Il “network dell’inclusione”, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Cari amici,
è mio privilegio informarvi che la Federazione Pro Ciechi, nell’ultima seduta del suo CDA, tenuta lo scorso 17 Marzo, ha approvato all’unanimità una proposta davvero “rivoluzionaria” sull’inclusione scolastica.
Infatti, su proposta del Presidente Nazionale dell’UICI Mario Barbuto e del consigliere Michele Borra, nella consapevolezza di dover fugare a tutti i costi tentativi maldestri di anacronistici e pericolosi ritorni a “fantomatiche” scuole speciali per bambini ciechi e che l’attuale sistema del sostegno scolastico ha bisogno assoluto di un supporto, si è deliberato di costituire un “coordinamento” tra tutti i nostri centri di consulenza tiflodidattica, gli Istituti per ciechi più rappresentativi in Italia (Genova, Milano, Trieste, Bologna, Assisi e Roma), i c.c.t. della Biblioteca “Regina Margherita”, le sedi provinciali dell’I.Ri.Fo.R., nonché le Facoltà di Scienze della Formazione ed i CTS territoriali interessati, per dare vita ad un vero e proprio “network od authority dell’inclusione”.
Ciò perché, a nostro modesto avviso, il vero “male scolastico” del sistema del sostegno destinato ai disabili visivi italiani è consistito nel fatto che l’Unione ed i suoi Enti collegati hanno avuto finora a disposizione tante risorse, ma che tali risorse non sono state quasi mai collegate tra di loro ed utilizzate con una “visione” d’insieme.
Pertanto, con la “messa in rete” delle strutture di cui sopra e con la costituzione del sopracitato “network od authority dell’inclusione”, la Federazione intende porre fine a tale “scolleganza” tra i nostri Enti, provvedendo ad un più equo e razionale utilizzo delle nostre risorse sul territorio, fornendo finalmente una più adeguata ed idonea formazione a tutti gli operatori che, a vario titolo, si occupano di sostegno e, soprattutto, garantendo una migliore e più efficace inclusione scolastica ai ragazzi minorati della vista nella scuola di tutti.
In effetti, ancora oggi, i tiflologi costituiscono i veri e propri” convitati di pietra” dell’inclusione degli alunni privi della vista, mancando di un albo e profilo professionale (obiettivamente difficili da definire), e gli “aec” (di cui all’art 13 della legge 104 del 1992) pagano lo scotto di una preparazione fin troppo scadente, improvvisata e generalistica.
A tal proposito, Il “network od Authority dell’inclusione” dovrà essere guidato da un “board” molto snello, che sarà costituito da un rappresentante dell’UICI, della Federazione, della BIC, dell’I.Ri.Fo.R., da tiflologi e da alcuni docenti universitari di Pedagogia speciale. Il suo principale compito sarà quello di definire e predisporre il percorso formativo ed il profilo professionale delle figure del “Tiflologo” e dell’Assistente all’educazione ed alla comunicazione. Da questo punt di vista, il percorso più “virtuoso” e corretto mi pare essere quello già avviato e voluto fortemente dal nostro Presidente Barbuto, con l’organizzazione di master universitari aventi il patrocinio dell’I.Ri.Fo.R.
Il nostro ambizioso e “lungimirante” obiettivo è di stipulare una Convenzione con il MIUR entro la fine dell’estate, perché tale nuovo” organismo” venga accreditato e riconosciuto ufficialmente dal Ministero.
Solo così potremo “imporre” alle Regioni, cui compete l’assistenza scolastica e/o domiciliare, di “obbligare le cooperative e gli Enti che erogano tale servizio ad avvalersi di operatori del sostegno (tiflologi ed aec) finalmente e veramente “specializzati”.
Il Presidente Nazionale Mario Barbuto sottoporrà la proposta della costituzione del “network od authority dell’inclusione” all’approvazione del “coordinamento degli enti” nella riunione del 31 Marzo p.v.
Mi rendo conto che il nostro progetto non rappresenti la “panacea” del nostro “male scolastico” ma, come si suol dire, chi ben comincia è a metà dell’opera!