Riparte doppio senso: percorsi tattili alla collezione Peggy Guggenheim

Il tatto è il senso del corpo intero.
Lucrezio
Grazie al grande successo di Doppio Senso. Percorsi Tattili alla Collezione Peggy Guggenheim, innovativo progetto con il quale, nell’autunno del 2015, Palazzo Venier dei Leoni ha aperto il proprio patrimonio artistico al pubblico con disabilità visive, iniziando un processo di sensibilizzazione alla conoscenza dell’arte attraverso il tatto, oggi il museo veneziano è lieto di annunciare un nuovo ciclo di appuntamenti. A partire dal 25, 26 giugno, con cadenza mensile, nell’arco di dodici mesi, una serie di visite guidate e laboratori per non vedenti, ipovedenti e vedenti, adulti e bambini, porterà i partecipanti ad approfondire ulteriori opere della collezione. Si tratta di un percorso che, dal figurativo all’astrazione, condurrà alla conoscenza e a una lettura inedita non solo degli artisti, ma anche delle avanguardie storiche amate e collezionate da Peggy.

In questa sua seconda edizione Doppio Senso prende il via da Studio per Piper (1965), di Mario Ceroli, opera della mostra temporanea Imagine. Nuove immagini nell’arte italiana 1960-1969, esposizione che, con la sua carica fortemente evocativa e immaginifica espressa già nel titolo, ben si colloca nel processo di formazione dell’immagine mentale in vedenti e non vedenti. Le percezioni acquisite dai fruitori man mano che l’analisi, anche di opere della collezione permanente, procede, si integrano progressivamente l’una con l’altra dando luogo a rappresentazioni mentali via via più ricche e complesse. Il progetto, ideato e curato da Valeria Bottalico, assume quest’anno una rilevanza culturale ancora più significativa per l’assoluta importanza dei singoli lavori analizzati che rappresentano i principali movimenti artistici del XX secolo. Saranno proposte per l’occasione più sequenze di lettura delle opere, per spiegarne i passaggi e favorire la ricreazione dell’immagine mentale, attraverso anche una pluralità di rimandi tematici, una graduale progressione dall’informazione base a quella più dettagliata. Alcune opere della collezione saranno riprodotte in rilievo per la fruizione tattile e accompagnate da schede tecniche descrittive redatte in Braille e in carattere grafico ad alta leggibilità. I testi delle schede saranno scaricabili in formato testo e audio all’interno della pagina dedicata al progetto, presente sul sito del museo nella sezione ‘accessibilità’, sia in italiano che in inglese. Come nel corso della prima edizione, al termine di ogni esplorazione tattile condotta da Valeria Bottalico è previsto un laboratorio, con l’artista non vedente Felice Tagliaferri, che aiuterà a consolidare l’immagine mentale formata dell’opera d’arte fruita.

Doppio Senso nasce con l’obiettivo di promuovere il ruolo sociale ed educativo del museo come luogo di incontro e di inclusione, nonché di valorizzare il suo immenso patrimonio culturale, rendendolo accessibile a tutti, in linea con la “mission” della Collezione Peggy Guggenheim, ovvero di contribuire alla conoscenza e alla diffusione dell’arte moderna e contemporanea in Italia e nel mondo.

Le visite e i laboratori seguiranno il seguente calendario, con un appuntamento al mese, il sabato dedicato agli adulti, la domenica ai bambini dai 6 ai 12 anni. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni: doppiosenso@guggenheim-venice.it / tel. 041.2405401/444.
1° appuntamento: 25/26 giugno
2° appuntamento: 9/10 luglio
3° appuntamento: 24/25 settembre
4° appuntamento: 22/23 ottobre
5° appuntamento: 26/27 novembre
6° appuntamento: 17/18 dicembre
Doppio senso: percorsi tattili alla Collezione Peggy Guggenheim è realizzato in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus, e gode del patrocinio di ICOM Italia (International Council of Museums). Il programma è reso possibile grazie al contributo di The Gordon and Llura Gund Foundation, Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz e Kirsh Foundation.
Valeria Bottalico è ricercatrice e formatrice nell’ambito dell’accessibilità museale e socio ICOM (International Council of Museums) Italia e membro delle Commissioni tematiche “Educazione e Mediazione” e “Accessibilità museale”. Collabora con diverse istituzioni museali e istituti scolastici per cui progetta e coordina attività educative con attenzione ai temi dell’accessibilità. Da cinque anni sta conducendo una ricerca dedicata alla mediazione e alla fruizione del patrimonio culturale per un pubblico di persone non vedenti e ipovedenti in chiave inclusiva.

Felice Tagliaferri è uno scultore non vedente noto a livello internazionale e fondatore della Chiesa dell’Arte, scuola di arti plastiche. Le sue creazioni sono sculture “non viste”, che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l’uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Lavora con materiali diversi: creta, marmo, legno o pietra, ed è anche insegnante. La sua arte è stata definita da diversi esperti del settore “arte sociale” per l’impegno che caratterizza le sue mostre.