Il 2 febbraio scorso, a Roma, un folto gruppo di persone pluriminorate e cieche si muoveva in corteo, portandosi all’ingresso della sede degli uffici della regione Lazio. Ad accompagnarli erano i genitori, gli amici e gli operatori del servizio civile. Il palazzo istituzionale era la location dell’evento dal titolo “Non solo cecità”, organizzato dall’UICI Lazio. Per portarsi alla sala dove si sono svolti i lavori, la maggior parte dei presenti ha scelto di salire le scale. L’evento riscontrava una vasta partecipazione e la sala, che poteva contenere 330 partecipanti, era quasi piena! Dopo i saluti e le presentazioni, i relatori, illustri esponenti della pedagogia e della tiflologia applicata anche all’informatica, hanno esposto magistralmente le diverse argomentazioni tematiche. I contenuti dell’evento riguardavano l’analisi dei bisogni e delle prospettive dei servizi per i ciechi pluriminorati del Lazio e, più nello specifico, il superamento delle barriere che bloccano l’evoluzione, le peculiarità del “mestiere” di educare alunni con problematiche complesse, la tifloinformatica e l’assistenza tiflodidattica nella rete dei servizi.
Appena è giunta in aula Rosa Visini, assessore alle politiche sociali della regione Lazio, la relatrice non vedente, dottoressa Maria Luisa Gargiulo ha ceduto prontamente il pulpito, favorendo l’incontro fra l’interlocutrice istituzionale e la platea. I presenti, pluridisabili e operatori del settore, hanno potuto ascoltare la voce dell’assessore durante il proprio intervento ma l’assessore ha potuto, altresì, vedere la sala piena e percepire, nel silenzio e nella compostezza della platea, una voce altisonante di richiesta di attenzione.
Perché le istituzioni debbono prestare attenzione alla pluridisabilità? A questo interrogativo ha risposto Antonio Organtini, presidente del centro S. Alessio di Roma, affermando che il numero dei pluriminorati e ciechi è statisticamente significativo, di conseguenza, non trascurabile..
Il titolo dell’evento è molto chiaro! Occorre che le istituzioni guardino oltre la cecità, allocando più adeguatamente le risorse economiche finalizzate, per favorire l’omogeneità e l’uguaglianza nella disponibilità su tutto il territorio nazionale, contrastando, in questo modo, il disagio a cui i pluriminorati e ciechi vanno incontro quotidianamente e la condizione di precarietà in cui versa la maggior parte degli operatori del settore.
Veniamoci incontro, di Alfio Pulvirenti
Autore: Alfio Pulvirenti