La dolcezza del sole settembrino, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Il soggiorno settembrino programmato anche quest’anno dalla Commissione nazionale anziani si è svolto con un insolito dinamismo coinvolgendo vivacemente quanti, ed erano davvero molti, avevano da tempo preferito godere di quel mare accogliente, ricco ancora del tepore del sol leone, ben lontano dalla severità autunnale e perfettamente aperto ad una amichevole accoglienza.
Eravamo tutti predisposti a cogliere il frutto di quindici giorni colmi di iniziative e di serenità.
Posso infatti senza ombra di dubbio affermare che si è trattato di un soggiorno dinamico e interessante in cui ognuno, volendolo, ha potuto trovare la propria possibilità di dimenticare momenti vuoti e di solitudine: Una giornata particolare di festeggiamenti per celebrare il venticinquesimo di matrimonio di amici carissimi, un pomeriggio dedicato alla conoscenza reale del metodo di autodifesa, serate di apertura alla reciproca conoscenza, pomeriggi offerti per una intera settimana da Katia Caravello per incontrare gruppi di persone che desideravano aprirsi e dialogare con lei, un concerto pianistico offerto da un amabilissimo concertista che aveva scelto di condividere con tutti noi l’esperienza settembrina a Tirrenia, un bellissimo torneo di showdown, il gioco dedicato a incontri a scopone e briscola e, per concludere, un corroborante concerto di canzoni scelte anni 70, di folklore e gospel, un trattenimento musicale davvero accattivante.
Non va dimenticata la bella escursione a Lucca durata un pomeriggio solamente e, forse proprio anche per questo, ricca di sorpresa, di arte e di conoscenza storica di una piccola città che gode di un profumo quasi paesano e si adagia sul proprio passato per godersi tutta la realtà del suo presente.
Non va certo sottaciuta la scelta di molti di profittare delle lezioni di computer e di utilizzo dell’iPhone offerte da Nunziante Esposito e va ancora elogiata l’attenzione particolare dello staff alberghiero.
Ancora una volta, dunque, l’attività sociale offerta dalla nostra Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha trovato una conclusione più che interessante e rigenerante.
Anche in questa occasione, dunque, il soggiorno marino anziani 2015 resterà certamente nel nostro ricordo come un vissuto colmo di corroborante amicizia.

Cesare Barca