Il progetto Visal e l’attività socio-culturale  a favore delle persone anziane con disabilità visiva, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Bratislava-Slovacchia
Una città pulsante che ha ospitato un incontro intenso di impegno civile.

Nei giorni 2-3 ottobre 2014 si è tenuta una conferenza di particolare rilievo che ha fornito precise indicazioni in relazione ad una attività di impegno civile  nei riguardi di una popolazione anziana sempre più numerosa affetta da disabilità visiva, una popolazione complessiva che cerca un nuovo respiro di vita e di inclusione.
Il progetto VISAL (Visually Impaired Seniors Active Learning – Apprendimento Attivo degli Anziani con Disabilità Visiva), nato due  anni orsono, si è posto esattamente questo traguardo  promuovendo e diffondendo il concetto fondamentale di favorire e organizzare l’apprendimento permanente per le persone in età avanzata.
La partecipazione attiva alla conferenza VISAL è stata numerosa:  65 persone provenienti da 24 paesi europei hanno potuto approfondire il contenuto complessivo del progetto e fornire utili suggerimenti per avviare un confronto costruttivo e per diffonderne le linee portanti in tutta Europa e non solo.
Serena e determinata l’accoglienza di apertura offerta da Branislav Mamojka, presidente dell’Unione Slovacca dei Ciechi e degli Ipovedenti e successivamente l’Eurodeputato Miroslav Mikolášik ha sottolineato  l’opportunità che l’apprendimento permanente avvenga attraverso rapporti e scambi intergenerazionali.
Numerosi gli interventi sempre precisi e qualificanti e davvero intenso il lavoro complessivo svolto durante due giorni soltanto, due giorni in cui ognuno ha potuto riflettere, intervenire e soprattutto apprendere o meglio assorbire lo spirito complessivo del progetto VISAL e dell’urgenza di una sua diffusione razionale e organica.

A conclusione dell’incontro abbiamo avvicinato Romain Ferretti, responsabile dei progetti dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU), che ha ribadito con chiarezza le linee del progetto e della sua realizzazione.
Cesare Barca:  Cos’è il progetto VISAL?
Romain Ferretti: Il progetto VISAL è un progetto europeo finanziato dalla Commissione Europea, che è durato due anni e si conclude  a fine ottobre, volto a rinforzare le capacità, la fiducia in sé e la  stima di sé delle persone anziane con disabilità visiva per le quali purtroppo non esisteva, fino a oggi,  alcuna formazione neanche informale.
CB: Pensate che il risultato ottenuto fino a questo momento sia sufficiente?
RF: Sì, assolutamente, poiché abbiamo, come previsto, ideato e prodotto una guida destinata a moderatori nazionali che, grazie a essa, possono organizzare un intero corso VISAL  costituito da 7 sessioni, ognuna di due ore e mezza, rivolte a gruppi composti da 8-10 persone  anziane con disabilità visiva. Questi moderatori possono quindi beneficiare di uno strumento operativo che attualmente esiste in inglese, in croato, in slovacco, in tedesco e in olandese e che speriamo venga presto tradotto in italiano, in francese e in spagnolo. Questo è il primo risultato e quello di cui  siamo più fieri.  Inoltre, abbiamo potuto, durante i due anni del progetto, organizzare 126 sessioni di formazione in Austria, Croazia, Slovacchia e Regno Unito che hanno permesso a 169 persone anziane con disabilità visiva di poter rendersi conto di avere il loro posto nella società e di dover “prendere le redini del proprio impegno”. Si tratta di un risultato davvero importante per noi, tanto più che alcune persone con minorazione visiva che hanno partecipato a questi seminari, queste sessioni di formazione, hanno in seguito organizzato i propri eventi, e questo è un altro risultato. Quattro  conferenze nazionali sono state organizzate sempre in Austria, in Croazia, in Slovacchia e in Regno Unito sul tema della disabilità visiva, dell’invecchiamento della popolazione, dell’istruzione permanente, dell’impegno civico e queste conferenze sono state organizzate proprio dalle persone che hanno seguito le sessioni di formazione VISAL. Sono davvero ottimi risultati.
CB: Quali  sono quindi le speranze per il domani?
RF: Fa bene ad utilizzare questa parola  perché  noi  riponiamo molta speranza in questo progetto. Ieri e oggi ci siamo infatti riuniti in occasione della conferenza finale del progetto qui a Bratislava e abbiamo raccolto chiaramente l’espressione di interesse da parte di molte associazioni nazionali di persone con disabilità visiva che desiderano trasferire questo progetto e organizzare a loro volta nei propri Paesi alcune sessioni di formazione VISAL. Tenteremo quindi, nella misura in cui possiamo, di formare e di aiutare queste strutture a formare nuovi moderatori, nuovi coordinatori a livello nazionale affinché sia il punto di partenza di una nuova avventura a livello nazionale per il progetto VISAL.
CB: Siete contenti?
RF: Sì, assolutamente, io sono una persona sempre molto soddisfatta e qui lo sono ancora di più,  perché posso sentire l’atmosfera e l’entusiasmo intorno a questo progetto  da parte di tutti i partecipanti alla conferenza finale.
CB: La ringrazio molto

Cesare Barca