Slash Radio Web: Palinsesto della settimana dal 14 al 18 gennaio 2019

Vi ricordiamo la rubrica “Un libro al giorno”, prodotta e curata dal Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”(della durata di cinque minuti), in onda dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: 8.55, 14.50, 18.50 e al termine della programmazione serale.
Dopo “Un libro al giorno”, di mattina, potrete ascoltare a partire dalle ore 9.00 Almanaccando, la rubrica sui fatti del giorno a ritroso nel tempo e a seguire il Meteo. Alle 9.30 l’appuntamento è con Spotlight: notizie di attualità, politica, cultura e sport e approfondimenti a cura di ospiti del mondo del giornalismo.

Segnaliamo come ogni settimana il doppio appuntamento con UiciCom, nei giorni di mercoledì 16, con inizio alle 10.30, per ciò che concerne le notizie, le attività e gli eventi del territorio e della Presidenza Nazionale, e di Venerdì 18, sempre alle 10.30, per il tour di presentazione di tutte le sezioni Provinciali, Intercomunali e dei Consigli Regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS.

Slashbox vi terrà compagnia nei giorni di martedì 15, mercoledì 16 e giovedì 17 Gennaio dalle 15.00 alle 17.30.

Martedì 15 gennaio:
Apriremo la puntata con la poetessa e scrittrice Giovanna Iorio, ideatrice della prima prima mappa sonora mondiale della poesia.
Poi insieme all’autore Carmine Abate presenteremo “Le rughe del sorriso” (Mondadori), romanzo che tratta l’attualissimo tema delle migrazioni dall’Africa verso il nostro paese.
Sinossi: Sahra si muove nel mondo con eleganza e fierezza ed è accesa, sotto il velo, da un sorriso enigmatico, luminoso. È una giovane somala che vive con la cognata Faaduma e la nipotina Maryan nel centro di seconda accoglienza di un paese in Calabria. Finché un giorno sparisce, lasciando tutti sgomenti e increduli. A mettersi sulle sue tracce, “come un investigatore innamorato”, è il suo insegnante di italiano, Antonio Cerasa, che mentre la cerca ne ricostruisce la storia segreta e avvincente, drammatica e attualissima: da un villaggio di orfani alla violenza di Mogadiscio, dall’inferno del deserto e delle carceri libiche fino all’accoglienza in Calabria. Anche quando tutti, amici compresi, sembrano voltargli le spalle, Antonio continua con una determinazione incrollabile la sua ricerca di Sahra e di Hassan, il fratello di lei, geologo misteriosamente scomparso. Dopo aver raccontato l’emigrazione italiana in Europa e nel mondo, Carmine Abate affronta di petto la drammatica migrazione dall’Africa verso l’Italia e lo fa con un romanzo corale e potente. Sahra, la giovane somala che anima il romanzo con la sua presenza (non meno che con la sua assenza), è un personaggio memorabile, destinato a rimanere definitivamente nella galleria dei grandi personaggi letterari femminili. Con naturalezza e autorevolezza, come accade solo con i grandi scrittori, Carmine Abate sa portarci nel cuore della Storia dei nostri giorni, là dove si decide il destino di tutti. E sa coinvolgerci senza artifici ideologici, moralismi o compiacimenti letterari, restituendoci un sentimento del mondo che – malgrado tutto – si apre alla meraviglia di esistere.
Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive a Besenello, in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania con Den Koffer und weg! (1984), cui sono seguiti romanzi di successo e raccolte di racconti. I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, Giappone e in arabo. La collina del vento ha vinto il 50° Premio Campiello.

Mercoledì 16 gennaio:
Con Massimo Vita, vicepresidente dell’ Irifor, parleremo del corso di formazione online “Le pari opportunità per le donne e per le persone con disabilità”, che si terrà dal 25 gennaio al 12 aprile 2019. Per ulteriori informazioni rimandiamo all’apposito comunicato, in onda quotidianamente su Slash Radio Web, presente sul sito www.irifor.eu.
A seguire avremo ai nostri microfoni l’artista Chiara Mu, animatrice dei progetti “Listen To Me”, un viaggio tattile nell’immaginario di chi non possiede immagine ma altri sensi per vedere e comunicare il mondo, e “Talk al buio”, una conversazione al buio sulla visione in arte tramite i sensi.
Alle 16 sarà con noi l’eclettica Gabriella Greison: scrittrice, fisica, giornalista, drammaturga e attrice teatrale per parlare di “Einstein e io” (editore Salani), libro da cui è stato tratto il suo più recente monologo.
Sinossi: 1896, Politecnico di Zurigo. Mileva Marić è l’unica donna ammessa al corso di laurea in Matematica e Fisica. In quegli anni le donne che vogliono studiare, in particolare le materie scientifiche, non hanno vita facile, ma Mileva è intelligente, tenace, preparata e ce la fa. Tra i suoi compagni di classe c’è anche un diciottenne di nome Albert Einstein. I due si innamorano tra i banchi di scuola e, malgrado le difficoltà, iniziano a frequentarsi. Mileva e Albert si sposano e resteranno insieme per vent’anni. A corredo, la musica, le gite con i figli, gli esperimenti mentali, le discussioni al Café Metropol e le ore trascorse insieme a far viaggiare la testa fino alla nascita della teoria della relatività ristretta. Poi il divorzio, che inaugurerà la nuova vita di Einstein, quella del Nobel e del successo. Gabriella Greison ci racconta, attraverso la voce di Mileva, con la sua mentalità scientifica fatta di elenchi, classifiche, amore per i numeri, angoli retti da contare e una memoria formidabile, la loro vita familiare, la vita privata di due teste fatte per la fisica. Sullo sfondo, la società di quegli anni e la loro voglia di cambiare il mondo.
Gabriella Greison è nata a Milano ma vive a Roma. È fisica, scrittrice e giornalista professionista. Si è laureata in fisica a Milano e ha lavorato due anni all’École Polytechnique di Parigi. Ha insegnato per diversi anni fisica e matematica nei licei. Ha condotto varie trasmissioni di divulgazione scientifica per la radio e la TV e collabora con alcune testate giornalistiche. Ha scritto vari libri, tra i quali ricordiamo: Le giacche degli allenatori, Ora che cominciava a piacermi, Prossima fermata Highbury, Dove nasce la nuova fisica. Einstein, Hawking e gli altri alla corte di Solvay, L’incredibile cena dei fisici quantistici, Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo, Storie e vite di superdonne che hanno fatto la scienza, Hotel Copenaghen.

Giovedì 17 gennaio:
Sarà un onore ospitare l’attore e performer Gianfranco Berardi, fresco vincitore del Premio Ubu, in sostanza l’Oscar del teatro italiano.
Inoltre ci occuperemo di uno spinoso caso di cronaca, quello della morte del capo dell’area comunicazione di Monte dei Paschi di Siena David Rossi, attraverso il libro scritto da sua figlia Carolina Orlandi “Se tu potessi vedermi ora” (edito da Mondadori)
Sinossi: La sera del 6 marzo 2013 David Rossi precipitò dalla finestra del suo ufficio, cadendo nel vicolo dietro la storica sede di Monte dei Paschi a Siena. Rossi era il capo dell’area comunicazione della banca: gestiva milioni di euro in sponsorizzazioni ed era stato per anni stretto collaboratore dell’ex presidente della banca Giuseppe Mussari. “Se tu potessi vedermi ora”, scritto dalla figlia Carolina Orlandi, è un memoir bruciante, scritto nel nome del padre, il gesto necessario di una figlia per comprendere le ombre di una storia che per il resto del mondo è soltanto cronaca, ma che per lei è la vita stessa. La sua morte è stata spiegata come un suicidio, ma fin dall’inizio sono emersi degli aspetti inquietanti nella dinamica della caduta e nei suoi retroscena: contraddizioni, dettagli inspiegabili, reticenze, leggerezze. I media si sono occupati della morte di David Rossi, poi se ne sono dimenticati a lungo e infine sono ora tornati a occuparsene. In tutto questo tempo, la ricerca di verità della moglie di David e di sua figlia Carolina Orlandi, non ha conosciuto interruzioni. Carolina, oggi venticinquenne, al suo esordio nella scrittura e nel giornalismo con quest’opera colma di partecipazione eppure scritta con gli occhi asciutti di chi è già abituato a lottare, ci consegna una parte finora invisibile della storia di David Rossi.
Carolina Orlandi (Siena, 1992) ha studiato comunicazione e giornalismo, prima all’Università di Siena, poi alla Scuola Holden di Torino. Appassionata di viaggi e reportage, oggi è impegnata nella narrazione scritta e audiovisiva intorno alle vittime di giustizia e alle loro storie. Se tu potessi vedermi ora (Mondadori 2018) è il suo esordio letterario.

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci, Chiara Maria Gargioli e Renzo Giannantonio.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: – Tramite telefono contattando durante la diretta il numero: 06-92092566 – Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito form di Slash Radio Web , o scrivendo sulla nostra pagina facebook Slash Radio Web. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp Oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato, che vi invitiamo a scaricare, onde averci sempre con voi! Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato: Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers, grazie.