Tastiere musicali, di Massimo

Autore: Massimo

Buongiorno, mi chiamo Massimo e sono un musicista. Vorrei che si ponesse attenzione sulla scarsissima accessibilità delle tastiere. Ormai tutte si basano su menù o comunque su scritte in display. diventa veramente difficoltoso, quando non impossibile, fruire pienamente delle potenzialità di questi strumenti musicali. se rifletto mi rendo conto che utilizzo le diverse opzioni o possibilità che lo strumento musicale mi offre, almeno per uno scarso 10%. Magari vi saranno persone più capaci o smaliziate di me, ma confrontandomi anche con altri, ho potuto verificare che le difficoltà sono comuni. cosa si potrebbe fare in merito? Anche con i mixer le cose non sono così tranquille…
Grazie per questa bella opportunità. Mi auguro che le osservazioni vengano tenute nel debito conto.
Saluti.

Massimo

Bollette inaccessibili, di Rosanna

Autore: Rosanna

sono Rosanna, trovo che sia scandaloso che le bollette di diversi provider telefonici, o di elettricità o gas ancor oggi o non inviano le bollette via e-mail, o addirittura lo fanno in formati improbabili, o su siti che non sono accessibili. Potreste interessarvi anche di questo?

Rosanna

Attrezzi ginnici, di Enrico

Autore: Enrico

A proposito di difficoltà di accesso od utilizzo. sono Enrico amo molto fare sport e ginnastica. Voglio segnalare la difficoltà, talora l'impossibilità, a servirmi di attrezzi ginnici, o macchine, penso ai tapis-roulant alle cyclette che oggi hanno programmi gestibili unicamente con piccoli schermi o display, quando non con minicomputer. Occorre sensibilizzare le case costruttrici: se voglio fare la cyclette debbo farmela programmare altrimenti o non parte proprio, o diventa dura da morire o morbida come capita. Insomma è veramente diventato difficile anche far ginnastica!

Enrico

Accessibilità delle opere audiovisive, di Lorenzo

Autore: Lorenzo

Spesso mi capita di acquistare opere in dvd; vengono spesso pubblicati volumi con supporti in dvd o film o altro. Spessissimo non sono per noi di facile accesso, infatti la gestione di questi dvd presuppone la lettura di menu non sempre comprensibili o gestibili a memoria. desidero che si tenga conto anche di questo aspetto: già i lettori dvd non sempre e non tutti sono facilmente accessibili, dunque, quando già il problema vi è con il lettore e poi pure col supporto… la vita è dura per chi voglia guardarsi qualcosa…

Lorenzo

Telefoni cellulari, di Gianluca

Autore: Gianluca

Se desidero acquistare un telefono cellulare semplice, non lo trovo accessibile. Ormai poi avendo tutti il touch-screen, la cosa è un problema.
Neanche sono tutti, mi dicono, ben supportati. A parte le apparecchiature Apple, che costano molto, mi sembra che con i telefoni tra poco avremo nuovamente problemi? Credete che le persone anziane o divenute cieche in tarda età possano utilizzare
i-Phone o simili? Anche quando fosse, perché debbono spendere cifre esorbitanti, magari solo perché vogliono telefonare?
Torniamo ad avere problemi di accessibilità anche con i telefoni? Quelli di facile utilizzo non sono più sul mercato.

Gianluca

Test di gravidanza, di Daniela

Autore: Daniela

Mi è capitato di dover effettuare un test di gravidanza. ne ho effettuato uno non presso un laboratorio, ma acquistandolo in farmacia. Ho dovuto coinvolgere, in questa cosa, un'altra persona. Possibile che, oggi in cui vi sono test elettronici, che dicono di tutto e di più, non vi è la possibilità di avere dei test accessibili? Perché per un esame così delicato e privato io debbo ricorrere ad una persona? e se non volessi far sapere? Insomma, questa è vera violazione della mia privacy. Credo che per le analisi ed esami vari sia indispensabile avere risultati accessibili, o kit gestibili autonomamente. Ritengo che anche chi non vede abbia diritto alla discrezione ed alla segretezza di talune cose. In questo senso mi sento profondamente discriminata.

Daniela

Scritte braille sui prodotti alimentari, di Jenny

Autore: Jenny

Sono Jenny e vivo a Roma. sono molto pochi i prodotti alimentari che recano la scritta braille del nome del prodotto. Nulli sono quelli con le date di scadenza. sono solita premiare quelle case che compiono lo sforzo di apporre la scritta sulla confezione, anche se amo meno i loro prodotti, ma li acquisto per premiare lo sforzo. Tutti i prodotti dovrebbero avere la scritta con il nome del prodotto almeno, magari anche con gli ingredienti. ma cosa molto importante vorrei che il prodotto fosse reso accessibile mediante anche la data di scadenza dello stesso, cosa estremamente importante. Per i prodotti che necessitano di particolari istruzioni per la preparazione, almeno si potrebbero mettere queste indicazioni sui siti delle case produttrici, siti che dovrebbero essere accessibili. diversamente anche in questo debbo sempre dipendere, ma non sempre si ha una persona a nostra disposizione. Inoltre non è facile scansionare quanto scritto sulle scatole di surgelati o sui barattoli, che spesso poi recano scritte particolari. Chiedo anche per questo accessibilità. L'accessibilità non riguarda solo siti o libri o registri scolastici: la lotta per l'accessibilità permea la nostra vita giorno per giorno, lottiamo ogni minuto per conquistare autonomia e non sempre veniamo compresi.

Jenny

Trucchi e cosmetici, di Teresa

Autore: Teresa

Sono rarissimi i cosmetici con scritte in braille. Di trucchi o fondotinta o smalti, poi, non ne ho mai visti. se io volessi comprare una trousse o comunque  degli ombretti? Mi invento il colore? Lo immagino? forse si pensa che i ciechi non si trucchino, invece io mi metto da sola l'ombretto, la matita, il fondotinta, il rossetto. ma debbo sempre contrassegnare da sola tutto ciò. Perché? Possibile  che nessuno abbia mai pensato a facilitarci questa operazione? Ma il problema è che qui non si pensa neanche alle cose basilari, figuriamoci alle altre. Il profitto non  si accorda con l'attenzione verso categorie svantaggiate.

Terresa

Audiodescrizioni, di Gerardo

Autore: Gerardo

Mi chiamo Gerardo, ritengo che ancora oggi la cinematografia e la televisione siano inaccessibili per la maggior parte. secondo i soloni della RAI, servizio pubblico, ad esempio, a malapena dovremmo guardarci una fiction a settimana. mai o guai a parlare di film migliori o altro, certo la scusa è sempre quella: carenza di fondi. Anche i ciechi pagano il canone e quindi vorremmo un servizio consono, commisurato alle nostre esigenze. Se poi aggiungiamo che al cinema o ci si va con uno che descrive il film, disturbando, magari chi è davanti o di fianco… Mi spiego? Insomma stiamo davvero indietro. Poi anche la fruizione della tv, oggi è davvero ardua. Sintonizzare, programmare, un incubo.

Gerardo

Campagna a favore dell’accessibilità, di Giovanni Taverna – Sezione provinciale Piacenza

Autore: Giovanni Taverna - Sezione provinciale Piacenza

Segnalo due importanti problemi che rendono difficile l'autonomia, anche se trattasi di problemi tecnici/tecnologici piuttosto che di inacessibilità informatica in senso stretto.
1) E' ormai generalmente diffuso tanto nel settore pubblico che nel settore commerciale, l'uso dei cosiddetti " apparecchi salva coda" consistenti nei famigerati numeretti e nei tabelloni luminosi ove tali numeretti, a tempo debito, compaiono determinando l'accesso al servizio/sportello/commesso. Pur in presenza già da diversi anni di tabelloni luminosi dotati di sintesi vocale per la pronuncia dei numeri e dei relativi sportelli, si evidenzia che l'uso di questi strumenti facilitanti l'autonomia è assolutamente inconsistente se non assente totalmente anche in servizi pubblici quali: poliambulatori ospedalieri, centri di prenotazione, uffici postali, uffici anagrafe dei comuni e più generalmente, in qualsiasi luogo ove i sistemi salva-coda abbiano cittadinanza. Ne consegue la necessità non solo di sensibilizzare Amministratori e opinione pubblica sugli ausili appositi, ma anche di arrivare ad una sorta di obbligatorietà dell'installazione di pannelli luminosi con sintesi, poiché le numerose e reiterate azioni promozionali svolte a livello locale se non sono accompagnate da strumenti legislativi obbliganti risultano puro "flatus voci".
2) Si ripropone la necessità di incentivare anche l'uso delle sintesi vocali sui mezzi del trasporto pubblico. Attualmente ad esempio in Emilia Romagna solo due province sulle nove attuali sono fornite di un servizio completo in questo ambito, mentre in due altre province il servizio accessibile riguarda solo alcune linee urbane.

3) In tutte le altre sono in corso annose contrattazioni e procedure burocratiche che producono per il momento solo promesse. Anche qui si ritiene che l'assenza di normativa obbligante in questo campo permetta troppo spesso agli Enti preposti di nascondersi dietro "tempi burocratici" e "finanziamenti insufficienti".
Sicuramente i punti segnalati non sono novità nell'ambito delle difficoltà quotidiane da noi affrontate ma riteniamo per il momento che siano quelle di maggior impatto specifico.

Sezione provinciale Piacenza
Il Presidente
Giovanni Taverna