Considerazioni sul commissariamento del consiglio regionale della Sicilia, di Maurizio Albanese

Autore: Maurizio Albanese

Nello scorso mese di Marzo del corrente anno, la direzione nazionale della unione italiana ciechi ed ipovedenti, aveva deciso con una votazione all’unanimità, di commissariare il consiglio regionale della Sicilia. Decisione questa che alla luce delle lapalissiane irregolarità amministrative e politiche era ormai improcrastinabile.
Da quel momento, apriti cielo.
Si è formato un gruppo molto agguerrito, sotto il nome di uiciautonomia2016, gruppo alla quale testa si è posto un coordinamento regionale, formato da dirigenti odierni di alcune sezioni e di dirigenti uscenti, che hanno iniziato a sfornare documenti pieni di insulti rivolti a coloro che nominati dalla direzione come commissario e vice commissario, nessuna colpa potevano avere, tranne quella di attenersi ad un ordine emesso dalla direzione nazionale.
In questi atti prodotti con scadenza irregolare, oltre a prendersela con la dottoressa Linda Legname, commissario regionale e con il vice Renzo Minincleri, si poneva l’accento su diverse situazioni che avrebbero messo in discussione la vita stessa del sodalizio regionale siciliano.
Si diceva che questa commisseria, avrebbe causato enormi danni all’associazione siciliana, mettendo in discussione contributi pubblici e la credibilità della stessa.
Appare quanto mai chiaro che i risultati negativi, derivino in primo luogo, dalle dichiarazioni del sedicente gruppo uiciautonomia. Che diffondendo atti in tutto il territorio nazionale, e con la presentazione di emendamenti a firma di questo o quello deputato amico, mettevano in piazza il loro livore e la loro mal celata rabbia per i posti di potere persi.
Desidero in questa fase precisare ancora una volta, che i commissari, stanno espletando un lavoro coscienzioso, onesto, e sempre più indirizzato alla salvaguardia del sodalizio ed all’ottenimento di risultati sempre più improntati al bene dei soci e specialmente dei soci più deboli.
Lungi da chi scrive volere ridurre al silenzio, chi ritiene lesi i propri diritti, ma sarebbe bene fare un serio ed approfondito esame di coscienza prima di mettere in piazza denunce che , queste si, danneggiano il sodalizio e quanto fino ad ora si è creato.
Maurizio Albanese