“Se vuoi… voli!”, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Tirrenia e il soggiorno “Primo sole”.

Il 14 giugno si è concluso il soggiorno marino che anche quest’anno si è svolto positivamente a Tirrenia. Non pensavo personalmente che l’albergo risultasse ancora una volta preso d’assalto e quindi al completo anche in questa circostanza. L’organizzazione, sorretta dall’Irifor, ha potuto prendere in considerazione i desidèri e i bisogni dei soggiornanti, prevalentemente piuttosto avanti negli anni, cercando di dare loro la possibilità di godere di un sole amico che non ci ha mai abbandonato fatto salvo quel pomeriggio in cui si era comunitariamente deciso di fare una gita piuttosto particolare. Infatti, benché le mie proposte di vivere insieme uscite di un certo interesse logistico, storico e artistico siano state più di una, la maggioranza ha deciso di visitare Colonnata, un paesino che si inerpica sulle falde dei monti apuani in provincia di Carrara, località nota soprattutto per il suo meraviglioso marmo bianco. Si è trattato di una avventura un tantino impegnativa che ci ha procurato complessivamente una certa soddisfazione facendoci apprendere le caratteristiche particolari del marmo di Carrara e la qualità del suo candore conosciuto e ricercato in tutta Europa. Nell’occasione abbiamo potuto assaggiare il famoso “lardo di Colonnata” e assaporare la sua particolarità nutritiva nonché la gradevolezza del suo sapore.
Ciò che ha reso accattivante questo primo soggiorno marino va ricercato comunque nell’attività ricreativa e culturale di cui abbiamo potuto godere e le numerose nuove amicizie che si sono potute concretizzare.
Già, perché ritengo che sia proprio la possibilità di intrecciare nuove conoscenze, di poter godere di scambi culturali e affettivi una delle peculiarità che colorano i soggiorni proposti dalla commissione anziani. Le numerose uscite in pedalò, le serate di gioco e di carattere musicale, il torneo di showdown, le gare di scopone scientifico e altri giochi interattivi hanno costituito il terreno fertile per promuovere e sviluppare nuovi rapporti fra tutti e godere in serenità dell’ottimo servizio alberghiero.
La possibilità che continuiamo ad offrire, grazie all’impegno dell’amico Nunziante Esposito di acquisire maggior autonomia personale frequentando corsi di computer e momenti dedicati all’utilizzo dell’iPhone danno ai nostri soggiorni marini un senso e un contenuto ancora maggiore e una valenza del tutto particolare.
Ritengo personalmente che il significato vero dei momenti di vacanza proposte dalla nostra Unione debbano necessariamente essere certamente occasione di riposo fisico e psicologico ma, nel contempo, circostanze utili per rafforzare la propria autostima, la propria vitalità attraverso l’acquisizione di una maggior autonomia e all’intreccio di nuove relazioni.
Concludo con una frase che, pronunciata da un nostro atleta paraolimpico, è divenuta il titolo di un libro interessante: “se vuoi… voli”.
Ma ascoltiamo insieme la breve intervista che ho potuto effettuare proprio al nostro atleta, Italo Sacchetto, presente al soggiorno: ritengo sia piacevole e interessante per tutti.

http://www.uiciechi.it/giornaleelettronico/Intervista.zip

Cesare Barca