La fortuna è cieca, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

La lunga maratona dell’Unione nelle città italiane

Il 25 giugno scorso è accaduto qualcosa di nuovo, di eccezionale per la nostra Unione!
Tutti insieme, tutti nello stesso momento, in tutta Italia, ci siamo offerti al pubblico per allacciare e intrattenere quel dialogo con la cittadinanza che rimane l’essenza stessa di ogni nostra azione e che costituisce il cosiddetto “lievito madre” di ogni nostra iniziativa.
Centinaia di dirigenti associativi, di volontari, di collaboratori, nelle piazze e nei luoghi più frequentati delle città italiane, hanno portato tra la gente la presenza e la parola dell’Unione; hanno mostrato e raccontato il nostro impegno e il nostro lavoro; hanno offerto e dato in dono alcuni tra i nostri servizi più preziosi legati alla protezione della vista e dell’udito, all’assistenza scolastica, alla mobilità, all’orientamento, alle attività sportive di base.
Man mano che procedevamo nei nostri collegamenti radio con le varie città d’Italia, non credevamo alle nostre orecchie, mentre saliva l’emozione per quel fenomeno straordinario che si stava materializzando dinanzi a noi:
sì, c’eravamo proprio tutti!
Da Bolzano a Palermo, da Cagliari a Milano, a Salerno, Campobasso, Siena, Reggio-Emilia, Catanzaro, Como, Biella, Vicenza, Isernia, Pesaro, Genova, Ascoli, Avellino, Ferrara, Livorno, Asti, Ravenna…
E poi tanti, tanti altri luoghi ancora… In una girandola di collegamenti e di presenze, a testimoniare un lavoro intenso e un impegno straordinario.
Tra le tante voci, da ogni piazza, centro commerciale, stabilimento balneare, si sono inserite nel corso della giornata le testimonianze autorevoli di amici giornalisti, di esponenti del mondo dell’associazionismo sportivo come UISP e Lega Calcio dilettanti.
E poi quel collegamento con Felice Facchetti nel corso del quale abbiamo raccontato dell’impegno della Lega Calcio di serie A in favore della causa dei ciechi e degli ipovedenti italiani: la seconda giornata del campionato di serie A 2016-2017, infatti, darà visibilità all’Unione con striscioni e annunci speciali prima della partita e con i Capitani delle due squadre in uscita dagli spogliatoi per mano a bambini e ragazzi non vedenti, per riaffermarne il Diritto all’uguaglianza delle opportunità, in particolare nelle pratiche sportive, come tutti gli altri loro coetanei.
Con il procedere della giornata, con il sovrapporsi e l’aggiungersi delle voci, delle proposte, delle idee, delle iniziative, ci si rendeva conto che la vendita dei biglietti della nostra lotteria nazionale Louis Braille, certo importantissima e oggetto principale dell’iniziativa, assumeva comunque il vero senso che volevamo darle: una occasione, un pretesto, una opportunità per uscire dal guscio, per stare in mezzo alla gente, per dare forma e continuità a quel rapporto solidale con chi vive ogni giorno accanto a noi e magari, a volte, manca dell’informazione sufficiente a fargli cogliere la diversità e la differenza.
Facciamoci conoscere! Facciamoci vedere!
Facciamo della nostra causa e delle nostre difficoltà, non tanto un limite, ma piuttosto una opportunità, una ragione per vivere, per sfidare il buio e l’isolamento, per imparare a stare in mezzo agli altri, vivendo i problemi di tutti e portando le nostre specificità.
Una lezione ci viene dall’esperienza esaltante del 25 giugno: la forza dell’Unione risiede nella sua capacità di misurarsi tra la gente, di dialogare con la gente.
Una conferma ci viene dall’esperienza esaltante del 25 giugno: la forza dell’Unione risiede nella sua presenza compatta e determinata; nell’unità degli intenti e degli obiettivi; nell’entusiasmo contagioso e coraggioso dei suoi dirigenti in ogni angolo d’Italia.
Una lezione e una conferma che testimoniano ancora una volta la forza della nostra storia centenaria, insieme alla fiducia nel nostro futuro, segnato dall’umiltà dell’impegno di noi tutti, continuatori dell’opera del nostro Padre Fondatore Aurelio Nicolodi, dal 1920 al servizio di un sogno.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale