Mantova – Comunicato straordinario del 12 marzo 2020

“Carissime e Carissimi,

torno a voi per condividere alcune informazioni utili. Stante il perdurare dell’emergenza sanitaria in continua evoluzione dovuta all’espandersi del contagio da Coronavirus COVID 19, recepite e già attuate le disposizioni in materia, sono a comunicarvi con la presente, alcune azioni che, anche per la nostra sezione, rimarranno tali almeno fino alla data del 3 aprile 2020 compreso: Gli uffici sono chiusi al pubblico e riceveranno su appuntamento, solo per eventuali esigenze o questioni di carattere urgente. Potete contattare telefonicamente la sezione che rimane comunque operativa a distanza, lasciando un messaggio sulla segreteria telefonica al numero 0376/32.33.17, oppure inviando una e-mail a uicmn@uiciechi.it segnalando la motivazione e/o la richiesta di intervento, per essere ricontattati.

Per tale periodo, sono sospesi tutti i servizi, accompagnamento, orientamento e mobilità, download del libro parlato… Il servizio di patronato sarà svolto solo su appuntamento per pratiche urgenti o in scadenza, previa garanzia che le persone che si debbono incontrare non siano più di due contemporaneamente, e che siano in perfetto stato di salute e protette dai dispositivi (mascherina e disinfezione delle mani con amuchina).

Si manterranno i contatti telefonici e via Whatsapp con i soci, mediante i riferimenti della Presidente Mirella Gavioli cell. 333.92.81.815, e con i dirigenti di cui siano stati forniti in precedenza i contatti da parte degli stessi.

SERVIZIO FORNITURA BENI DI PRIMA NECESSITA’: Si comunica che il comune di Mantova, per i cittadini ultra 70enni e per le persone con disabilità visiva in stato di  particolare difficoltà residenti sul territorio di Mantova, ha attivato un servizio di “SPESA A DOMICILIO”, per l’approvvigionamento di beni di prima necessità e farmaci contattando il n. 0376.37.68.60.

Rimango a disposizione per trovare soluzioni a particolari emergenze, suggerisco alle persone in difficoltà residenti in altri comuni sul territorio, di contattare i servizi sociali e verificare se siano già attive analoghe iniziative.

Ricordo che, per i più tecnologici, è molto funzionale il servizio di prenotazione della spesa mediante l’applicazione “Supermercato24” a cui aderiscono varie catene di esercizi commerciali, oppure esselunga a casa, così come ci sono svariate applicazioni che consentono di ordinare i pasti preferiti a domicilio come food racer’s o just eat. Suggerisco di provare a contattare i propri esercenti di fiducia i quali, anche se ad attività chiusa per l’emergenza, potrebbero essersi organizzati per il servizio a domicilio.

Assemblea dei soci: la nostra assemblea, programmata per il giorno sabato 18 aprile 2020, ad oggi, rimane confermata tuttavia, qualora non vi fossero sufficienti garanzie per poterla convocare, si valuterà uno slittamento in accordo con la presidenza regionale e nazionale di cui seguirà regolare convocazione.

Volontari del servizio civile e di pubblica utilità: il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, così come il tribunale e il servizio UEPE, da lunedì 9 marzo, è stata stabilita la sospensione dei progetti sul territorio della Lombardia e, successivamente, su tutto il territorio nazionale, precisando che tali sospensioni si applicano, allo stato attuale, fino al 3 aprile 2020 compreso.

Centro Regionale Tiflotecnico: La showroom presso la sede UICI in via Mozart 16 a Milano rimarrà chiusa fino al 3 aprile p.v.; il Centro sarà comunque raggiungibile via mail tiflotecnico@uicilombardia.org o telefonicamente (02-87.17.68.81).

Riportando di sotto una riflessione dello psicologo Raffaele Morelli, invito tutti a prendere con serietà e senso di responsabilità la situazione che si è creata e che si sta sviluppando, a seguire scrupolosamente le indicazioni che ci vengono fornite mediante i vari canali di comunicazione e che riguardano ciascuno di noi e dei nostri familiari, e di conservare quella dose di fiducia e positività che ci può aiutare a curare meglio e a sconfiggere questo virus, permettendoci di ritornare quanto prima alla normalità della nostra quotidianità sicuramente rinforzati nei sentimenti, nei comportamenti e nello spirito. E questo periodo di “Quaresima” ci possa aiutare a riflettere anche in questo senso. A tutti invio baci ed abbracci non contagiosi… e uno speciale sorriso e pensiero di vicinanza e affetto sincero, che mi auguro possa essere invece positivamente contagioso per tutti”.

La vostra Mirella

Bellissima riflessione dello psicologo Morelli
“Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte. Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare… In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in primis e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l’economia collassa, ma l’inquinamento scende in maniera considerevole. L’aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira… In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class. In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati nè domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all’altro, arriva lo stop.

Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro. Sappiamo ancora cosa farcene? In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia. In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel “non-spazio” del virtuale, del social network, dandoci l’illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto. Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato? In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l’unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunità, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro. Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci. Perchè col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto. Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo.”

(Cit. F. MORELLI)