Editoria accessibile – Fondazione LIA è un modello

Editoria accessibile – Klein, Presidente del Board DAISY Consortium: “Fondazione LIA è un modello”
Motta, Presidente AIE: “LIA è riconosciuta ormai a livello internazionale come riferimento. Continueremo su questa strada”
Barbuto, Presidente UICI: “Per noi LIA è un modello interessante perché accompagna la filiera del mercato editoriale verso la cultura dell’accessibilità”

“Fondazione LIA è un modello e una fonte d’ispirazione che indica la via da seguire per rendere l’editoria tradizionale inclusiva per le persone con disabilità visiva”. Questo è il messaggio lanciato da Jesper Klein, presidente del DAISY Consortium, network che raggruppa le principali organizzazioni internazionali specializzate nel rendere accessibili i materiali di lettura alle persone con disabilità di lettura, nel corso del seminario “Inclusive publishing ecosystem. A roadmap for born accessible content”, organizzato con la collaborazione anche dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), a conclusione delle due giornate del Board Meeting.
Fondazione LIA, costituita dall’Associazione Italiana Editori (AIE) nel maggio 2014 per promuovere l’accessibilità ai prodotti editoriali, sta cambiano prodotti e, come ulteriore sfida, i processi. Lo dimostrano i numeri: nel novembre 2015 sono stati pubblicati in Italia oltre 11 mila titoli di libri accessibili di 66 case editrici, mentre nel giugno 2013 i titoli erano solo 3 mila e le case editrici 44. In soli tre anni i titoli resi accessibili si sono quasi quadruplicati, e la platea degli editori coinvolti è aumentata del 50%.
“Fondazione LIA  – ha commentato il presidente di AIE Federico Motta – è riconosciuta ormai a livello internazionale come modello di riferimento di una possibile collaborazione tra editori e persone con disabilità visive per l’accesso dei contenuti editoriali. Continueremo su questa strada”.
“Per noi LIA – ha  sottolineato Mario Barbuto, Presidente UICI – è un modello interessante perché accompagna la filiera del mercato editoriale verso la cultura dell’accessibilità”.
A conclusione del seminario a cui hanno partecipato editori, rappresentanti della UICI, sviluppatori di applicazioni di lettura, rappresentanti di istituzioni internazionali come WIPO (World Intellectual Property Organization), IDPF (International Digital Publishing Forum) e EDRLab, il laboratorio dedicato alla lettura digitale di recente creato con il contributo dei principali editori francesi e dei Ministeri francesi della Cultura e delle Finanze, il segretario generale della Fondazione LIA, Cristina Mussinelli, ha confermato l’impegno della Fondazione perché “questo processo per la creazione di un ecosistema di lettura sempre più accessibile prosegua ancora, grazie alla reciproca fiducia e al contributo di tutti”.