Lettera aperta ai consiglieri d’amministrazione IAPB, di Giovanni Taverna

Autore: Giovanni Taverna

Gentili signori, in merito alle note vicende legate al cambiamento dello statuto IAPB tengo a precisare che dalle registrazioni del consiglio nazionale UICI si evince chiaramente che l’intervento dei probiviri è stato richiesto allo scopo di chiarire se determinati comportamenti di alcuni nostri rappresentanti abbiano o meno comportato un danno oggettivo a UICI; unitamente si evince che nel consiglio e nelle sue decisioni non si ritrova alcun pregiudizio nei confronti delle persone interessate e addirittura un intervento esplicita che nessuno debba ritenere pregiudicato l’operato di chicchessia prima di un giudizio definitivo e che in qualsiasi caso a nessuno si toglierà mai più il titolo di socio UICI tramite decisione dei probiviri. Pertanto alcune affermazioni che si ritrovano in diversi scritti da voi proposti sono destituiti di ogni fondamento e rappresentano una interpretazione del tutto personale pur legittima ma distorta. Invece ciò che non compare in alcun scritto tra i vari circolanti è una vostra indicazione che costituisca risposta chiara e definitiva ad una semplice domanda che in tanti si pongono tra i destinatari delle vostre missive: quale ragione o quale richiesta e da parte di chi vi abbiano convinto a stravolgere uno statuto imperante da lustri senza che nessuno abbia mai sollevato alcuna critica in proposito? Credo che sarebbe molto più utile a tutti esprimere esplicitamente tali ragioni invece di discutere su questioni procedurali e di diritto bizantino. Credetemi, una risposta chiara a questa domanda sarebbe la difesa migliore del vostro operato, quindi l’attendo fiducioso. Distinti saluti.

Giovanni Taverna

Consiglio Nazionale UICI