I nuovi treni: qualche problema in meno?, di Marco Trombini e Giovanni Taverna

Il 14 giugno abbiamo partecipato, su delega del Presidente Nazionale, ai viaggi inaugurali di due nuovi treni regionali di Trenitalia, entrati in servizio nella regione Emilia Romagna. Molti tra noi hanno esperienza di cosa sia il traffico ferroviario cosiddetto locale, sia per l’affollamento negli orari di punta sia per le condizioni non proprio eccellente del materiale rotabile e della sua pulizia. Parecchi fanno il confronto con i treni rapidi, le famose frecce per non parlare dei treni rapidi a conduzione privata. Ma finalmente le cose stanno per cambiare anche per il trasporto regionale. Da Piacenza partiva infatti il treno Rock, a due piani di carico, mentre da Rimini è partito il treno Pop, a piano unico; all’arrivo a Bologna i partecipanti sono stati accolti da discorsi brevi da parte dell’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, Tiziano Onesti, Presidente di Trenitalia, Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Trenitalia e  Paolo Polillo, Direttore Generale di TPER. Per recuperare le fatiche del viaggio è stato quindi offerto un brindisi, gradito come sempre. Le novità più significative sono quelle invisibili, nel senso che questi treni sono dotati di una strumentazione elettronica d’avanguardia  compreso la video sorveglianza dei vagoni, creata in collaborazione con la giapponese HITACHI, ma anche la cantieristica italiana dei motori ha avuto modo di farsi valere dotando i vagoni di una accelerazione che risulta essere la migliore attualmente in opera in Europa. L’accesso ai vagoni è a livello dei marciapiedi  e l’apertura delle porte dall’esterno è ottenuta da un pulsantone sulla sinistra delle porte che reca a rilievo le doppie frecce divergenti, simboleggiando anche tattilmente l’apertura. I sedili sono abbastanza comodi, anche se sono di pelle sintetica e non morbidissimi; altra innovazione sono le prese elettriche per i caricatori , poste tra un sedile e l’altro, comprendendo anche il caricamento tramite usb. Le scale per salire al piano superiore sono abbastanza agevoli, ma sicuramente da affrontarsi con attenzione e solo in caso di necessità; il condizionamento ambientale e gli annunci vocali sono all’altezza e si spera che rimangano a questi livelli anche durante l’uso diuturno. L’unico punto che potrebbe risultare un pochino scomodo per certe categorie è la presenza di due soli servizi igienici per treno, posti all’inizio e alla fine del convoglio; in effetti si tratta di locali di dimensioni circa doppie rispetto alle solite, adatte quindi anche alle carrozzine, con una innovazione veramente gradevole: sulla parete esterna, a lato della porta, si trova infatti una piantina orientativa con gli oggetti numerati in chiaro e braille collocata a fianco di una tabella declaratoria che reca la descrizione dei vari componenti in chiaro a rilievo e in braille. Insomma, un servizio veramente accessibile in autonomia, ove quando si entra almeno si ha idea di dove trovare ciò che serve senza esperienze esplorative che potrebbero riservare qualche spiacevole sorpresa… L’ultima buona notizia è che entro il 2020 tutto il trasporto regionale emiliano sarà fornito da queste due tipologie di treni e lo speriamo vivamente. Quindi non ci resta che augurare buon viaggio a tutti!

T & T