Un anno vissuto intensamente, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Non vogliamo fare bilanci né tanto meno propositi. Solo ricordare con pochi flashback qualche momento significativo dell’anno che ci ha appena lasciato e mettere in fila gli appuntamenti principali dei prossimi mesi.
Il 20 febbraio a Firenze e il 21 a Cagliari, per celebrare la Giornata nazionale del Braille e ricordare a tutti come scrivono e leggono i ciechi.
Il 25 giugno la presenza promozionale in tante piazze d’Italia a incontrare la cittadinanza per parlare di noi e del nostro lavoro con i biglietti della lotteria Louis Braille.
L’8 settembre al Sistina per il premio Braille, in una cornice di pubblico molto lusinghiera.
Dal 13 al 15 dicembre a Milano, nella splendida cornice dell’Istituto dei Ciechi, con la mostra evento «Facciamoci vedere», alla sua seconda edizione.
E pochi giorni prima, l’approvazione alla Camera della nostra proposta di ripristino dei benefìci pensionistici cancellati dalla Legge Fornero.
Sul piano associativo, la riforma del regolamento generale e di quello amministrativo-contabile; il rilancio dell’Irifor; la riorganizzazione del servizio nazionale del Libro Parlato; la rifondazione di SlashRadio, solo per richiamare alla memoria i momenti più importanti.
Un anno dopo la fine del Congresso, tanto il lavoro, numerosi gli eventi, molteplici gli appuntamenti in ogni angolo d’Italia che hanno trovato l’Unione attiva e operosa con tutti i suoi dirigenti.
Ma il tempo non si ferma e le scadenze incalzano!
Al Centro di alta specializzazione per le disabilità plurime, ora che abbiamo conquistato una sede definitiva in Roma, occorrerà dare anche una fisionomia operativa e una visione strategica adeguata, a partire dal recupero della terza tranche di 2,5 milioni di euro che la Legge 278 ci assegna.
Occorrerà dare un nuovo Consiglio di Amministrazione alla Biblioteca Italiana per i Ciechi «Regina Margherita» di Monza, in linea con la tradizione pluridecennale e in conformità con le innovazioni che non si esauriscono mai nel settore librario.
In proposito avremo a disposizione anche una nuova, piccola risorsa finanziaria per supportare in modo attivo e diretto la produzione e la diffusione degli e-Book, in collaborazione con la Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili).
Prenderà corpo l’Agenzia per la tutela dei Diritti nell’area della disabilità, alla quale daremo una governance di livello assoluto e alla quale desideriamo assicurare la partecipazione di altre associazioni del settore.
Daremo una sede definitiva alla nostra SlashRadio perché possa prendere forma una struttura, un progetto, una unità produttiva capace di stare sulla scena dell’informazione con competenza ed efficacia.
Dovremo promuovere le attività sportive di base, come ci siamo già impegnati a fare, anche mediante il nuovo protocollo d’intesa appena sottoscritto con UISP (Unione Italiana Sport per Tutti), magari con l’organizzazione di un grande appuntamento pubblico nazionale e internazionale che tenga insieme campioni olimpici e paralimpici fianco a fianco con semplici praticanti di base, per consolidare quanto già è stato realizzato nel settore e dare consistenza a un programma pluriennale di sviluppo a ogni livello.
Occorrerà riguadagnare la leadership in seno all’Agenzia per la prevenzione della cecità, a braccetto con quanti vorranno starci accanto, senza però subire prevaricazioni di alcun genere e portando al centro della scena organizzativa e operativa della IAPB le strutture regionali e territoriali fin qui del tutto ignorate.
Dovremo saper stimolare il processo di aggregazione operativa delle nostre grandi istituzioni nazionali e territoriali, con una visione strategica nuova e avanzata che sappia sviluppare la sinergia nell’efficienza e contrastare l’antagonismo sterile, o peggio ancora l’inerzia causata dalla modesta disponibilità di risorse proprie e dall’assenza di obiettivi comuni verso i quali procedere uniti, convinti, determinati.
Analogamente dovremo promuovere in sommo grado il processo di unificazione delle grandi associazioni e federazioni che si muovono e operano nell’area della disabilità, per contribuire alla realizzazione di quel grande fronte comune della Solidarietà Sociale, inteso non solo come momento rivendicativo unitario, ma anche e soprattutto quale nuovo terreno di crescita di valori umani e civili del più alto profilo.
Il rinnovamento dello statuto e della dirigenza del FID (Forum Italiano della Disabilità), sarà già in febbraio il primo banco di prova del nostro impegno.
Dovremo procedere a nuove tappe di quella riforma interna della nostra Unione che comincia proprio con l’adeguamento delle regole associative per costruire quella «casa comune» dei ciechi e degli ipovedenti italiani fondata sul rispetto delle persone, sullo spirito di servizio e sui valori condivisi della solidarietà, della rappresentatività, dell’efficienza.
Insomma, un lavoro enorme!
Un impegno che comincia ogni giorno e non finisce mai.
Un dovere che si nutre dell’unità di intenti e si soddisfa nella tutela delle persone e degli interessi che siamo chiamati a rappresentare.
Non abbiamo davvero tempo per le diatribe e le contrapposizioni.
Non tollereremo violazioni delle regole associative.
Non consentiremo il prevalere di alcun interesse individuale a scapito degli obiettivi generali che riguardano tutte e tutti noi.
All’opera, dunque! Con la generosità, l’impegno e la dedizione di sempre.