Contributi dei lettori: La rivoluzione della normalità, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Cari amici,

non conosco personalmente Massimo Vita, ma da quello che scrive e che fa a Siena, non posso che ammettere che è davvero una bella “capa tosta!”
Anch’io, come lui, credo che la “vicenda” delle tante candidature al C.d.A centrale dell’Irifor sia una piacevole sorpresa e soprattutto la conferma che, al contrario di quello che si dice, all’interno dell’UICI ci sia invece tanta voglia d’impegnarsi attivamente, di metterci la faccia e cambiare realmente le cose.

E per far ciò, a mio modesto avviso, basta poco! E’ sufficiente, infatti, com’è avvenuto nella fattispecie per la sua nomina al Consiglio centrale dell’Irifor, fissare e stabilire nuovi e più trasparenti criteri di selezione e di nomina dei candidati ai “posti di comando” della nostra gloriosa associazione.

E’ questa l’assoluta novità che dovrà caratterizzare il presente ed il futuro prossimo della nostra Unione, a partire dal prossimo Congresso Nazionale. Anzi no, che dico, sin dai prossimi Congressi Provinciali!
Forse quello che sto scrivendo vi sembrerà rivoluzionario, ma diceva Osho che la “rivoluzione si fa con le piccole cose”!

Infatti, in un contesto democratico, e la nostra UICI è una grande organizzazione DEMOCRATICA, è assolutamente normale (e non rivoluzionario) che la scelta dei candidati, gli incarichi e le nomine si facciano sulla base di criteri di trasparenza, di merito e previa presentazione di curricula.

Ed è proprio quella di farsi paladino della “rivoluzione della normalità” la mission che, secondo me, deve perseguire e, nonostante tutto, ha già iniziato il nostro Presidente Nazionale Mario Barbuto.

La mia nomina nel C.d.A. della Federazione e quella di Massimo Vita nel Consiglio Centrale dell’Irifor sono già dei primi, ma importanti segnali di cambio di rotta e d’inversione di tendenza. A questo punto, a noi “giovani” dirigenti non resta che dirti: “Caro Presidente Mario, vai avanti così. Sappiamo che puoi farcela, vuoi farcela, devi farcela”!

A Massimo Vita formulo i miei più sentiti e fervidi auguri di buon lavoro.
Gianluca Rapisarda