Firenze – La Decima Giornata dedicata al cane guida, impressioni e commenti di chi ha scelto di partecipare a questa festa, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Venerdì 16 ottobre 2015, non è un giorno come gli altri per chi come me non vede, o vede solo luce e ombra e ha deciso di affidare la sua libertà di movimento nel mondo agli occhi di un cane, nel mio caso una labrador miele con le orecchie morbide di nome Vanda. Dunque è un giorno speciale: è la giornata dedicata al cane guida, giunta alla sua decima edizione. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS ne ha promosso la celebrazione per la prima volta il 16 ottobre del 2006. Da 10 anni quindi abbiamo a disposizione un appuntamento importante per dire grazie alle scuole di addestramento e raccontare cosa fanno per noi questi meravigliosi animali.
Proprio per tali ragioni, venerdì mattina alcuni non vedenti oltre a me, si sono messi in viaggio da varie parti della Toscana (Livorno, Pisa, Firenze, Lucca, provincia di Arezzo e di Siena). Siamo tutti partiti di buon’ora per confluire nel capoluogo toscano dove ci aspettava un compito davvero importante: prima nella palestra di una scuola media, poi dopo un buon pranzo tutti insieme spostandoci in una piazza centrale della città di Firenze, abbiamo cercato di trasmettere con forza quanto sono preziose le nostre guide a quattro zampe. “Per l’occasione – scherza Massimo – io e John, il mio labrador biondo, ci siamo fatti anche la barba!”
“Devo dire che ho vissuto molto intensamente tutta la giornata e sono rimasta molto contenta dell’interesse dimostrato dalla gente verso i cani e non solo – afferma Luciana – I ragazzi a scuola sono stati molto attenti e curiosi, facendo domande di vario genere. Poi nel pomeriggio in centro eravamo proprio tanti, non vedenti con i cani guida, alcune famiglie affidatarie con i cuccioli e la scuola di Scandicci che ha effettuato delle dimostrazioni pratiche su come viene fatto l’addestramento. Essere tanto visibili in una piazza di Firenze così importante e centrale mi ha riempito di gioia! E’ stato molto emozionante! Si… perché questi esseri speciali per noi fanno veramente una cosa grande e credo che festeggiarli sia il minimo da parte nostra!
Mi auguro che il cane guida sia sempre più conosciuto e riconosciuto”
“E’ stata una giornata memorabile – dice Giuliano – Finalmente una ricorrenza con un solo obiettivo, quello di rendere visibile e più popolare la realtà del cieco aiutato nella sua autonomia dal cane. Personalmente mi sono entusiasmato dell’interesse di tante persone che ci hanno domandato di tutto. Per questo penso che dovremo continuare a farci vedere in tutto il nostro territorio, ancora purtroppo la gente non capisce cosa fa quella persona attaccata al cane, soprattutto come dovrebbe comportarsi nei nostri confronti. Si fa presto a dire che sono magari anche maleducati se non ci danno strada oppure insistono a tenere il loro cane sulla nostra traiettoria, se non sono mai stati educati a questo”.
Ecco poi Aldo che ci fa sorridere, perché ponendo l’accento sullo spostamento avvenuto dopo pranzo nota: “Quando mai si sono visti 6 cani guida tutti insieme su un autobus?”
E Arrivano anche le parole di Vallì per apprezzare un altra sfaccettatura della giornata: “A me è piaciuta l’invasione pacifica delle vie del centro con i nostri cagnoloni, che c’è stata dalla fermata dell’autobus per raggiungere piazza della Repubblica e, al nostro passaggio, le persone che commentavano quanto sono bravi. Inoltre ci tengo a ricordare la presenza degli affidatari e l’importanza del loro ruolo – continua Vallì – Credo che non potremo ringraziare mai abbastanza persone come la signora Anna, che ha avuto 14 cuccioli in affidamento”. Anche Elena descrive in maniera simile la nostra passeggiata per le vie del centro di Firenze: “La grande emozione di andare in giro tutti insieme per la strada, sentendo i commenti della gente che dicono che belli, rivolti ai nostri cani e non a noi. Quindi l’attenzione è stata tutta loro, sui nostri amici a 4 zampe, i nostri occhi, coloro che ci aiutano. Uno slogan per i nostri cani – termina Elena – potrebbe essere uniti per la guida”.
Concludo questa pennellata di commenti ed impressioni dicendo grazie proprio a loro: Alderica, John, Nicol, Rudi, Tabata, Vanda, Zorro e a tutti i cagnoni per il loro esserci sempre. E raccogliendo l’intenzione di chi con me c’è stato in questo 16 ottobre, di continuare insieme a farci vedere e a raccontare, in ogni luogo della nostra vita e in occasioni dedicate, quella relazione così speciale che si crea tra cieco e cane guida e quella libertà di movimento che un tale team a sei zampe può raggiungere se messo nelle dovute condizioni.