L’Unione Europea dei Ciechi ai Ministri UE: “Il nostro diritto di accedere al web non è negoziabile”

Mentre i 28 Ministri europei si apprestano a partecipare oggi 12 giugno a Bruxelles alla riunione del Consiglio Telecomunicazioni, nel corso della quale si discuterà la Relazione intermedia della Presidenza Lettone in merito alla Direttiva sull’accessibilità dei siti web degli enti pubblici l’Unione Europea dei Ciechi (EBU) chiede ai Ministri di respingere le proposte della Presidenza volte a ridurre drasticamente il campo di applicazione della suddetta proposta di Direttiva.

La relazione della Presidenza, paradossalmente, propone che solo un numero molto limitato di siti web pubblici sia accessibile ai disabili. Si suggerisce inoltre che le applicazioni (app), che sono oggi di gran lunga la modalità più comune con cui le persone accedono ai servizi e ai contenuti on-line, siano escluse dalla direttiva. Il Presidente dell’EBU, Wolfgang Angermann, dichiara: “Siamo 30 milioni di persone non vedenti e ipovedenti in Europa. Siamo anche cittadini e consumatori. Usiamo smartphone e applicazioni per accedere ai contenuti. Queste proposte sono inadeguate al raggiungimento degli obiettivi della direttiva”.
Con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD) gli Stati membri si sono impegnati a garantire alle persone con disabilità la parità di accesso alle informazioni. L’Unione europea e la maggior parte degli Stati membri hanno ratificato la Convenzione, ma le proposte che verranno discusse venerdì sono totalmente in contrasto con le disposizioni di legge vincolanti stabilite dalla Convenzione stessa, agli articoli 4, 9, 21, 29, 30 e 33.
Il Parlamento europeo, a stragrande maggioranza, ha adottato nel febbraio 2014 una serie di emendamenti migliorativi della proposta originaria. Da allora, non vi è stato alcun progresso significativo della direttiva in seno al Consiglio. “I Ministri, palesemente, non hanno dato a questo dossier la priorità che merita”, sottolinea Angermann “impedendoci così di accedere alle informazioni e ai servizi online che tutti gli altri danno per scontati. Questo è inaccettabile. ”

L’EBU fa appello ai Ministri affinché respingano qualsiasi proposta che limiti l’accesso delle persone non vedenti ai contenuti online. Le persone non vedenti e ipovedenti devono essere in grado di fare acquisti on-line e accedere alla stessa gamma di servizi pubblici e privati on-line ??di cui usufruiscono gli altri cittadini. L’EBU ha pubblicato una serie di raccomandazioni per il Consiglio nel maggio 2014 e sollecita i ministri a tenerne conto.

“I Ministri devono riconoscere che oggi la maggior parte delle persone accedono regolarmente ai contenuti tramite dispositivi mobili e che le app sono, anche per noi, il modo più semplice per accedere a servizi e informazioni”, ribadisce Angermann, “Il nostro diritto di accedere al web non è negoziabile – i Ministri devono passare all’azione.”

L’EBU sollecita tutti i 28 Ministri a opporsi alle limitazioni, a dare priorità al lavoro sulla direttiva durante la prossima Presidenza e a sostenere il diritto delle persone non vedenti alla parità di accesso alle informazioni e ai servizi online.