Un’altra ferita insanabile, di Mattia Gattuso

Autore: Mattia Gattuso

Lo scorso 21 dicembre il tribunale penale di Catania, in composizione monocratica, ha steso l’ennesimo velo pietoso su un altro processo contro presunti falsi ciechi, ben 12.
Il fatto non sussiste. Questa è la formula pienamente assolutoria pronunciata dal giudice catanese che ha liberato 12 nostri colleghi dalla coltre di infamia e di fango che li ha ricoperti per tutto il tempo del procedimento. Ora, una volta ristabilita la verità dei fatti, resterà senza ristoro il danno patito che, oltre allo choc di subire il pubblico lubridio, di essere additati come truffatori dello Stato, come profittatori di provvidenze pubbliche, come corruttori di medici, come infami, è consistito anche nella sospensione delle pensioni a far data dal 2011. Pensiamo per un attimo come sarebbe la nostra vita quotidiana senza pensione ed indennità.
Ovviamente grande clamore al momento delle indagini grande silenzio al momento dell’assoluzione.
Anche questa volta, assistendo uno degli imputati, ho preso personalmente conoscenza degli atti e delle indagini. Sinceramente, grazie alla mia ormai grande esperienza nel campo, non mi è stato difficile difenderlo. Siamo a non so quanti processi derivanti dalla moderna caccia alle streghe dei falsi ciechi. Personalmente ho seguito processi per complessivi 32 imputati e mai nessuno di essi è stato condannato. Cosa significa ciò? Lascio ai lettori ogni considerazione ma ritengo che la Nostra Grande Associazione, che all’alba delle prime indagini sui falsi ciechi ha dovuto sostenere di volersi costituire parte civile contro di loro, forse oggi dovrebbe levare in alto la propria protesta per quanto hanno dovuto subire, ancora subiscono e sicuramente subiranno numerosissimi soci in tutta Italia, specie coloro che per scaltrezza personale, per abilità naturale, per corsi di autonomia e mobilità seguiti sono maggiormente in grado di muoversi con buona autonomia e quindi più soggetti a scatenare sospetti. Tanto per cominciare, e lancio questa proposta alla direzione nazionale, sarebbe opportuna la stesura di un libro bianco nazionale sui falsi falsi ciechi. Proprio così: falsi falsi ciechi. Certamente tanti e tutti affetti da una ferita insanabile che ha lasciato loro una cicatrice nell’anima, per sempre, ma per sempre onestamente ciechi.