Ipotesi di riforma delle pensioni

La pensione anticipata quota 100, ambita e desiderata da molti lavoratori vicini al pensionamento, rischia di trasformarsi in uno svantaggio: all’idea iniziale, che prevedeva la possibilità di ottenere la pensione al semplice raggiungimento della quota 100, senza vincoli di età o di contribuzione minima, si è ora sostituita la proposta che prevede il pensionamento con quota 100, con un’età minima di 64 anni ed una contribuzione minima di 36 anni. Non solo: i contributi figurativi validi per il diritto alla pensione non potranno superare i 3 anni nell’arco della vita lavorativa e si dovrà applicare il ricalcolo contributivo dal 1996. Inoltre, secondo una delle più recenti ipotesi, la pensione quota 100 sostituisce la pensione anticipata ordinaria, quella che ad oggi può essere ottenuta con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne: questo comporterebbe, in pratica, l’addio alla pensione prima dei 64 anni di età. L’addio dovrebbe riguardare anche la pensione anticipata contributiva, quella che attualmente può essere raggiunta con 63 anni e 7 mesi di età e 20 anni di contributi, dai soli lavoratori soggetti al calcolo contributivo della pensione. E la pensione anticipata precoci quota 41? Il requisito contributivo dovrebbe essere portato a 42 anni di contributi e la possibilità di ottenere il trattamento estesa anche ai lavoratori non precoci, ma appartenenti alle sole categorie tutelate. Addio anche all’Ape sociale, l’anticipo pensionistico pagato dallo Stato che può essere richiesto dai 63 anni di età, mentre l’Ape volontario proseguirà, ma solo sino al 31 dicembre 2019. Restano un’incognita, invece, la proroga dell’opzione Donna e la nona salvaguardia. Tante opzioni “sul piatto”, dunque, ma ancora nulla di certo: cerchiamo allora di fare il punto della situazione sulla pensione anticipata e di capire quali saranno le nuove regole e che fine faranno i nuovi trattamenti.

Indice
• 1 Quota 100: come funziona
• 2 La quota 100 sostituisce la pensione anticipata?
• 3 La quota 100 sostituisce la pensione anticipata contributiva?
• 4 Quota 41 e quota 42: quale pensione?
• 5 Ape volontario, sino a quando può essere richiesto?
• 6 Ape sociale, sino a quando può essere richiesto?
• 7 L’opzione Donna sarà prorogata?
• 8 La nona salvaguardia sarà attuata?
• 9 Pensione anticipata addetti ai lavori usuranti e notturni: cambia qualcosa?

Quota 100: come funziona
La pensione quota 100 consiste nella possibilità di uscire dal lavoro quando la quota, cioè la somma dell’età e degli anni di contributi, è uguale a 100. Potrebbe pensionarsi con la quota 100, ad esempio, chi ha 60 anni di età e 40 anni di contributi, o chi possiede 63 anni di età e 37 di contributi, o 65 anni di età e 35 anni di contributi. Purtroppo, però, per assicurare la sostenibilità della quota 100, è stato previsto un limite d’età minimo di 64 anni, assieme a un minimo di 36 anni di contributi.
Inoltre, la pensione dovrebbe essere ricalcolata col sistema contributivo, normalmente penalizzante, per le annualità dal 1996 in poi, a prescindere dal possesso di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995: calcolo misto, dunque, anche per chi avrebbe diritto al sistema retributivo sino al 2011. Questa novità non creerà problemi a quei contribuenti che hanno già diritto al calcolo misto della pensione (ossia al calcolo retributivo sino al 31 dicembre 1995, poi contributivo, in quanto possiedono meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995), ma potrebbe portare delle penalizzazioni tutt’altro che irrilevanti a chi, possedendo almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, ad oggi ha diritto al calcolo retributivo della prestazione sino al 31 dicembre 2011.
La quota 100 sostituisce la pensione anticipata?
Ad oggi, non è stato chiarito se la pensione quota 100 si affiancherà alla pensione anticipata ordinaria già esistente, oppure se la sostituirà. Nel secondo caso, a perderci sarebbero i pensionati con carriere lunghe e continuative, che dovrebbero attendere i 64 anni per uscire dal lavoro, anziché uscire con 42 anni e 10 mesi di contributi (o 41 anni e 10 mesi se donne). Perderebbero inoltre i lavoratori aventi diritto al calcolo retributivo, che verrebbe di fatto cancellato per la pensione anticipata e resterebbe in piedi per la sola pensione di vecchiaia.
La quota 100 sostituisce la pensione anticipata contributiva?
Non si sa nemmeno se la quota 100, oltre a sostituire la pensione anticipata ordinaria, sostituirà la pensione anticipata contributiva, alla quale hanno diritto i lavoratori che:
• non possiedono contributi precedenti al 1996, oppure hanno versato contribuzione solo presso la gestione Separata Inps o hanno optato per il computo in questa gestione;
• possiedono almeno 20 anni di contributi;
• hanno almeno 63 anni e 7 mesi di età;
• hanno diritto a una pensione almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale.
Quota 41 e quota 42: quale pensione?
La pensione quota 41 è la pensione anticipata riservata ai lavoratori precoci, cioè a coloro che possiedono almeno 12 mesi di contributi da effettivo lavoro versati prima del compimento del 19° anno di età. Ad oggi, per ottenere la pensione anticipata quota 41 bisogna appartenere a una delle seguenti categorie tutelate: disoccupati di lungo corso, caregiver (che curano un familiare convivente disabile sino al 2° grado), invalidi dal 74%, addetti ai lavori gravosi, addetti ai lavori usuranti.