Rilevazione degli apprendimenti degli studenti con disabilità visiva

Autore: Tommaso Daniele

Al Commissario Straordinario
gent.mo Paolo Sestito

INVALSI. Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione
protocollo@invalsi.it

 

Rilevazione degli apprendimenti degli studenti con disabilità visiva

 

La nostra Unione, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, esercita funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone con disabilità visiva, funzioni  riconosciute con decreto-legge del Capo Provvisorio dello Stato 26 settembre 1947, n. 1047, e confermate con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978.
Per l'azione che svolge, anche in collaborazione con gli Enti ad essa collegati o da essa dipendenti (la Biblioteca Italiana per i Ciechi, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, la Sezione Italiana dell'Agenzia per la Prevenzione della Cecità, l'I.Ri.Fo.R. e il Centro Nazionale del Libro Parlato), la nostra Unione partecipa ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità.
In particolare, per decreto del 30 dicembre 2011 del Ministro dell'Istruzione, la nostra Unione è componente della Consulta delle Associazioni, istituita in seno all'Osservatorio Permanente per l'Integrazione degli Alunni con Disabilità.
Ciò dato, ci permettiamo, signor Commissario, di pregarLa di volerci concedere di incontrarLa, per avere il Suo avvertito ed autorevole parere sulle condizioni con le quali gli allievi, ciechi ed ipovedenti, partecipano alle rilevazioni nazionali degli apprendimenti scolastici, specie a quelle che hanno valore di  prova di esame di Stato.
Confidiamo che, con la squisita sensibilità che il Sottosegretario di Stato all'Istruzione, Marco Rossi Doria, ci ha assicurato esserLe propria, vorrà, signor Commissario, acconsentire al colloquio.
Per la sinteticità cui è doveroso attenersi quando ci si rivolge a persone chiamate ad alte funzioni e responsabilità, ci limitiamo, molto brevemente, a richiamare la Sua attenzione sulle seguenti circostanze:
• La facoltà concessa agli alunni e agli studenti, ciechi ed ipovedenti, di disporre delle prove di valutazione in formato elettronico o in caratteri braille non è sufficiente a garantire che le medesime prove risultino comprensibili, rimossi i riferimenti visivi e gli elementi grafici in esse contenuti.
• In assenza di tale garanzia, è possibile una sottovalutazione dei livelli degli apprendimenti, sottovalutazione che diventa pregiudizievole qualora concorra, come attualmente accade negli esami di Stato conclusivi del primo ciclo d'istruzione, alla definizione delle votazioni individuali.
• I risultati delle prove, se, per misura anti-distorsiva, non entrano nelle analisi statistiche di carattere generale, possono, tuttavia, essere impiegati per verificare, per via comparativa, se e quanto il contesto sociale, il sistema educativo nel suo complesso e gli assetti organizzativi e le pratiche didattiche delle singole scuole e classi incidono sul successo scolastico degli allievi, ciechi ed ipovedenti.
Sperando di poter esporre più diffusamente le nostre ragioni nell'incontro, che contiamo ci vorrà accordare, La ringraziamo, signor Commissario, e Le porgiamo i nostri migliori saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele