Colpo di scena: sconfessata la linea politica dell’ex presidente dimissionario prof. Daniele in occasione della elezione del nuovo presidente, di Vincenzo D’Alberto e risposta di Mario Barbuto, Presidente Nazionale

Autore: Vincenzo D'Alberto e risposta di Mario Barbuto, Presidente Nazionale

La linea politica e di programmazione decisa dal Congresso Nazionale e che si sarebbe dovuta concludere l’anno prossimo al termine dei 5 anni, è stata praticamente sconfitta e rinnegata dagli stessi Dirigenti che l’avevano scelta e votata Si chiude un 25ennio di storia associativa all’insegna del lungo periodo Daniele e Co. E’ quanto è emerso dal risultato della elezione a Presidente nazionale dell’Unione che ha visto contrapposti l’Avv. Terranova (continuatore della linea programmatica Daniele) e il Dott. Barbuto (oppositore storico della linea Daniele e Unione).
Sta di fatto che la linea è stata minata soprattutto dall’interno della Direzione N. tradendo così lo spirito congressuale e i risultati raggiunti sul piano dell’unità associativa e dei programmi, per mero opportunismo di maniera e di trasformismo.
Si apre un periodo difficile e pieno di incognite sul futuro dell’ Unione, che un primo risultato lo ha già raggiunto: si presenta spaccata all’opinione pubblica. Si ringrazia per l’ospitalità!

Un giovane aspirante Socio Vincenzo D’Alberto
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Caro Vincenzo,
ogni opinione, naturalmente, deve avere diritto di cittadinanza e spazio sui nostri mezzi di comunicazione.

I tuoi argomenti mi offrono l’occasione per chiarire a te, e a eventuali pochi altri, che non esiste alcuna spaccatura della nostra Unione dinanzi all’opinione pubblica.

Abbiamo proceduto secondo le indicazioni statutarie, esattamente come si fece ventotto anni fa, quando fu eletto per la prima volta il presidente Daniele.

Non riesco a leggere alcun “mero opportunismo” nell’episodio, ma più semplicemente una leale competizione tra due candidati che ha dato un risultato chiaro, consentendo la prosecuzione del cammino intrapreso non già quattro anni fa, ma ben novantaquattro anni or sono, cioè quando l’Unione è stata fondata per difendere e tutelare i diritti dei ciechi italiani.

Chiunque sia e sarà in futuro il presidente e il gruppo dirigente nazionale, nessuno si sognerà mai di venir meno a questo mandato, ricevuto dai padri fondatori e continuato con successo e onore fino a oggi.

Ti ringrazio e ti auguro ogni bene, con l’auspicio che tu abbia, nel frattempo, trasformato il titolo di “aspirante” in socio effettivo.

Se così è, benvenuto nella nostra grande famiglia.

Mario Barbuto
Presidente