del Convegno, Mario Tozzi ha presentato il suo libro “Tecnobarocco”, Susanna Marcellini, Roberto Pruzzo e Sandro Tovalieri hanno presentato il volume “Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)”; Roberto Renga e Chiara Bottini hanno presentato “La partita del diavolo”, mentre Sara Rattaro ha presentato il libro “Niente è come te” (Premio Bancarella 2015).
“I ciechi e gli ipovedenti leggono, e leggono molto di più di chi vede – continua Bartolucci. Ma ancora oggi sono tantissime le persone che ignorano questa realtà e spesso se ne stupiscono. Il nostro problema resta però l’accessibilità delle applicazioni e dei programmi che ci dovrebbero aiutare a leggere. Chiediamo poi agli editori di rendere accessibili i libri negli stessi tempi e nelle stesse quantità in cui vengono resi disponibili a tutti gli altri lettori. E, come ha ricordato anche il Presidente Nazionale dell’Unione Mario Barbuto, chiediamo che l’Italia ratifichi quanto prima il Trattato di Marrakech, che permette il libero scambio dei testi per i ciechi e gli ipovedenti”.
“Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo, scriveva Gianni Rodari. L’accesso alla lettura è per noi disabili visivi un aspetto fondamentale – dichiara Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell’Unione. Poter leggere in completa autonomia vuol dire avere le stesse opportunità di tutti per studiare, lavorare e accedere alle differenti modalità di svago”.