L’Irifor e l’autonomia – “Un cane per amico”, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Quando per il secondo anno è arrivata all’Istituto la proposta della Commissione Cani guida di realizzare una seconda edizione del raduno per possessori di cani guida e per coloro che stanno pensando di accoglierne uno, abbiamo accolto con gioia la proposta perchè siamo convinti che l’autonomia di chi non vede sia più che mai importante e quella che assicura il nostro amico a quattro zampe è, per tanti aspetti, insuperabile.

Il cane si integra con il suo conduttore e il conduttore si integra con il suo cane creando un connubio mirabile.

Ci auguriamo che l’esperienza si possa ripetere anche in altri luoghi del nostro paese ma soprattutto che possa proseguire per molti anni.

Qui di seguito riportiamo la relazione conclusiva del secondo campo, così come predisposta da chi ha coordinato il campo.

Ringraziamo i cagnoni e quanti hanno lavorato per la buona riuscita di questa seconda esperienza e tutti coloro che vi hanno partecipato.

 

RELAZIONE FINALE CAMPO ESTIVO CON CANI GUIDA

Codice identificativo: n. 25/17.

Dal 1 al 10 agosto 2016 presso Casa Fontane a Barcis (Pn) si è svolto il campo estivo con i cani guida per ciechi, giunto alla sua seconda edizione. L’iniziativa è nata ed è promossa con convinzione dalla commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, pensata come momento di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide e non ultimo, come occasione di svago e gioco per i cani stessi.

Al campo hanno preso parte 9 possessori di cane guida e 4 futuri possibili utilizzatori di questo aiuto alla libera mobilità (2 di loro hanno già formalizzato richieste in tal senso), provenienti da varie regioni d’Italia, di età compresa tra i 16 e i 70 anni.

Il campo è stato guidato da personale docente composto da 4 istruttori di orientamento e mobilità ed autonomia personale, di cui 2 sono in aggiunta anche addestratori di cane guida per ciechi. Oltre a questi operatori, hanno rafforzato l’equipe docente anche due componenti della commissione cani guida U.I.C.I., che hanno alternato la loro presenza (5 giorni a testa), sostenendo direttamente le proprie spese di partecipazione, coadiuvando il coordinamento delle attività e dei momenti di condivisione in gruppo, mescolandosi ai partecipanti per mettere in comune le loro esperienze e conoscenze.

Fin dall’inizio c’è stata molta cura nella creazione del gruppo, è stato dedicato tempo alla presentazione dei singoli partecipanti, all’esposizione delle proprie aspettative, difficoltà e ed esigenze, capacità di mobilità autonoma con il cane e con altri ausili. Una volta messe le basi attraverso la reciproca presentazione di partecipanti ed operatori, sono iniziate le attività: conoscenza del paese di Barcis, esplorazione della Val Cimoliana attraverso escursione intorno al lago di Barcis e nella foresta del Prescudin, raggiungimento e ristoro presso la malga Pian Piagnon e la visita del Museo accessibile della Civiltà Montana con esplorazione tattile di flora e fauna locale, oltre ad oggetti lignei dei secoli scorsi.

Quotidianamente si sono tenuti incontri di gruppo sia strutturati che meno formali, inseriti anche nelle attività di movimento all’esterno, in cui le persone che già si avvalgono dell’aiuto del cane guida si confrontavano tra loro sulle difficoltà e con chi ancora non ha fatto questa esperienza, spaziando su vari aspetti: come comportarsi nella relazione con il cane e con il mondo esterno alla coppia cieco/cane (famiglia, amici, estranei),  come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si gestisce quando è libero, come si spazzola, come si asciuga, sessioni di esercizi di obbedienza, richiamo e gioco, come affrontare le difficoltà di accesso ai diversi luoghi della vita quotidiana in compagnia della propria guida.

I cani inoltre hanno avuto numerosi momenti di svago, liberi da guinzagli e pettorine, tramite la possibilità di tuffarsi indisturbati nel lago di Barcis, situato a pochi metri dall’uscita della struttura ospitante, dando vita a parentesi di allegria e gioco collettivo per gli animali.

In merito ai 4 partecipanti in attesa di avere un cane guida, sono stati riservati momenti individuali di lavoro con l’ausilio del bastone bianco, poi messi alla prova e raffinati durante le escursioni e le passeggiate, così che tutte le persone con disabilità visiva hanno potuto camminare in autonomia apprezzando il valore di questa riacquisita libertà. Durante alcune escursioni i non vedenti che si avvalgono del cane guida da maggior tempo, hanno permesso in loro presenza che i propri cani guidassero coloro che ancora non hanno potuto sperimentare questo ausilio, consentendone una prova in prima persona utile a future scelte.

Sono state inoltre proposte ulteriori attività di autonomia, collegate in modo meno diretto con il cane guida: escursione a bordo di un quad con una guida vedente, momento in cui alcune persone cieche hanno guidato loro stesse il quad su rettilinei grazie alle indicazioni degli autisti dei mezzi; inoltre lle acque del lago di Barcis hanno permesso un giro con kayak monoposto durante il quale le persone non vedenti pagaiavano autonomamente seguendo i suggerimenti dei canoisti rimasti a  riva; infine si è tenuta la visita di una forra in mezzo al lago, raggiunta grazie ad un gommone.

A conclusione del campo, anche quest’anno, sono stati fotografati tutti i nove cani presenti, i quali al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sulla riva del lago di Barcis e, al successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile, manifestando insieme la nostra e la loro gioia.

Dalla condivisione finale è scaturita la richiesta di ripetere esperienze similari anche durante l’inverno e nei prossimi anni, permettendone l’accesso anche a chi vi ha già preso parte, non solamente riservandole a chi manifesti interesse a partecipare per la prima volta

Questo campo estivo è stato molto utile perché ha rappresentato una nuova importante occasione di incontro, reciproco confronto e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida per muoversi, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di mobilità e per chi lavora con competenza e passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, con lo scopo di accrescere la qualità della vita di ogni persona con disabilità visiva.

Ada Ammirata, Elena Ferroni

componenti Commissione Cani guida U.I.C.I.